ATP Napoli, falsa partenza! Campi impraticabili, qualificazioni spostate al Tc Pozzuoli

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ATP Napoli, falsa partenza! Campi impraticabili, qualificazioni spostate al Tc Pozzuoli

I problemi con i materiali dei campi in cemento rovinano l’inizio del torneo partenopeo: il primo turno di qualificazione si giocherà in altra sede, al TC Pozzuoli.

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da Napoli, il nostro inviato

QUI IL PROGRAMMA DI GIOCO DI DOMENICA 16 OTTOBRE 1^ GIORNATA DI QUALIFICAZIONI

Inizia con il piede sbagliato l’ATP Napoli Cup che segna il ritorno del grande tennis nel capoluogo campano. Oggi alle 11.00 erano in programma i primi match di qualificazione (che vedevano in campo ben 9 italiani, di cui 3 in cerca di punti per le Next Gen Finals), ma gli organizzatori hanno rinviato di volta in volta l’inizio del programma.

 

La notizia che ha cominciato a circolare in mattinata è che ci siano dei problemi sui campi da gioco, realizzati in cemento proprio in occasione del torneo, ma storicamente di terra rossa e la cui ultimazione è stata ritardata nelle scorse settimane da un’ondata di mal tempo. Secondo alcune voci che circolano al Tennis Napoli, alcuni giocatori si sarebbero lamentati dei rimbalzi irregolari e di alcune irregolarità sul manto.

Questo il comunicato del TC Napoli sull’accaduto: “Per problemi relativi a materiale usato per la realizzazione dei campi da un’azienda, leader del settore nel mondo, quindi per cause indipendenti dall’organizzazione, si è reso necessario rinviare gli incontri di qualificazione al torneo previsti per oggi e domani, sabato e domenica, onde permettere i necessari interventi per il ripristino dell’agibilità dei campi. Per tale motivo gli incontri di qualificazione non avranno luogo sui campi del Tennis Club Napoli. Il torneo partirà regolarmente lunedì con il tabellone principale.I biglietti venduti per le giornate di oggi e domani, potranno essere rimborsati o rischedulati per la giornata di lunedì, a scelta del gentile cliente, per la sessione diurna o serale.Ci scusiamo per il disagio”.

QUI IL PROGRAMMA DI GIOCO DI DOMENICA 16 OTTOBRE 1^ GIORNATA DI QUALIFICAZIONI

Dopo febbrili contatti con alcuni circoli limitrofi per cercare una soluzione alternativa, è stato individuato come soluzione di emergenza il Tennis Club Pozzuoli, dotato di quattro campi in cemento di recente realizzazione, che dunque ospiterà domenica i primi match del tabellone cadetto. Proprio mentre stiamo scrivendo, dopo un sopralluogo con il giudice arbitro per valutare lo spostamento della sede per il tabellone cadetto, i giocatori si sono messi in moto verso la nuova sede.

Sarà quindi Pozzuoli, città principale dei Campi Flegrei, a dare il via ufficiale alla Tennis Napoli Cup, sperando che i problemi sui campi del Tc Napoli si possano risolvere entro lunedì…

In serata è poi giunto il comunicato stampa del torneo che riportiamo integralmente qui di seguito.
“Gli incontri del primo turno del tabellone di qualificazione della Tennis Napoli Cup by Banca di Credito Popolare, torneo ATP 250, inizialmente in programma oggi, sono stati rinviati a domani, domenica 16 ottobre, e si svolgeranno presso il Tennis Club Pozzuoli.
L’inizio dei match è fissato per le ore 10 e le partite si disputeranno a porte chiuse. Il rinvio e lo spostamento si sono resi necessari per consentire il ripristino dei campi da gioco del Tennis Club Napoli – sia quelli all’interno del circolo che quello nell’Arena allestita alla Rotonda Diaz – attualmente impraticabili per motivi tecnici imprevedibili, non dipesi dall’organizzazione e causati dalla composizione dei campi.
I possessori di biglietto per le due giornate dedicate alle qualificazioni – oggi e domani – potranno chiedere il rimborso totale o sostituire il proprio ticket per assistere alle partite delle prime due giornate del tabellone principale, scegliendo fra la sessione diurna o quella serale.
Richiesta di rimborso: i detentori di biglietti acquistati online potranno indirizzare la richiesta via e-mail a info@azzurroservice.net inserendo nell’oggetto “rimborso ATP 250 Napoli”. Nel corpo della mail va inserito il proprio nominativo seguito dalla dicitura “rimborso qualificazioni”. Chi ha invece acquistato il biglietto presso uno dei punti vendita autorizzati AzzurroService può fare richiesta di rimborso recandosi direttamente al punto vendita utilizzato.
In alternativa c’è la possibilità di richiedere il biglietto sostitutivo scegliendo tra le giornate di lunedì 17 o martedì 18 ottobre scrivendo allo stesso indirizzo e-mail (info@azzurroservice.net), specificando nell’oggetto il riferimento “cambio biglietto”.
DOMANI, DOMENICA 16 OTTOBRE, ALLE ORE 10 È CONVOCATA UNA CONFERENZA STAMPA PRESSO IL TENNIS CLUB NAPOLI ALLA PRESENZA DEL PRESIDENTE DEL TENNIS CLUB NAPOLI RICCARDO VILLARI E DELL’ORGANIZZATORE DEL TORNEO COSIMO NAPOLITANO”

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ATP Miami, Sinner ha un nuovo fan. Alcaraz: “Tifo per te”

Abbraccio sincero nonostante la dura sconfitta tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner: “Forza amico”

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Non si sono risparmiati i complimenti nelle rispettive conferenze stampa Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, che nella semifinale di Miami hanno dato vita ad un nuovo capitolo bellissimo della loro rivalità. Qui il video-commento del direttore sul match.
Sinner ha spiegato come ci si diverte a giocare così, ci vogliono due tennisti per fare punti così belli”, mentre lo spagnolo ancora una volta ribadisce quanto affrontare un tennista del livello di Jannik gli permetta di migliorare: “Riesco solo a pensare a come migliorare per riscire a batterlo.

Oltre a queste dichiarazioni però, i due tennisti si sono parlati anche a fine incontro durante la stretta di mano. Nonostante la delusione arrivata dopo tre ore, Carlos non ha perso il sorriso e si è complimentato con Jannk con un sincero abbraccio accompagnato da queste parole: “Vai a prendertelo. Forza amico. Tiferò per te“. Chissà se la rivalità tra questi due giovani tennisti raggiungerà mai le vette toccate con i match tra Federer e Nadal, quel ch’è certo però è che il livello di sportività e amicizia tra i due non sarà da meno.

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La rinascita del tennis francese passa anche dal 18enne Luca Van Assche: “Sinner, Alcaraz e Rune sono un riferimento” [ESCLUSIVA]

Il classe 2004 transalpino arriva da 8 vittorie consecutive, in semifinale a Sanremo non ha intenzione di fermarsi: “Voglio arrivare il più in alto possibile”

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Luca Van Assche - ATP Challenger Sanremo 2023 (foto Tullio Bigordi)

Il Challenger 125 di Sanremo ha progressivamente visto diminuire, turno dopo turno, il numero di italiani in gara. Erano ben 15 gli azzurri ai nastri di partenza, con 7 derby che si sono disputati durante il torneo. Sabato però, a partire dalle 13.30, le semifinali vedranno impegnati un francese, un ceco, un peruviano e un belga, visto che nessun rappresentante del Bel Paese è riuscito a spingersi oltre i quarti.

Sia chiaro, non è l’inizio di una barzelletta, bensì la (quasi) fine del torneo sanremese, alla sua seconda edizione consecutiva in cui è passato dalla categoria ’80’ del 2022 – con il grande successo di Holger Rune – alla attuale categoria ‘125’. Ad aprire il programma (alle 11) sarà la finale di doppio, che vedrà opposti Cornea/Skugor e Cacic/Demoliner. A seguire, non prima delle 13, nella prima semifinale di singolare si affronteranno il ceco Vit Kopriva e il talentuoso francese Luca Van Assche, che si è raccontato ai nostri microfoni dopo la vittoria di ieri nei quarti di finale. A ruota anche la seconda semifinale, che vedrà opposti Juan Pablo Varillas, peruviano e prima testa di serie, e il belga Kimmer Coppejans.

“Ieri ho giocato un gran match, sono contento di aver raggiunto la semifinale qui dopo tre buone partite” – ha dichiarato il giovane classe 2004 transalpino, prossimo ormai all’ingresso in top100. Nella classifica live, infatti, Van Assche è n°101 ATP: con una vittoria oggi entrerebbe nell’élite del tennis maschile, salendo al n°97 (arriverebbe al n°89 o n°90 in caso di titolo). “Uno dei grandi obiettivi di questa stagione era vincere nuovamente un challenger ed entrare in top100, ci ha raccontato il francese. “Al momento ne ho vinto uno – la scorsa settimana a Pau, in Francia, battendo tutte le prime 3 teste di serie, ndr – e sono molto vicino ad entrare tra i primi 100. Spero di vincere oggi in modo da riuscirci subito, ma se così non sarà è solo questione di tempo, sono sulla buona strada.

 
Luca Van Assche – ATP Challenger Sanremo 2023 (foto Tullio Bigordi)

Forte anche di una striscia aperta di 8 successi di seguito, a questo punto è probabilmente il caso di ridefinire gli obiettivi stagionali, alzando l’asticella. “Spero di giocare al meglio sulla terra, devo dire che ho iniziato piuttosto bene (sorride, ndr). Per essere il primo torneo stagionale sul rosso non posso lamentarmi, oggi gioco una semifinale importante e sono molto contento del mio percorso. Per il resto della stagione non mi pongo limiti, spero di arrivare più in alto possibile.

A 19 anni da compiere (il prossimo 11 maggio) Luca ha già vinto due challenger, diventando il primo tennista nato nel 2004 a trionfare in questo genere di tornei. Non deve certo essere semplice raccogliere l’eredità di una generazione che ha sfornato diversi top10, tra cui Simon, Tsonga, Gasquet e Monfils. Il transalpino, però, non si pone limiti: “È chiaro che non facile, in Francia sono stati molto criticati nel corso della loro carriera nonostante tutti siano stati top10. Sono delle leggende per il nostro sport, spero vivamente di poter seguire le loro orme”.

La miglior gioventù sta accumulando grandi risultati anche nel gotha del tennis mondiale, come testimoniano i continui record infranti da Carlos Alcaraz o il match straordinario vinto nella notte da Jannik Sinner contro lo spagnolo. Di recente Holger Rune ha dichiarato che gli piacerebbe poter essere un membro dei nuovi big3, insieme proprio a Carlos e Jannik. E chissà che anche Luca non possa inserirsi in questa cerchia ristretta: “Mi piacerebbe molto, anche se al momento Sinner, Alcaraz e Rune sono i migliori giovani in assoluto e il riferimento per tutti noi. Mi auguro che tra qualche tempo potrò giocare e vincere anche contro di loro”.

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ATP Miami, Fritz: “I Big 3 non erano completi come Alcaraz quando avevano la sua età”

Lo statunitense ha parlato di cosa vuol dire affrontare il murciano: “Penso che non ti conceda nulla, quindi devi lavorare molto per vincere, per vincere praticamente ogni punto”

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Le parole a caldo di Taylor Fritz dopo la netta sconfitta per mano di Carlos Alcaraz nei quarti di finale del Miami Open

IL MODERATORE: Che sfortuna, Taylor. Era la prima volta che affrontavi Carlos. Cosa lo ha reso così difficile da battere stasera?

TAYLOR FRITZ: Penso che non ti conceda nulla, quindi devi lavorare molto per vincere, per vincere praticamente ogni punto. Voglio dire, penso che stasera abbia giocato incredibilmente bene i punti importanti. Sai, penso che abbia vinto tutti i punti importanti della partita, quindi ha fatto una grande differenza.

 

D. Cosa hai sentito che non funzionava per te stasera? Ovviamente indipendentemente da quanto bene ha giocato, cosa ti è sembrato mancasse nel tuo gioco?

TAYLOR FRITZ: Sì, se stiamo solo parlando di quello che stava succedendo nel mio gioco, non puoi semplicemente dare via il tuo servizio per iniziare entrambi i set. Ero davvero entusiasta di iniziare il secondo set, perché mi sentivo, a volte esci, e non ero, immagino, pronto alla velocità a cui avremmo suonato. Nel primo gioco, mi sono fatto breakkare durante la partita, ma dopo mi sentivo come se avessi giocato molto bene per il resto del set. Non aveva più possibilità di breakkarmi. Ho avuto la possibilità di strappare il servizio a lui. Avevo voglia di entrare nel secondo set, avevo davvero buone possibilità. Poi ho buttato via di nuovo il mio servizio per iniziare il secondo set. Quindi è stato estremamente, immagino, demoralizzante, perché ora devo giocare un altro set di rincorsa. È solo più fuori dai miei errori. Ovviamente giocando con il miglior giocatore del mondo, non puoi semplicemente abbassare il rendimento al servizio per iniziare entrambi i set. Inoltre, mi sentivo come se avessi commesso troppi errori. Gli ho dato troppi punti gratis.

Q. Immagino che tu probabilmente volessi affrontarlo da un po’ ormai, e Tommy l’aveva affrontato, Frances ovviamente ci ha giocato. Riguardo a quello che ti aspettavi cosa puoi dirci? Hai detto che avevi qualche problema ad adattarti, non eri pronto per il ritmo, ma…

TAYLOR FRITZ: Ero pronto per il ritmo. Era più come la prima volta che giochi contro qualcuno, come la tattica prima della partita, in un certo senso capire con quali colpi posso farla franca e con cosa non posso farla franca, con quali colpi mi punirà e su quali colpi non mi punirà. Ovviamente quando giochi con giocatori diversi, alcune persone ti faranno male, immagino, solo a diversi livelli di colpi. Quindi nel primo set penso di aver giocato un po’ troppo sul sicuro, non volendo sbagliare, e lui mi ha punito. Quindi ho capito, ok, dovrò aumentare la velocità media solo un po’ di più. Si trattava di trovarlo, che sentivo di aver trovato dopo il primo o il secondo gioco. È uscito davvero pronto. Mi sentivo come se il terzo gioco della partita, il secondo gioco che ho servito, fosse probabilmente il gioco di livello più alto della partita. Come se stesse colpendo vincenti su tutto, vincenti sui colpi aggressivi che ho colpito, e poi ho pensato di avergli preso le misure, ma ero tipo, wow, se questo è il livello, allora sarà davvero dura. Ma sentivo che quello non era effettivamente il livello. È uscito estremamente eccitato e ha giocato davvero bene in quel gioco, ma dopo mi sono sentito come se mi fossi sistemato. Per il resto del set, sai, sono stato in alcuni giochi di servizio e mi sono tenuto abbastanza bene. Ma, sì, ci sono stati molti scambi su cui mi aspettavo di essere al sicuro e su cui sono stato punito.

Q. Penso che siano state quattro buone settimane per te. Ti avevo detto al Delray Open che avresti vinto quel torneo e che avresti avuto delle belle partite. La mia domanda è con tutti i cambiamenti di ieri, pensi che ti riguardino oggi? Hai parlato con Tommy Paul del match di oggi con Carlitos? Perché ha giocato ieri.

TAYLOR FRITZ: No, non credo che il fatto di non aver giocato ieri abbia davvero influenzato qualcosa, ad essere onesto. Penso che probabilmente sarei stato più impreparato a giocare ieri, perché mi hanno detto tutto il giorno che sarebbe stato — ho solo sentito parlare del tempo tutto il giorno che avrebbe piovuto. Quasi mi aspettavo di non giocare. Quindi non penso che ciò abbia influenzato i cambiamenti. Non ho parlato con Tommy, perché, primo, posso guardare la partita ed essere conscio di come mi sento, e poi anche io e Tommy giochiamo in modo incredibilmente diverso. Non posso giocare come gioca lui. Gli piace molto andare a rete ed è uno dei ragazzi più veloci del tour. Quindi direi che non avrebbe molto senso per qualunque strategia

Q. Hai giocato contro Roger, hai giocato contro Rafa, contro Novak, e Carlitos ha appena detto due giorni fa che vuole partecipare a quella conversazione. Vuole essere una leggenda di questo sport. Cosa c’era di simile? Cosa hai trovato oggi? Ovviamente è stato il tuo primo incontro, ne avrai molti altri, ma cosa hai visto oggi che lo confermerà?

TAYLOR FRITZ: Non è qualcosa che ho visto oggi. È quello che vedo da un po’ di tempo. L’ho detto un anno fa quando l’ho visto giocare, per quanto è giovane, ha tutti gli strumenti, sai. Può andare a rete, può tirarti un dropshot, può lanciarti, è incredibilmente veloce, ha tutta la potenza, il suo diritto è buono, il suo rovescio è buono. E’ molto raro vedere qualcuno così giovane così, immagino, appena sviluppato nel loro gioco e non avere davvero nulla su cui lavorare così tanto. Ha tantissimi modi diversi di giocare e può incorporare tantissimi piani di gioco diversi per giocare con giocatori diversi perché ha così tanti strumenti per vincere una partita. Penso che sia qualcosa che non direi che nessuna di quelle persone avesse in così giovane età. Ci sono sempre cose su cui le persone devono migliorare. Inoltre, solo parlando della partita di oggi, ho sentito che il livello delle prime tre partite era assolutamente insopportabile. Stava colpendo vincenti netti a 110 miglia all’ora di seconda di servizio che stavo indirizzando al suo corpo. Sto intensificando e schiacciando i cross di rovescio, e lui tira vincenti sulla linea di rovescio in posizione aperta. Quello non era il livello per il resto della partita. Sono stato in grado di ambientarmi molto di più, e lui non lo ha fatto per tutta la partita. Ma ovviamente possiede quel livello, e per quei primi due giochi è stato piuttosto travolgente.

Q. Come lo paragoni alla prima volta che hai affrontato Roger, Rafa e Novak?

TAYLOR FRITZ: Oh, mi sentivo decisamente come se avessi più respiro contro quei ragazzi che in questa partita. Penso che, sai, siano diversi stili di gioco. Novak fa questi scambi lunghi, ma lentamente ti fa uscire dalla posizione e ti travolge. Sento ancora di poter restare a lungo in questi scambi e avere più possibilità di attaccare. Penso che tornerei ai primi due game della partita. Ha appena vinto molti colpi, vincenti e colpi che mi hanno ferito quando altri giocatori normalmente non mi fanno male. Decisamente meno. Ho solo sentito che era più offensivo e mi ha pressato molto di più.

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