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Laver Cup: Djokovic straripante, annichilisce Tiafoe e riporta avanti l’Europa. Pensiero speciale per Federer
Nel suo primo match di giornata in attesa del doppio con Berrettini, Djokovic domina Tiafoe e regala altri due punti all’Europa, che va 6-4

N. Djokovic (Europe) b. F. Tiafoe (World) 6-1 6-3
Una partita a senso unico, in cui si fa fatica a credere che l’ultimo incontro disputato da Novak Djokovic sia stato la vittoria in finale a Wimbledon due mesi e mezzo fa. Il serbo domina in lungo e in largo, è impeccabile da fondo e concede appena una palla break in tutto il match, chiudendo a zero tutti e quattro i turni di servizio del primo set e riportando l’Europa in vantaggio per 6-4. Immancabili a fine partita le belle parole in onore di Roger Federer.
IL MATCH – Djokovic serve per primo in un avvio di partita rapidissimo, con tre game consecutivi tenuti a zero dal giocatore in battuta. L’ex numero uno del mondo è tirato a lucido e nel secondo turno di risposta si procura subito due break point consecutivi, nati grazie a due fantastici dritti vincenti e un ottimo passante di rovescio in scivolata. In 14 minuti il serbo vola sul 4-1, mettendo in campo 11 prime su 12 (quattro delle quali sono ace) e non concedendo neanche un singolo quindici. Tiafoe è costretto ai vantaggi nel sesto gioco, con il suo avversario che disinnesca il suo servizio e copre divinamente il campo. Djokovic si costruisce un’altra palla break e, sfruttando un attacco non perfetto dello statunitense, lo punisce e allunga ancora. Il campione di 21 Major archivia 6-1 un primo parziale praticamente perfetto: quattro game di battuta su quattro tenuti a zero e 14 prime su 16 in campo, con cui ovviamente ha sempre fatto punto.
“Per essere fuori da così tanti mesi stai colpendo benissimo da fondocampo “ – commenta Roger Federer nella pausa tra i due set, con Djokovic che non può far altro che ringraziare. Il serbo continua ad offrire palle insidiose a Tiafoe, come i back di rovescio molto bassi sul diritto del suo avversario che, con la sua impugnatura, fatica a gestire. Proprio in questo modo l’ex numero uno del mondo si crea la prima opportunità di break anche nel secondo set, concretizzata poco dopo con un contropiede vincente di rovescio. Sotto 0-1 30-0 – e dopo 18 punti persi consecutivamente – il numero 19 del ranking riesce con merito a conquistare i primi punti in risposta. Sono tre, consecutivi e decisamente inaspettati, che gli valgono una possibilità di contro-break. Djokovic la cancella con una gran seconda, torna a dettare legge da fondo e sale 2-0.
Nel gioco successivo Tiafoe prova ad entrare in partita, si fa rimontare da 40-0, ma riesce comunque a tenere il servizio senza offire break point. Il serbo, tuttavia, continua a tenere il suo rivale a debita distanza, procurandosi altre due opportunità di break poco dopo. Lo statunitense è bravo e fortunato: annulla la prima con un fantastico passante di rovescio incrociato, mentre sulla seconda viene salvato da un nastro vincente. Il 24enne del Maryland prova a far qualcosa di diverso ma non riesce mai a strappare più di due punti in risposta in alttrettanti game e, sul 3-5, crolla definitvamente. Djokovic non spreca troppe energie in vista del doppio contro Berrettini (affronteranno De Minaur/Sock), si impone 6-1 6-3 e, nell’immediato post partita, spende – anche lui come Berrettini – parole bellissime per Roger Federer.
“Ieri è stato uno dei momenti più belli che si siano mai visti sul campo da tennis, a prescindere dall’essere qui o ad averlo seguito da casa. Sapevamo sarebbe stato un addio emozionante per Roger, ma siamo stati tutti sopraffatti dal momento. C’era un po’ di tristezza, perché uno dei più grandi atleti di sempre ha lasciato questo sport, ma vederlo felice per com’era andata la serata mi ha fatto sentire grato e privilegiato di essere al fianco di così tanti campioni. È stato indubbiamente uno dei momenti più belli della mia vita.
Quando sono arrivati i suoi bambini in lacrime è stato il momento più emozionante per me, insieme alla sua famiglia e alle persone che sono state fondamentali nella sua carriera. La gente pensa che restare così tanto in alto dipenda solo da noi, ma senza le persone che ci stanno vicino sarebbe stato impossibile e lui, con le parole di ieri sera, lo ha dimostrato. Sto parlando troppo, ci sono tante cose che voglio dire: ho testimoniato qualcosa di unico ieri, ma ho solo una ventina di minuti e tra poco devo tornare in campo! Sarà divertente giocare con Matteo, potrò anche parlare in italiano con lui. Speriamo di vincere”.
ATP
ATP Miami: Sinner express, avanza senza problemi su Rublev
Jannik Sinner batte per la terza volta in carriera Andrey Rublev con una prestazione superlativa. Sesta vttoria su un top10 e quarti di finale in grande stile

Da Miami, il nostro inviato
[10] J. Sinner b. [6] A. Rublev 6-2 6-4


Continua senza sosta la marcia di Jannik Sinner verso i piani altissimi della classifica. In un percorso a tappe forzate verso il traguardo finale delle Nitto ATP Finals di Torino, Jannik Sinner è arrivato senza perdere un set ai quarti di finale del Miami Open presented by Itaù, e lo ha fatto sconfiggendo nel suo ultimo incontro Andrey Rublev, numero 6 del seeding e numero 7 del ranking mondiale, che veniva da 10 vittorie negli ultimi 12 incontri sul cemento, compresa la finale nell’ATP 500 di Dubai.
Sinner aveva già battuto Rublev in precedenza, ed era in controllo del punteggio lo scorso anno al Roland Garros quando fu costretto a ritirarsi, ma non l’aveva mai sconfitto in una maniera così dominante e perentoria.
Un match giocato splendidamente dal ragazzo di Sesto Val Pusteria, che ha lasciato solamente sei game al suo avversario senza mai concedere una palla break. E soprattutto ha dimostrato una superiorità quasi schiacciante dalla parte del rovescio, con il quale ha quasi sempre dominato gli scambi mettendo in enorme difficoltà il russo.
PRIMO SET – Inizio della partita con cielo velato e sole che faceva capolino tra le nubi, lascito dei temporali della sera prima che hanno fatto sensibilmente aumentare l’umidità. La partenza di Sinner è a razzo, quella di Rublev un po’ meno travolgente, e il break arriva subito al terzo gioco quando dopo due accelerazioni di rovescio di Sinner il russo si trova 15-40. La prima palla break viene annullata con un diritto vincente, ma sulla seconda un diritto di palleggio finisce in rete.
Sul suo servizio Sinner è una sentenza (saranno solo quattro i punti persi in questo set sulla sua battuta, e due soli in più nel set successivo), e in risposta aggredisce le seconde come lo abbiamo visto fare solo molto di recente. Rublev cancella una palla del doppio break con uno schema servizio-diritto, ma il 4-1 pesante arriva poco dopo: se Sinner riesce a tenere il diritto di Rublev fuori dallo scambio non c’è gara.
Sull’1-5 Rublev muove il punteggio nella sua casella a forza di prime di servizio, ma il set ormai è andato e Sinner perfeziona il 6-2 in 32 minuti.
SECONDO SET – La breve durata del primo set fa si che il consueto esodo di spettatori che vanno a rinfrescarsi alla fine di ogni parziale sia molto meno consistente de solito, anche se la giornata è decisamente calda e l’orologio segna quasi mezzogiorno. Rublev resiste meglio a Sinner di quanto aveva fatto nel primo set, ma sulla battuta dell’altoatesino è sempre traffico a senso unico. Sul 2-2 Andrey recupera da 15-30 con il servizio e con un po’ di fortuna quando un suo recupero di rovescio finisce per diventare una palla corta incrociata sulla riga. Il break arriva due game più tardi, quando Sinner carica in risposta sulla seconda di servizio e Rublev cede la battuta con un altro errore di diritto.
Prima che Sinner serva per il match sul 5-4 il deejay prova a mettere un po’ di pepe nella sfida scegliendo “Hit Me With Your Best Shot” di Pat Benatar come canzone per il cambio di campo, ma Jannik è inscalfibile e chiude il match in un’ora e 12 minuti raggiungendo i quarti di finale a Miami per la terza volta in carriera.
VICINO ALLA TOP 10 – Con questa vittoria Sinner diventa virtualmente n. 10 del ranking mondiale e potrebbe essere superato solamente da Khachanov o Paul nel caso in cui si aggiudicassero il torneo. Per consolidare il suo ritorno nei Top 10 Sinner dovrebbe vincere anche il prossimo match contro chi si qualificherà tra Botic Van de Zandschulp ed Emil Ruusuvuori. Con Ruusuvuori ci sono stati quattro precedenti confronti diretti (più uno a livello Challenger), tutti vinti da Sinner (che invece aveva perso il primo scontro in un Challenger in Australia), ma alcuni con punteggi molto equilibrati come il 10-8 al tie-break del terzo set dello scorso anno qui a Miami. Contro Van de Zandschulp invece sarebbe uno scontro inedito.
ATP
ATP Miami: Sinner e Sonego entrambi agli ottavi come nel 2021
E’ la quinta volta che due italiani raggiungono il quarto turno in un Master 1000 sul veloce. Gli ultimi Sinner e Berrettini ad Indian Wells

Per Sonego è stata una delle migliori partite della sua carriera. Quella contro l’americano Tiafoe non era per l’italiano una partita con i favori del pronostico. Ma un’ora e due set dopo Lorenzo riesce nell’impresa di vincere una partita forse inattesa per noi, ma assolutamente alla portata per lui. A fine match il nostro Gibertini lo incalza: la migliore partita di sempre? “La migliore qui a Miami, e tra le tre migliori di sempre. Conoscevo l’avversario, sono entrato in campo molto determinato. Si è trattato di una partita quasi perfetta, senza sbavature, ho fatto pochi errori e sono stato molto aggressivo come l’avevamo preparata”.
Nel dettaglio quella contro il semifinalista dello US Open 2022 è stata per Sonego una partita da record. Innanzitutto la percentuale di punti con la prima palla (91%) è la migliore della carriera. Così come i punti vinti con la seconda palla (82%, non era mai andato oltre il 78%). Infine è stata il il 13° match chiuso senza concedere palle break. Considerando il fatto che ha ottenuto tutto questo contro il n.14 del ranking si può affermare che questa rappresenti senza ombra di dubbio una delle vittorie più prestigiose ottenute dal piemontese nel circuito maggiore.
A suggello di questa vittoria abbiamo due italiani negli ottavi di finale di un Master 1000, Sinner e Sonego, come nel 2021. Si tratta della quinta volta in assoluto che questo succede (sul veloce). Prima di loro ci sono stati: Shanghai 2019 (Berrettini/Fognini) ; Miami 21 (Sinner/Sonego); Cincinnati 21 (Berrettini/Sonego) e Indian Wells 22 (Sinner/Berrettini). Sperando di poter spingerci ancora un po’ più in là, possibilmente con gli sfavori del pronostico.
ATP
ATP Montecarlo, wild card: Fognini e Wawrinka presenti
I due ex vincitori del torneo Fabio Fognini e Stan Wawrinka hanno ricevuto un invito dagli organizzatori. Con loro Draper e Vacherot

Mentre resta ancora incertezza sulla partecipazione di Rafa Nadal, al Masters 1000 di Montecarlo sono stati annunciati i nomi dei tennisti che riceveranno una wild card per partecipare direttamente al tabellone principale. Tra di essi figura anche quello dell’italiano Fabio Fognini, campione nel Principato nel 2019 in quello che è l’apice della sua carriera tennistica; stesso invito è stato concesso a Stan Wawrinka, vincitore nel 2014 e ora numero 87 del mondo a 38 anni. Di seguito la lista completa:
- Fabio Fognini (campione 2019)
- Stan Wawrinka (campione 2014)
- Jack Draper (numero 43 del mondo)
- Valentin Vacherot (#1 di Monaco)
Gli altri due nomi che completano il quartetto sono del 21enne promettente Jack Draper (terzo tennista britannico della classifica ATP), e il 24enne Valentin Vacherot abituale tennista di Challenger e ITF, attuale numero 322 e primo del suo Paese, Monaco appunto.