ATP Napoli: Fognini trascina il pubblico e supera Grenier, ora Carreno Busta

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ATP Napoli: Fognini trascina il pubblico e supera Grenier, ora Carreno Busta

NAPOLI – In una bolgia infernale tipicamente da Coppa Davis, il ligure mette a segno la prima vittoria azzurra nel torneo. Il pubblico partenopeo può dargli la spinta in più per fare ancora strada. Fucsovics spreca troppo, Zhang completa il lavoro

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Fabio Fognini, Napoli 2022 - Credit: Riccardo Lolli - Tennis Napoli Cup
 

Dal nostro inviato a Napoli

F. Fognini b. H. Grenier 6-4 3-6 6-3

In un’atmosfera che ha ricordato quella meravigliosa dei quarti di Coppa Davis 2014, quando in questa stessa location sul lungomare Caracciolo, Fabio Fognini giocò forse la sua miglior partita di sempre contro Andy Murray, l’azzurro ha sconfitto per 6-4 3-6 6-3 il francese Hugo Grenier. Così smaltito il virus intestinale che lo aveva fermato a Gijon, ora Fogna è pronto per rientrare in campo più tardi contro la tds n. 1 della Tennis Napoli Cup by Banca di Credito Popolare, Pablo Carreno Busta. Quella del ligure è la prima vittoria di un tennista azzurro in questo torneo, dopo i ko di Sonego, Cobolli, Nardi e Passaro.

IL MATCH – Fognini inizia un po’ a rilento, alternando buone soluzioni ad altre che invece terminano direttamente in rete. Ciononostante, fa vedere fin dai primi scampoli di match di essere in giornata positiva: passante bimane meraviglioso a costringere Grenier ai vantaggi già nel suo primo turno di servizio. Quando Fabio prende il comando dello scambio, variando prima con il back e poi accelerando con il dritto, si manifestano chiaramente tutte le categorie di differenza che dividono i due giocatori. Adesso, dopo i primissimi frangenti di partita, il 35enne ligure sembra essersi sciolto ancora di più: il diritto viaggia che è una meraviglia, lasciando di sasso – spesso e volentieri – Hugo attraverso il contropiede. Il n. 116 ATP non ha le armi per poter contrastare un Fabio in palla: non ha la pesantezza di colpi necessari per impensierire l’ex n. 9 del mondo, utilizza quasi sempre il rovescio tagliato e raramente quello coperto – che per di più è molto particolare, con l’attrezzo che non completa molte volte il classico movimento sopra la spalla opposta ma si arresta prima -. Tutto ciò porta il campione di Montecarlo 2019 a strappare a 0 la battuta transalpina e, dopo aver brillantemente confermato l’allungo, ad issarsi sul 3-1. Nel quinto game, Fogna pecca qualcosina nella chiusura del punto, che però viene sempre costruito perfettamente spingendo e manovrando con la ricerca degli angoli e l’obbiettivo di muovere a piacimento il suo avversario: tuttavia dopo essere comunque riuscito a rimontare dallo 0-30, ad oltranza cede la battuta anche a causa del suo primo doppio fallo. Ma dura poco l’equilibrio, l’azzurro infatti nel gioco che segue ritorna a macinare; e Grenier non può fare altro che inchinarsi allo strapotere e alla classe di Fabio: il n. 64 del ranking inizia a deliziare il pubblico partenopeo, con lo schema palla corta – pallonetto e va così a prendersi il 4-3. Gli spalti stanno rispondendo ad ogni giocata di Fognini, con cori e supporto vocale. Sembra, in parte, di vivere un’atmosfera Davis. L’ex n. 1 italico è costretto a dover fronteggiare per la prima volta, anche lui, l’insidia dei vantaggi, per via di qualche sbavatura con il dritto: ma nella sfida odierna è talmente centrato, che sta conducendo in qualunque situazione l’incontro. Gli basta ricalibrare il mirino, ed è 5-3. Al momento della verità, Fabio scalda ancora di più il cuore sui seggiolini dell’Arena Diaz con straordinari recuperi in spaccata: 6-4 in 55 minuti per il veterano italiano.

Nel secondo set, l’azzurro ha un piccolo calo di rendimento, commettendo qualche errore di troppo e permettendo così al francese d’ involarsi sul 3-0. Fabio ha un gesto di stizza, gettando la racchetta verso il suolo innervosito dal suo passaggio a vuoto: rischia di compromettere definitivamente la frazione nel corso del quarto game, dove si fa recuperare dal 30-0 e offre l’opportunità del doppio break. Ma in qualche modo l’azzurro si salva, rimanendo così attaccato al set. E di questa voglia nel provarci costantemente, Fognini ne dà riprova sul 3-1: dove raccatta qualsiasi palla, con grande tigna. Purtroppo però gli manca il colpo del KO, e sfumano così tre break point per riequilibrare la contesa. A quel punto Fabio molla il parziale, il doppio break questa volta non può essere evitato. Fogna tuttavia non vuole demordere, ritrova in un amen motivazioni e recupera un break: 5-2. Il 26enne di Montbrison, pur subendo ancora le fiammate liguri rimanda ogni verdetto al parziale finale: 6-3 in 50 minuti .

il 35enne del Bel Paese rischia di scollarsi totalmente dalla partita a causa di qualche rovescio di troppo non andato a bersaglio: concede 5 palle break nei primi tre turni di servizio del set, ma con grande orgoglio le frantuma una dopo l’altra. Il francese ha il merito in questo momento del match di rimanere solido. Però Fabio è consapevole, che se dovesse rialzare il livello tornerebbe ad essere dominante: difatti lo strappo arriva puntuale sul 3-2, con Fognini abile stratega nel trascinarsi dietro il pubblico. Ora ad ogni punto vinto dal nostro, boato pazzesco: clima incandescente da Coppa Davis. Fabio conferma l’allungo e sale 5-2, Grenier allora perde la testa e cambiando la racchetta, scaraventa quella oramai “usata” violentemente sul rettangolo di gioco. Risultato warning, e subito dopo penalty point: il transalpino non accetta il calore – secondo lui – eccessivo degli spalti partenopei. Fognini può comunque festeggiare, dopo un ultimo game magistrale in pieno controllo, Il successo che fa sprigionare tutta la felicità dell’Arena Diaz. Ora, bisogna recuperare le energie e prepararsi al doppio turno.

[Q] Z. Zhang b. M. Fucsovics 6-4 7-6(8)

In uno dei pochissimi incontri, in cui si sono visti tanti punti diretti con il servizio – su una superficie invece che non agevola le battute, essendo già di per sé molto lenta con l’aggiunta che a Napoli rispetto al capoluogo toscano si gioca outdoor -, dopo la sospensione nella prima serata del mercoledì campano, Zhizhen Zhang ha superato 6-4 7-6(8) Marton Fucsovics in 1h50′ di match. Adesso per il 25enne cinese, agli ottavi ad attenderlo ci sarà la tds n. 6 Sebastian Baez, che ha eliminato Lorenzo Sonego.

IL MATCH – Assolo di Zhang nel primo set: il 25enne di Shanghai si porta rapidamente sul 3-0 “pesante”. Il giocatore asiatico è poi vittima di un leggero e fisiologico calo di attenzione, che il costa il doppio vantaggio. Il qualificato cinese però è altamente chirurgico con il servizio, ed infatti non commettendo più sbavature macina gioco come un rullo compressore: verticalizza benissimo, ed in generale esprime un tennis completo a tutto campo; tra la solidità dei fondamentali e la capacità di presa della rete. Avrebbe già un set point nel nono game, ma la chiusura del parziale è rimandata soltanto di qualche minuto: 6-4 in 44 minuti per il n. 109 ATP.

Sul 2-2 del secondo set, tuttavia, la partita viene interrotta per il ricorrente problema dell’umidità marittima, e così il match viene riprogrammato – sempre sulla Arena Diaz – come prima sfida del giovedì napoletano. Quando i giocatori riprendono l’incontro, in condizioni decisamente differenti da quelle che avevano lasciato, il filo conduttore del duello è rappresentato dall’eccezionale incisività dei loro servizi: in particolare la battuta di Fucsovics. L’ungherese concede solamente due quindici in cinque games – vincendone ben tre a zero – e fa registrare uno spettacolare 94% di punti vinti con la prima in questo frangente di gara. Al contrario Zhizhen soffre un po’ di più, dovendo chiudere due giochi in battuta a 30 e poi soprattutto affrontando un dodicesimo game da montagne russe. Un doppio fallo lo costringe ad offrire un set point, ma il tennista asiatico è bravo a rimanere lucido e a sventare il pericolo. Si arriva così al tie-break. I protagonisti sono perfetti, sino al decimo punto quando è Marton a rompere il ghiaccio con una risposta vincente di dritto: il magiaro però spreca il secondo point mandando in rete la ribattuta. Ne sprecherà altre tre, di palle set: due per bravura del servizio cinese, una con l’aiuto del fondamentale d’inizio gioco ma ancora tradito dal dritto. Alla fine a furia di mancare chances si rischia di rimpiangerle, ed è difatti così. Zhang al primo match point non trema, e pone fine alla sfida per 7-6(8), dopo quasi due ora di partita complessiva.

IL TABELLONE COMPLETO DELL’ATP 250 DI NAPOLI

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