A. Vukic b. F. Fognini 7-6(11) 7-5
Dopo i doppi in Coppa Davis, Fabio Fognini torna sul campo senza corridoi validi e si arrende in due set tirati all’australiano Aleksandar Vukic n. 144 ATP. Quasi due ore di match impreziosito da qualche bella giocata ma sostanzialmente bruttino, con poche prime di servizio in campo per entrambi (poco sopra la metà per Vukic, sotto per Fognini), in cui a fare la differenza sono state le seconde, sia per il 55% di trasformazione da parte di Aleksandar, sia per i 10 doppi falli di Fabio. In particolar modo, hanno nuociuto il doppio fallo sul set point del primo parziale e i due consecutivi con cui ha suo malgrado chiuso il secondo e il match. I set point sono in realtà stati sei per il trentacinquenne taggiasco nel tie-break poi perso, a suggerire una sfida assolutamente alla portata anche in una serata di poca continuità. In ogni caso bravo ad approfittarne Vukic che è rimasto in partita dopo aver perso il vantaggio e la conseguente fiducia nel corso del primo set e ha saputo prontamente recuperare il precoce break subito nel secondo, peraltro alzando il livello nei propri turni di battuta successivi e spostando perciò la pressione sull’azzurro, beniamino del pubblico bulgaro.
IL MATCH – Nato a Sydney dopo che la sua famiglia è emigrata dal Montenegro negli anni ’90 per fuggire dalla guerra, Vukic sceglie di rispondere e Fognini, sotto gli occhi del compare Bolelli (i “Chicchi” sono prima testa di serie in doppio), commette un fallo di piede già al secondo punto, poi salva una palla break con una buona prima e infine tiene la battuta. Aleksandar – nove anni in meno di Fabio e dieci centimetri di altezza in più – mette subito in mostra il suo colpo preferito, il dritto, carico ed efficace quando i piedi non rapidissimi trovano i giusti appoggi, mentre il rovescio per il momento è lì per tenere la palla in campo. Non la tiene, anzi la affossa sulla nuova occasione di allungo e il punteggio continua a seguire l’ordine di battuta, con l’azzurro che chiede il MTO per farsi fasciare la caviglia sinistra. Al quinto gioco, però, tre dritti aussie vincenti (due direttamente in risposta) e una volée azzurra sbagliata valgono il break che Vukic conferma autoritario.
Il classe 1996 pretende troppo dal suo colpo migliore, sbaglia e alla quarta occasione Fabio agguanta il 4 pari, anche se poi rischia ancora al game successivo a causa del suo colpo peggiore, ma rimedia ai due doppi falli con la complicità dell’avversario e rimette la testa avanti. In un modo o nell’altro (con anche il warning a Fogna per abuso di palla dopo l’errore sulla seconda), arriva il tie-break, in cui il nostro parte sfoderando qualche colpo dei tempi migliori che lo porta sul 6-3. Vukic pareggia grazie al servizio (due suoi che non tornano indietro e uno azzurro che non arriva) e con un bel passante di dritto si prende il parziale per 13-11 dopo 72 minuti al terzo set point. Sei ne ha avuti invece Fabio, che ha messo in campo il 51% di prime e, se alcune buone seconde lo hanno tolto dai guai, altre gliene hanno creati.
La prima partita tirata con tante occasioni per entrambi produrrà un calo di tensione nell’australiano o la frustrazione nel nostro? Aleksandar tenta di rispondere alla domanda buttando il servizio al terzo gioco, ma Fognini gli rende subito il favore, rilanciando con un brutto avvio di sesto game che però salva ridestandosi in tempo. Servendo sul 4-5, Fabio recupera da 0-30 mettendoci anche un paio di tocchi non da tutti – una smorzata di dritto e soprattutto la drop volley di rovescio scavando la palla da terra che abbiamo potuto ammirare perché il suo attacco di dritto era stato un po’ timido. Il tennista di Sydney ormai concede pochissimo in battuta e ciò non è di buon auspicio per l’imminente tie-break che tuttavia non ci sarà: al dodicesimo game, 30 pari, due doppi falli di Fabio significano gioco, partita, incontro Vukic che al prossimo turno, giovedì, troverà il vincente del match tra Verdasco e Basilashvili.
GLI ALTRI MATCH – Nessuna particolare sorpresa negli altri match di giornata in quel di Sofia, con le vittorie delle due teste di serie scese in campo. Holger Rune, quinto favorito del tabellone, ha sconfitto 7-6(2) 7(8)-6 Tim Van Rijthoven, sempre ostico su campi veloci, annullando anche un set point nel secondo tie-break all’olandese, capace di fare partita pari ma senza mai mettere troppa paura al n.31 al mondo, troppo solido da fondo, bravo a respingere i serve and volley e gli assalti dell’avversario. Al prossimo turno, Rune (probabilmente) affronterà il redivivo Lorenzo Sonego, reduce da una delle migliori settimane della carriera, che incrocerà domani le racchette con Zapata Miralles. Ancora più facile è stato invece il compito per il n.8 del seeding, Oscar Otte, altro giocatore di tutto rispetto sui campi veloci, che ha battuto 6-3 6-2 il qualificato svedese Dragos Madaras. Chiaramente la differenza per il tedesco l’ha fatta il servizio, con una sola palla break concessa, e annullata, e un impressionante 86% di punti vinti con la prima. C’è però un’altra partita da segnalare, dato che il vincitore andrà a sfidare un tennista italiano. Nuno Borges, entrato in tabellone in qualità di lucky loser, ha superato in rimonta Mirza Basic per 3-6 6-3 6-2, con la solita grinta e la solita voglia, dimostrandosi ben pronto anche su una superficie su cui solo oggi ha vinto la prima partita. Al prossimo turno, il n.93 del mondo sfiderà Jannik Sinner, tds n.1 e campione da 2 anni in Bulgaria.