WTA Ostrava: Rybakina rimonta Keys, fuori Azarenka con Alexandrova, bene Tomljanovic

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WTA Ostrava: Rybakina rimonta Keys, fuori Azarenka con Alexandrova, bene Tomljanovic

La campionessa di Wimbledon mette a segno una vittoria importante. Vika finisce subito ko: la cronaca del pomeriggio in Cechia

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Ajla Tomljanovic - Ostrava 2022 (Twitter @wta)
Ajla Tomljanovic - Ostrava 2022 (Twitter @wta)
 

Nella città dove è nato Ivan Lendl, il tabellone dell’AGEL Open 2022 di Ostrava propone davvero un livello molto alto, con quattro top 10 e altre quattro top 20. Ne sa qualcosa Ajla Tomljanovic, costretta a passare per le qualificazioni. È proprio la n. 34 WTA (era dodici posizioni più indietro al momento della chiusura delle iscrizioni) ad aprire il programma del lunedì.

Opposta alla trentatreenne Shuai Zhang che la precede di sette posti in classifica, Ajla fa valere il rodaggio del tabellone cadetto imponendosi per 6-3 6-3 in 72 minuti. Tomljanovic ha già un’occasione in apertura di match dopo lo smash cinese affossato, ma il nastro fortunato salva Zhang. Al quinto gioco arriva un primo sorpasso, con l’australiana premiata per i chilometri fatti per rincorrere una palla sempre ben mossa dall’altra, ma non lo conferma. C’è però il terzo break consecutivo e, dopo She drives me crazy dei FYC al cambio campo, questa volta Tomljanovic consolida a zero, andando poi a prendersi il parziale già in risposta, vincendo anche un bel punto in cui entrambe toccano anche di fino; a fare davvero la differenza, però, sono gli errori di Shuai.

Durante il primo gioco sul secondo set, Cecilia Alberti scende dalla sedia per aiutare un raccattapalle che evidentemente si era sentito male, ma per fortuna non pare nulla di grave. Ajla va spedita sul 5-0 e, dopo quello che sembrava il game della bandiera cinese, manca tre match point in battuta da sinistra – merito delle risposte di Zhang – chiudendo il game con due doppi falli. L’altra si fa sotto e la sfida rischia di riaprirsi con il 15-30 giocato sulla seconda, ma il bimane cinese vola via, dando a Tomljanovic la tranquillità necessaria per giocarsi al meglio un ennesimo scambio tiratissimo per approfittare infine dell’errore in risposta. Sarà dunque lei la prima avversaria di Iga Swiatek.

 

Ha bisogno di tre set e quasi due ore e mezza, ma al quarto confronto diretto Ekaterina Alexandrova batte Victoria Azarenka. 6-4 4-6 6-2 per la ventisettenne di Chelyabinsk, città che giace sul versante sud-orientale degli Urali. In una sfida basata sul ritmo, Ekaterina parte male, ma dallo 0-3 infila un parziale di seiauno con un altro break al nono gioco affidandosi al rovescio. Nessun problema per assicurarsi la frazione grazie anche alla complicità di Vika che però pareggia il conto dei set.

I fondamentali al rimbalzo di Alexandrova fanno molto male, anche se capita che vengano traditi da una tenuta mentale non sempre all’altezza. Non questa volta, però, perché Ekaterina tira dritto come un treno, spinge e non sbaglia più, a parte una cosa non tanto bella tentando la controsmorzata su una delle tre palle break consecutive al quarto gioco, ma non conta. Anche perché poi, raggiunta sulla parità, mette tutto a posto con un bimane lungolinea in contropiede di quelli che l’avversaria resta di stucco e sbaglia pure al punto successivo. A Vika altro non resta che aspettarla al varco della verità, sul 5-2 e servizio. In effetti, Alexandrova illude con il primo “15” regalato non cercando bene la palla con i piedi, ma tre servizi che non tornano indietro, separati da un gran bimane imprendibile, le danno la vittoria. 38 vincenti contro 24 (31-27 i gratuiti) per lei, che al secondo turno affronterà la vincente tra Raducanu e Kasatkina.

Sotto di un set e un break, la campionessa di Wimbledon Elena Rybakina rimonta Madison Keys imponendosi per 5-7 6-3 6-3, prima vittoria contro l’americana che l’aveva battuta nelle due precedenti sfide, giocate sempre quest’anno.

Un primo parziale dominato dai servizi, con una sola palla break concessa e annullata da Keys, mentre non riesce il salvataggio a Rybakina sul 5 pari e Madison non si lascia sfuggire l’occasione. La questione comincia a diventare in discesa per la ventisettenne dell’IIlinois, ma Elena diventa più precisa e in pochi minuti inverte l’inerzia, pareggiando il conto dei set. Nel terzo, la palla che resta sul piatto corde nel tentativo di slice senza gambe vale il 2-0 kazako e sembra un inequivocabile segnale di resa da parte di Keys. No, perché la statunitense ritrova in fretta energie insperate, approfitta delle troppe seconde di Rybakina e l’agguanta. Ogni game ora va in lotta, Keys cede di nuovo la battuta e di nuovo con un brutto rovescio, questa volta bimane in uscita (si fa per dire) dal servizio; e, se si conquista subito la chance del rientro, è brava Elena a piazzare il bimane lungolinea dopo la battuta esterna per poi tenere il prezioso turno di servizio. La numero 26 con l’asterisco (nel senso che soffre la mancanza dei 2000 punti di Church Road) sale 5-3, Keys tira dritti un po’ dappertutto tranne che in campo e capitola al quarto match point. Un po’ di ossigeno per Rybakina dopo la sconfitta in finale a Portorose con Siniakova e quella al primo turno con Samsonova a Tokyo. Ora attende l’esito del duello fra Ostapenko e Sasnovich.

IL TABELLONE DEL WTA 500 DI OSTRAVA

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ATP Miami: Alcaraz e Fritz ai quarti, Ruusuvuori sarà l’avversario di Sinner

Il numero 1 del mondo prosegue incessante la sua marcia, Fritz batte un Rune irriconoscibile, a Ruusuvuori la battaglia contro Van de Zandschulp

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[1] C. Alcaraz b. [16] T. Paul 6-4 6-4

Primo set ad altissimo ritmo sin dai primi game: Paul cerca di rimanere aggrappato con il servizio e a reggere l’urto da fondocampo, ma a volte è troppo passivo e lascia l’iniziativa ad un Alcaraz semplicemente letale e inarrestabile. Il break maturato nel terzo gioco è decisivo ai fini della conquista del primo set dello spagnolo, nonostante lo statunitense provi una reazione, specie nell’ultimo turno di servizio del set, quando si procura una palla del contro-break grazie a un punto pazzesco vinto con un passante in tuffo e un altro recupero eccezionale. Questo punto è un po’ la fotografia del match: Paul deve sempre fare qualcosa di straordinario per fare il punto al campione in carica del torneo di Miami, che appare sempre in controllo, ma ogni tanto commette qualche imprecisione, figlia anche della giovane età di questo fenomeno. Anche nel secondo set il break arriva nel terzo gioco dopo che il tennista del New Jersey aveva salvato due palle break nel game prima grazie a due ace con traiettoria esterna. Ci sono altri scambi spettacolari, con entrambi i giocatori che esprimono un livello di tennis decisamente sostenuto e Alcaraz continua a impressionare per la sua rapidità di piedi, facendo spesso giocare una palla in più all’avversario. È il caso dell’ultimo game del match, quando lo spagnolo alza un pallonetto difensivo che costringe Paul all’errore sullo smash. L’americano non può stare tranquillo in nessun game di servizio, ma riesce comunque ad arrivare sul 4-5. Il murciano serve per il match con estrema freddezza, ottenendo punti diretti con la prima, eseguendo alla grande un serve and volley e chiudendo con un rovescio lungolinea in controbalzo paranormale. Per Alcaraz la difesa al titolo passerà dal quarto di finale con Taylor Fritz e all’orizzonte ci potrebbe essere un’altra semifinale con Sinner.

[9] T. Fritz b. [7] H. Rune 6-3 6-4

 

Per la prima volta in carriera Taylor Fritz è nei quarti di finale del Miami Open presented by Itaù: l’ex numero 5 del mondo supera 6-3 6-4 Holger Rune in un’ora e 26 minuti di gioco, disputando un match decisamente più ordinato e concreto del suo avversario, che sbaglia tante scelte e commette tanti errori nei momenti più importanti.

Inizio particolarmente aggressivo di Holger Rune in risposta: il danese fa partire quasi sempre lo scambio, si procura subito due palle break, ma Taylor Fritz è bravo a salvarsi con due servizi vincenti nei momenti più difficili. Nel game successivo è la testa di serie numero 7 a concedere la palla break e sul 30-40 commette un doppio fallo, regalando così il 2-0 allo statunitense. I due continuano ad avere problemi alla battuta e l’idolo di casa concede la palla del contro-break nel terzo gioco, ma la annulla con un bel servizio al centro. Alla sesta palla break il nativo di Gentofte riesce a convertire, allungando sempre di più gli scambi e sfruttando i limiti negli spostamenti del suo avversario, giocando con più coraggio. Il set prosegue sui binari dell’equilibrio fino al 4-3, quando Rune gioca un game scellerato, fatto di scelte errate come il serve and volley ed errori piuttosto inspiegabili. Fritz ha preso decisamente più ritmo e costanza al servizio dall’inizio del match, ha alzato le sue percentuali e chiude il primo set sul 6-3.

Il secondo set si apre con un altro passaggio a vuoto di Rune che si fa brekkare da 40-15 sbagliando malamente ancora sotto rete e un paio di dritti alla sua portata. Il servizio del danese continua a balbettare per tutto il parziale, annulla una palla del doppio break sull’1-3, mentre Fritz è ordinato, commette pochi errori e al servizio si salva sempre quando va sotto nel punteggio nel game grazie all’apporto della prima palla. Un secondo set ai limiti della perfezione per il californiano come testimoniano anche i numeri: appena tre errori gratuiti, sette vincenti e soli sei punti persi al servizio in cinque turni di battuta. Adesso scoglio più complicato ai quarti di finale per il campione di Indian Wells 2022 che affronterà uno tra Tommy Paul e il numero 1 del mondo Carlos Alcaraz.

E. Ruusuvuori b. [26] B. van de Zandschulp 4-6 6-4 7-5

Emil Ruusuvuori riesce a venire a capo di un match incredibile contro Botic van de Zandschulp vincendo in rimonta con il punteggio di 4-6 6-4 7-5: due ore e 46 minuti di partite condite da tantissimi errori da ambo le parti, 54 per il finlandese e 38 per l’olandese. L’approccio al match è stato sicuramente più favorevole al numero 32 del mondo che parte forte in particolar modo al servizio, perde appena sei punti alla battuta nel primo set e raccoglie i tanti errori del suo avversario che non sembra essere in giornata positiva. Anche nel secondo parziale il neerlandese va per due volte avanti di un break e si ritrova 4-3 e servizio dopo un game disastroso di battuta del tennista di Helsinki. I problemi arrivano alla battuta per van de Zandschulp che è sempre più negativo anche con il linguaggio del corpo, si lamenta tanto con il suo angolo e perde sei game consecutivi tra la fine del secondo set e l’inizio del terzo. Ruusuvuori mantiene il break di vantaggio nel set decisivo fino al 5-3, quando non riesce a chiudere il match, commettendo qualche errore di tensione e si fa controbrekkare sul più bello. Il finlandese annulla anche due palle break pericolose con due bellissimi dritti in diagonale sul 5-5 e approfitta di un game disastroso al servizio da parte dell’olandese sul 5-6, con tre errori gratuiti dovuti all’impazienza. Ruusuvuori sarà quindi per la terza volta l’avversario di Sinner a Miami: l’azzurro ha vinto nel 2021 e lo scorso anno annullando ben tre match point.

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ATP Miami, Sinner: “Ho sfruttato le mie chance e ho sbagliato poco da fondocampo”[ESCLUSIVA]

L’azzurro al termine del match con Rublev: “Quando servo così bene mi sento più tranquillo in risposta”

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Jannik Sinner continua a volare nel Miami Open presented by Itaù: il tennista altoatesino ha superato in scioltezza 6-2 6-4 Andrey Rublev, conquistando per la terza volta consecutiva i quarti di finale nel torneo della Florida. Una prestazione convincente e soddisfacente quella dell’attuale numero 11 del mondo che ha analizzato così la sua prova ai nostri microfoni e in conferenza stampa.

Vanni Gibertini, Ubitennis: Congratulazioni, bellissima vittoria. Ho notato che negli ultimi match hai limitato molto il numero degli errori, adesso pensi di più al colpo che devi giocare. È una cosa che ti aiuta a sbagliare di meno?

Jannik Sinner: “Stiamo lavorando molto su ogni colpo da giocare in partita, ma devo sempre avere la palla giusta per giocarlo. Come avevo detto quando ho vinto con Dimitrov, stiamo lavorando per essere più imprevedibili, gli avversari altrimenti ti conoscono bene. Sicuramente oggi ho sbagliato poco da fondocampo, ho giocato le palle giuste. Ho servito bene e quindi mi sento più tranquillo in risposta, potendo rischiare di più”.

 

Vanni Gibertini, Ubitennis: Servizio e risposta sono stati importanti in questo match: hai servito molto bene e l’hai messo sotto pressione con la risposta. Hai fatto qualcosa di particolare che ha funzionato bene?

Jannik Sinner: “Sicuramente di stare aggressivo sulla seconda, quando serve la prima è difficile rispondere, serve forte e preciso. Oggi ha servito il 70% di prime, quindi dovevo sfruttare ogni chance che avevo. Nel primo set ho sbagliato la volée sulla prima palla break e nel secondo set un dritto. Oggi sono riuscito a sfruttare le mie chance, ma arriveranno anche le giornate in cui farò più fatica a sfruttarle”.

Vanni Gibertini, Ubitennis: In questi tornei in cui a volte c’è un giorno di pausa e a volte no, per alcuni giocatori è più difficile gestire la routine. Per te com’è questo ritmo?

Jannik Sinner: “Alla fine ti devi adattare. Nei giorni di riposo ti alleni in base a quanto hai giocato il giorno prima, se stai servendo peggio fai un po’ più di servizio. Ieri ho fatto un po’ meno perché mi sono sentito meglio. Oggi mi riposerò perché so di rigiocare domani, quindi devo gestirmi”.

Vanni Gibertini, Ubitennis: Parlaci del tuo prossimo avversario.

Jannik Sinner: “Con Emil sarebbe una partita dura, ci conosciamo abbastanza bene, ci siamo allenati nella preparazione insieme. È un giocatore solido, sta iniziando a servire bene. Van de Zandschulp forse serve un po’ meglio, si muove bene da fondocampo e tira forte. Sarebbe una partita nuova, non ci siamo mai allenati insieme”.

Interessanti anche le dichiarazioni ai giornalisti in inglese, soprattutto riferite al suo atteggiamento in campo: “Sono un giocatore migliore adesso. Cerco di trovare sempre a strada migliore per interpretare il match, ho un piano chiaro in testa e cerco di portarlo avanti. Cerco di fare sempre il possibile e di dare il meglio, con il migliore atteggiamento possibile che posso tenere”.

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ATP

ATP Miami: Sinner express, avanza senza problemi su Rublev

Jannik Sinner batte per la terza volta in carriera Andrey Rublev con una prestazione superlativa. Sesta vttoria su un top10 e quarti di finale in grande stile

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Jannik Sinner (sinistra) e Andrey Rublev (destra) - Miami 2023 (foto Ubitennis)

Da Miami, il nostro inviato

[10] J. Sinner b. [6] A. Rublev 6-2 6-4

Continua senza sosta la marcia di Jannik Sinner verso i piani altissimi della classifica. In un percorso a tappe forzate verso il traguardo finale delle Nitto ATP Finals di Torino, Jannik Sinner è arrivato senza perdere un set ai quarti di finale del Miami Open presented by Itaù, e lo ha fatto sconfiggendo nel suo ultimo incontro Andrey Rublev, numero 6 del seeding e numero 7 del ranking mondiale, che veniva da 10 vittorie negli ultimi 12 incontri sul cemento, compresa la finale nell’ATP 500 di Dubai.

 

Sinner aveva già battuto Rublev in precedenza, ed era in controllo del punteggio lo scorso anno al Roland Garros quando fu costretto a ritirarsi, ma non l’aveva mai sconfitto in una maniera così dominante e perentoria.

Un match giocato splendidamente dal ragazzo di Sesto Val Pusteria, che ha lasciato solamente sei game al suo avversario senza mai concedere una palla break. E soprattutto ha dimostrato una superiorità quasi schiacciante dalla parte del rovescio, con il quale ha quasi sempre dominato gli scambi mettendo in enorme difficoltà il russo.

PRIMO SET – Inizio della partita con cielo velato e sole che faceva capolino tra le nubi, lascito dei temporali della sera prima che hanno fatto sensibilmente aumentare l’umidità. La partenza di Sinner è a razzo, quella di Rublev un po’ meno travolgente, e il break arriva subito al terzo gioco quando dopo due accelerazioni di rovescio di Sinner il russo si trova 15-40. La prima palla break viene annullata con un diritto vincente, ma sulla seconda un diritto di palleggio finisce in rete.

Sul suo servizio Sinner è una sentenza (saranno solo quattro i punti persi in questo set sulla sua battuta, e due soli in più nel set successivo), e in risposta aggredisce le seconde come lo abbiamo visto fare solo molto di recente. Rublev cancella una palla del doppio break con uno schema servizio-diritto, ma il 4-1 pesante arriva poco dopo: se Sinner riesce a tenere il diritto di Rublev fuori dallo scambio non c’è gara.

Sull’1-5 Rublev muove il punteggio nella sua casella a forza di prime di servizio, ma il set ormai è andato e Sinner perfeziona il 6-2 in 32 minuti.

SECONDO SET – La breve durata del primo set fa si che il consueto esodo di spettatori che vanno a rinfrescarsi alla fine di ogni parziale sia molto meno consistente de solito, anche se la giornata è decisamente calda e l’orologio segna quasi mezzogiorno. Rublev resiste meglio a Sinner di quanto aveva fatto nel primo set, ma sulla battuta dell’altoatesino è sempre traffico a senso unico. Sul 2-2 Andrey recupera da 15-30 con il servizio e con un po’ di fortuna quando un suo recupero di rovescio finisce per diventare una palla corta incrociata sulla riga. Il break arriva due game più tardi, quando Sinner carica in risposta sulla seconda di servizio e Rublev cede la battuta con un altro errore di diritto.

Prima che Sinner serva per il match sul 5-4 il deejay prova a mettere un po’ di pepe nella sfida scegliendo “Hit Me With Your Best Shot” di Pat Benatar come canzone per il cambio di campo, ma Jannik è inscalfibile e chiude il match in un’ora e 12 minuti raggiungendo i quarti di finale a Miami per la terza volta in carriera.

VICINO ALLA TOP 10 – Con questa vittoria Sinner diventa virtualmente n. 10 del ranking mondiale e potrebbe essere superato solamente da Khachanov o Paul nel caso in cui si aggiudicassero il torneo. Per consolidare il suo ritorno nei Top 10 Sinner dovrebbe vincere anche il prossimo match contro chi si qualificherà tra Botic Van de Zandschulp ed Emil Ruusuvuori. Con Ruusuvuori ci sono stati quattro precedenti confronti diretti (più uno a livello Challenger), tutti vinti da Sinner (che invece aveva perso il primo scontro in un Challenger in Australia), ma alcuni con punteggi molto equilibrati come il 10-8 al tie-break del terzo set dello scorso anno qui a Miami. Contro Van de Zandschulp invece sarebbe uno scontro inedito.

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