ATP Napoli: Moutet rimonta Nardi, per l'azzurro una preziosa esperienza

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ATP Napoli: Moutet rimonta Nardi, per l’azzurro una preziosa esperienza

NAPOLI – Tie-break del secondo set sensazionale per Corentin Moutet, Luca paga la volontà d’intestardirsi nello scontro col fioretto

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Luca Nardi al Challenger di Parma 2020 (foto Marta Magni)
 

Dal nostro inviato a Napoli

C. Moutet b. [WC] L. Nardi 6-7(7) 7-6(3) 6-2

L’incontro conclusivo della sessione serale del martedì alla Tennis Napoli Cup by Banca di Credito Popolare sospeso per sopraggiunta umidità dopo 34 minuti di gioco sul 2-2, tra il giovane pesarese Luca Nardi e il fumantino Corentin Moutet, è stato ripreso e portato a termine nell’ultima sfida della sessione diurna del mercoledì. Non è andata bene al 19enne marchigiano, che appena due settimane fa aveva ottenuto la prima vittoria in un main-draw ATP ad Astana. Alla fine ad imporsi è stato il transalpino, in una vera e propria battaglia durata poco più di tre ore e mezza di gioco, rimontando con lo score finale di (7)6-7 7-6(3) 6-2. L’azzurro, reduce dall’ottimo torneo in Kazakistan dove aveva ben figurato contro Tsitsipas e che poi aveva dovuto saltare Firenze proprio per un fastidio alla gamba sinistra avvertito contro il greco, subisce così un’importante battuta d’arresto nella corsa alle Next Gen ATP Finale di Milano, rimanendo fermo alla sua dodicesima piazza.

IL MATCH – Si riparte da dove si era lasciato, terzo game ai vantaggi nei primi cinque dell’incontro. Nardi è subito in difficoltà, in questo secondo atto d’Italia – Francia, dovendo concedere immediatamente tre break point. Sulla prima chance di strappo, grande seconda del 19enne pesarese a togliere le castagne dal fuoco; mentre sulla seconda opportunità è un regalo di Moutet a salvare l’azzurro. Tuttavia il classe 2003 marchigiano, ai vantaggi, è autore di un pesantissimo gratuito con lo smash, a campo praticamente sguarnito, e offre a Corentin la terza possibilità di allungo. Questa volta, il n. 65 ATP non si fa scappare la palla break e prende il comando della partita. Luca prova a variare maggiormente il gioco, con la ricerca della smorzata, ma la copertura del campo – specialmente in verticale – del mancino d’oltralpe è magistrale: arriva puntualmente sulla palla per poi ricamare con i suoi tocchi pregiati. Il tennista francese però nel settimo game inizia a gigioneggiare un po’ troppo, e così concede a sua volta il proprio turno di servizio. Break a zero per Nardi, 4-4 e palla nuovamente al centro. Ma non si ha nemmeno il tempo di abituarsi ad una situazione di equilibrio ristabilita che il giovane Next Gen italico perdendo per la terza volta nel match la battuta – va prima sotto 0-40, poi rimonta sino al vantaggio interno ed infine cede gli ultimi due quindici -, permette all’estroso francese di servire per incamerare il parziale. Ma, se forse non si era capito, il servizio non è un fattore in questa sfida: Moutet a 30 si fa strappare il fondamentale d’inizio gioco rimettendo ancora una volta in carreggiata il suo più giovane avversario. Bravo comunque Luca, ad innalzare i giri del motore nella spinta del dritto e comandare così lo scambio. Questo è il piano tattico che deve perseguire il n. 130 del mondo, fare la partita e non subirla, per evitare in questo modo di farsi irretire dalla classe del 23enne transalpino.

Si arriva così, inevitabilmente al tie-break: dopo uno scambio di mini-break è completa bagarre. Nardi si porta sul 5-2 sfruttando una risposta bloccata che manda fuori giri l’avversario. Moutet però torna incredibilmente a galla, grazie ad un maldestro smash dell’azzurro – sbagliato come quello in avvio di sfida, ovvero in lunghezza -. 5-5, tutto da rifare. Il 19enne marchigiano si guadagna comunque un set point (6-5), ma è troppo leggero nell’attacco in slice. Sfuma anche la seconda palla set (7-6), ma per fortuna ce n’è una terza e quando Luca può premere sul dritto, Moutet è costretto a mettere in mostra le sue genialate da troppo lontano. E se ciò accade la sua pericolosità diminuisce parecchio. 7-6(7) in 1h28′ per Nardi.

Si ricomincia dopo una pausa più lunga del previsto, poiché il classe ’99 di Neuilly- sur- Seine chiama il MTO tra una frazione e l’altra. Il primo a soffrire nel secondo set è Nardi: il 20enne pesarese nel secondo gioco in qualche modo si salva ai vantaggi. Ma quando, nel quarto game, l’occasione per il francese ritorna; Luca capitola. In un amen siamo 4-1 Moutet. La grande differenza la sta delineando la capacità di Corentin d’incidere con il proprio dritto – sia lungo linea, sia anomalo -. Ma Luca, sospinto dal pubblico partenopeo, mentre una leggera e piacevole brezza avvolge il lungomare Caracciolo, si aggrappa con le unghie al match: prima rimane in vita superando un tremebondo 30-30, per poi successivamente piazzare un parziale da tre giochi consecutivi coadiuvato dal diritto transalpino, croce e delizia per Moutet. Il n. 65 delle classifiche mondiali rischia di crollare definitivamente sul 6-5 in favore dell’azzurro ma facendo leva su tutto il proprio repertorio – nel bene e nel male -, tra palle corte che non superano la propria metà campo alternate a fantasmagoriche soluzioni come uno spettacolare winner in corsa dal lato destro, si tiene vivo. Insomma la solita meravigliosa discontinuità del tennis di Corentin.

Arrivati a questo punto, non ci si può esimere: altro giro, altro tie-break. Moutet, allora, decide che è il momento di far vedere pienamente tutto ciò di cui è capace: gioca un deciding game sensazionale, pieno zeppo di prodezze. A partire dal secondo punto, in cui infiamma – contro se stesso – il pubblico della Rotonda Diaz; finta lo smash ed esegue il tocco sotto. Corentin subissato di fischi, allarga le braccia come a dire ‘ancora, ancora‘: vola sul 5-1, Luca prova a stargli attaccato ma le rasoiate e i recuperi prodigiosi di stampa francese non si contano più. 7-6(3), dopo 2h33′ si va al terzo.

Il giovane italiano ha forse abusato troppo spesso del drop-shot, andando a stuzzicare l’esplosività in avanzamento del suo avversario, al contrario dovrebbe perseguire la prerogativa della spinta e del fare gioco, per spingere oltre la linea di fondo campo il suo contendente. Ora è anche uno scontro di nervi, ma il francese sta giocando su una nuvola, tra delicate carezze e arcigna fase difensiva. Break Francia nel terzo game, poi Corentin è costretto a cancellare quanto palle per il contro-break. Oramai i giochi ai vantaggi non si contano più, come anche le palle break fatte assaporare e poi divenute solo meri ricordi. La wild-card italica rimane viva ancora per qualche minuto, salvando tre opportunità di doppio vantaggio: ma la resa è rimandata soltanto di qualche minuto: il doppio break arriva comunque nel settimo game. Moutet chiude 6-2 al secondo match ball, dopo 3h31‘.

IL TABELLONE COMPLETO DELL’ATP 250 DI NAPOLI

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