Auger-Aliassime: "A Rotterdam vittoria sofferta e speciale. Ora posso vincere anche qui" [AUDIO]

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Auger-Aliassime: “A Rotterdam vittoria sofferta e speciale. Ora posso vincere anche qui” [AUDIO]

Auger-Aliassime dopo la vittoria con Musetti: “Ho giocato un ottimo tennis e cercherò di essere sempre in controllo durante la finale. Wolf avversario pericoloso, gioca sempre meglio”

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Dopo la vittoria contro il nostro Lorenzo Musetti, il canadese (13 ATP) accede alla sua terza finale del 2022, l’undicesima finora in carriera, dove affronterà l’outsider americano J.J. Wolf (78 ATP). Nonostante il problema fisico dell’azzurro, durante la conferenza stampa post match Félix si è detto comunque molto soddisfatto del proprio livello di gioco, precisando che, in particolare i primi giochi del match, sono stati difficili e di alto livello: “C’è stato un livello alto, con un gioco molto aggressivo. Poi non puoi mai sapere come andrà, a volte in un gioco le cose possono cambiare. E ho cercato di servire molto bene, di essere aggressivo pur mantenendo il controllo. È stata un’ottima partita, di alto livello”.

Domenica ci sarà un’altra finale per Félix. Come l’affronterà, avendo terminato alquanto tardi la semifinale sabato?Non avrò il tempo di essere stanco, non penserò ad altro e cercherò di giocare il mio miglior tennis. Cercherò di riposare ma sarò estremamente concentrato sulla finale“.

Il Direttore Scanagatta ricorda a Félix il suo primo trofeo a Rotterdam. Quali sono i ricordi e le sensazioni per quel titolo tanto atteso?

È sempre una grande soddisfazione vincere un torneo. Ad ogni livello e ad ogni età c’è sempre una grande emozione. A Rotterdam è stata una vittoria fantastica, una settimana dura perché ho battuto tre top ten di fila per vincere il torneo. Ora qui a Firenze ho la possibilità di vincere ancora, cercherò di mettere in campo il mio tennis. Ho le mie chance. Il mio avversario è un ottimo giocatore, sta giocando bene e sta vivendo un’ottima settimana“.

Il Direttore chiede inoltre dove si trovino ora i genitori e la famiglia di Félix: “Sono in Canada, a Montreal. Mio padre sta lavorando nell’Academy, mia madre insegna e mia sorella studia. Sono tutti a casa e li rivedrò in dicembre, quando tornerò a casa anch’io“.

Cosa ne pensa Félix del suo avversario in finale?Lo conosco ma non ci ho mai giocato. Penso sia sempre un giocatore pericoloso perché può colpire la palla in modo molto potente, è forte e molto aggressivo. Ha giocato molto bene a Indian Wells, Miami, allo US Open. Sta giocando sempre meglio e sarà molto motivato per vincere. Ma cercherò di comandare il gioco e vincere il match“.

Com’è l’atmosfera fiorentina a Palazzo Wanni?È fantastico. So che il mio coach [il francese Frédéric Fontang, ndr], ha giocato qui negli anni Novanta. l’Italia è sempre un posto stupendo in cui giocare”.

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