Coppa Davis, Volandri aspetta Sinner: "Ha avuto un piccolo problema alla caviglia ma ci sarà" [VIDEO]

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Coppa Davis, Volandri aspetta Sinner: “Ha avuto un piccolo problema alla caviglia ma ci sarà” [VIDEO]

Alla vigilia dell’inizio del girone di Bologna, il Capitano azzurro ha fatto il punto della situazione in conferenza stampa: “Finalmente siamo al completo. Vogliamo proseguire il nostro percorso”

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Tennis Torino Palalpitour Coppa Davis, Sinner e Volandri, training Italia, 25 Novembre, 2021. Foto Felice Calabro’
 

Serenità e concentrazione. Le parole e il linguaggio del corpo del Capitano Filippo Volandri, che ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in sala stampa (tra cui anche il nostro inviato Massimo Gaiba), hanno comunicato questo. Serenità perché in questa settimana bolognese potremo contare su una squadra forte e “finalmente (come ha sottolineato Volandri) completa. Concentrazione perché l’obiettivo è chiaro e non sono ammesse distrazioni: la qualificazione alla fase finale di Malaga va ottenuta, “in quale modo non importa – ha aggiunto il Capitano della squadra di Davis. L’Italia è senza dubbio la favorita del Gruppo A in cui sfideremo, nell’ordine, Croazia (senza Cilic), Argentina e Svezia, ma è necessario concretizzare i pronostici in campo.

Per la prima volta da quando è Capitano, Filippo Volandri avrà a disposizione sia Sinner che Berrettini. Entrambi sono reduci dalle fatiche dello US Open e il selezionatore azzurro è consapevole delle difficoltà che possono presentarsi a distanza ravvicinata da impegni così importanti e viaggi lunghi, ma comunque ottimista: “Avere dei giocatori che raggiungono le fasi finali degli Slam è un privilegio. In questo caso ci dà poco tempo per portarli al 100%, ma abbiamo gli strumenti giusti per sopperire a problemi come ad esempio il poco sonno. Il passaggio dal cemento outdoor all’indoor è un po’ più facile del contrario, però le condizioni di gioco sono molto diverse da New York: il campo più lento, il rimbalzo, le palle”. Su Sinner poi: “Arriverà probabilmente stasera. Ha speso tanto e ha avuto un piccolo problema alla caviglia nel match contro Ivashka e l’ha sentito anche contro Alcaraz. Per questo arriva dopo gli altri. Lui vuole giocare e sta facendo di tutto per essere pronto sin dal primo incontro”.

Volandri ha sottolineato anche l’importanza di avere in squadra una coppia di doppio collaudata. Anche questa è una novità per lui, visto che a Torino, l’anno scorso, c’erano sia Fognini che Bolelli ma quest’ultimo non era in condizioni fisiche ottimali. “Abbiamo tante opzioni, ben venga complicarsi un po’ la vita grazie alla possibilità di scegliere. Questo significa che abbiamo giocatori forti, un gruppo importante. Siamo all’inizio di un percorso partito l’anno scorso e che proseguirà in futuro: vogliamo aggiungere un altro mattone. La squadra c’è, poi sarà il campo a parlare”.

Insomma, dopo l’eliminazione dell’anno scorso ai quarti di finale per mano della Croazia, l’Italia di Davis vuole migliorarsi, contando sui suoi big (Sinner e Berrettini), sui suoi veterani (Fognini e Bolelli) e sapendo di avere a disposizione anche il talento di Musetti (il Capitano ha speso qualche parola anche per Sonego, ricordando che il torinese, pur non convocato per l’occasione, rimane parte di questo gruppo). Per fare meglio c’è bisogno innanzitutto di superare il girone, anche con il supporto del pubblico di casa. L’attesa è tangibile, la voglia di giocare anche: Volandri ha infatti evidenziato, oltre agli sforzi di Sinner per essere al top, l’entusiasmo di Berrettini, finalmente disponibile dopo le assenze forzate a Torino e in Slovenia. Mercoledì (alle 15) si inizia contro la Croazia per ottenere la rivincita e partire con il piede giusto.

Volandri, intanto, in conferenza stampa ha avuto modo anche di parlare di Carlos Alcaraz, nuovo numero uno del mondo dopo la vittoria dello US Open. “Dopo le Finals dell’anno scorso dissi che lo vedevo tra i primi tre del mondo nel giro di un paio d’anni. Ho sbagliato di brutto… è al numero uno in neanche un anno. Fa impressione come brucia le tappe, fa impressione la sua struttura. Ha un percorso ben preciso che ha previsto un passo dopo l’altro ed è quello che mi piace di più. Ha un obiettivo e lavora solo per quello, la classifica e i punti sono una conseguenza. Il dualismo con Jannik? Sarà una competizione sana che porterà entrambi ad alzare il proprio livello come si è visto anche a New York. Partite come quelle che abbiamo visto allo US Open ne vedremo ancora”.

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