ATP Vienna: Fritz si salva contro Nishioka e allontana le ATP Finals per gli italiani

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ATP Vienna: Fritz si salva contro Nishioka e allontana le ATP Finals per gli italiani

Fritz salva un match point e sfata il tabù Nishioka. Match tiratissimo vinto in maniera super sofferta dall’americano che mette un altro mattoncino per Torino

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Taylor Fritz; Copyright: e-motion/Bildagentur Zolles KG/Christian Hofer, 24.10.2022
 

T. Fritz b. Y. Nishioka 6-7(4) 7-6(7) 6-3

Primo turno sorprendentemente insidioso per l’americano, che nonostante un differenziale di ranking notevole (Taylor gioca oggi il suo primo torneo da top ten) ritrova una sua bestia nera, ovvero quel Nishioka che nei 3 scontri precedenti non è mai riuscito a battere. L’ultimo precedente fra l’altro non è neanche tanto lontano nel tempo, visto che si tratta del 500 di Acapulco, il torneo che precede Indian Wells, vinto a sorpresa proprio da Fritz; vittoria che fra l’altro è alla base della candidatura dell’americano verso le ATP finals di Torino.

Match odierno che nel primo set scorre via con i due giocatori che comandano bene al servizio, nel quale nessuno dei due riesci ad arrivare a palla break, nonostante un Fritz al servizio con percentuali di prime non eccelse (il californiano arriverà al tie break del primo set con. L’americano al servizio quando mette la prima non rischia praticamente nulla, con Nishioka che compensa cercando il più possibile di inchiodare Fritz lungo la diagonale del rovescio caricando il più possibile il proprio diritto incrociato. Il divario al servizio in particolare è notevole, è il classico caso di perizia tattica contro forza bruta;

Primo set che dopo 45 minuti va al tiebreak. Sul 2-1 punto emblematico con Nishioka che tiene botta con le unghie e con i denti e Fritz che alla fine sull’ennesimo colpo carico del giapponese va fuori giri e mette fuori il dritto in spinta. Dall’altra parte il giapponese continua nel suo gioco ordinato a fronte del quale Fritz deve armarsi di santa pazienza, aspettando il momento buono per piazzare il colpo decisivo; il californiano non riesce a sciogliersi del tutto e dopo aver recuperato il primo minibreak manda il giapponese a servire per il primo set con un banale errore di rovescio. Il soldatino del sol levante non si fa pregare e porta a casa il primo set, nonostante problemi di vesciche al piede destro, tanto da dover chiamare un medical timeout fra primo e secondo set.

Si arriva così al secondo game del secondo set con Fritz al servizio che si trova spalle al muro e senza servizio, sul 15-40. Potrebbe essere il punto di inflessione del match che potrebbe far pendere definitivamente la bilancia a favore del tennista asiatico, ma Fritz non ci sta e aggrappandosi al servizio riesce a cancellare 3 palle break, e ad equilibrare il match sull’1-1; game condito da errori nel quale l’americano salva la ghirba tirando a tutta le prime di servizio, con un incolpevole Nishioka che può solo stare a guardare. In generale comunque l’impressione è che più si va avanti e più le soluzioni tattiche di Fritz si vadano prosciugando, non appena lo scambio si prolunga. Altro momento topico sul 5-4 e 30-30 con Fritz al servizio. Prima che non entra e Nishioka che cucina a dovere l’americano chiudendo che un bel rovescio incrociato. Sembra quasi fatta per il giapponese che riesce anche a rispondere ma stavolta Fritz, proprio sull’orlo del burrone riesce a trovare le accelarazioni vincenti di dritto per sfondare il muro del nipponico. E di nuovo col servizio Fritz riesce a prolungare il match. Copione che si ripete anche sul 6-5 Nishioka con il tennista del sol levante che si porta 0-30, ma lo statunitense di nuovo trova i migliori colpi sull’orlo del baratro e impatta per un altro tie break.

Nel tie break però la musica sembra cambiare, con Fritz che esce dai blocchi come un fulmine e si invola sul 3-0. Ma come era lecito prevedere Yoshihito non ci sta e riporta la tenzone in parità alternando con sapienza angoli stretti e colpi profondi, ma sempre carichi di top spin. Adesso il match è veramente intenso, con Nishioka che cerca disperatamente di allungare gli scambi e sfiancare Fritz, mentre l’americano cerca risposte e servizi ficcanti per non finire stritolato. Il primo ad avere l’opportunità per chiudere è Taylor, che però non riesce a rispondere ad una seconda sulla linea di Yoshihito. Ma è l’americano che continua ad avere le opportunità per chiudere e alla fine riesce a portare a casa il secondo set per 9-7.

Yoshihito Nishioka; Copyright: e-motion/Bildagentur Zolles KG/Christian Hofer, 24.10.2022

Si va così al terzo set, nel quale ci si potrebbe aspettare un calo del nipponico che ha evidentemente speso parecchio, sia sotto il profilo fisico che sotto il profilo mentale. Ma invece è Fritz a sentire nuovamente la pressione di essere nuovamente favorito, cosa che si vede immediatamente nel servizio, con percentuali che a inizio terzo parziale crollano al 45%. Come al solito e una volta in più il tennis si dimostra uno sport nel quale la componente mentale la fa da padrone. Se fosse un romanzo o un film ormai la cosa diventerebbe noiosa, ma la realtà come al solito supera la fantasia. Nishioka stavolta non è impeccabile al servizio ed è pure sfortunato. Il vincente di Fritz che regala il tie break è chiamato buono dal falco, forse per il margine più risicato che si sia mai visto. Piccola parentesi: a rivedere la palla al rallenty sembrava decisamente fuori, ricordiamo che l’hawk-eye ricostruisce la traiettoria in maniera discreta, e ha un margine di errore che in questo caso potrebbe essere stato decisivo…ma tant’è… Fritz ringrazia e si porta in testa nel parziale. Nishioka a questo punto accusa decisamente il colpo, sembra che quel break così sanguinoso gli sia rimasto marchiato in testa e nell’ottavo game Fritz si porta 0-40 e al secondo tentativo porta a casa il vincente decisivo. Adesso Nishioka fa fatica e i suoi top spin danno meno fastidio all’americano che va a servire per il match e chiude facilmente con il giapponese che distrugge la racchetta per la frustrazione.

A fine partita siamo riusciti a strappare qualche commento all’americano nei commenti post partita:

“Oggi è stata veramente dura, nei primi due set non sono mai riuscito ad arrivare a break point; ed è stato frustrante perchè in tante punti persi avevo la sensazione che non potessi fare qualcosa di differente. Per fortuna il servizio mi ha tenuto in partita e poi ho lasciato andare i colpi a tutta e per fortuna è andata bene; in ottica Finals, perdere qua subito non sarebbe stato un problema, è qualcosa che non mi ha influenzato perchè sapevo che poi avrei avuto un’altra chance a Bercy”. Infine una chiusura sulla Davis su nostra domanda, chi fosse più pericoloso per lui fra Sinner e Berrettini, visto che i due sono molto vicini in classifica: “Parlando delle finali di Davis, li le condizioni sono molto difficili, sia il campo che le palle sono molto lente ed è quasi impossibile giocare dei vincenti (la superficie è la stessa di Firenze, ndr). Credo che forse sarebbe meglio evitare Sinner, visto quanto è forte da entrambi i lati, sia sul dritto che sul rovescio”

KHACHANOV, BUONA LA PRIMA – Parte bene Karen Khachanov nel primo turno dell’Open 500 di Vienna. Battuto Jeffren John Wolf in due set con il punteggio di 7-6, 7-5 in 1h46.
Il russo sfrutta il suo servizio che lo aiuta nei momenti di difficoltà. Primo set molto equilibrato con Khachanov che mette in difficoltà Wolf sui suoi turni di battuta. Al servizio il n. 18 del ranking ottiene l’86% sia con la prima che con la seconda. Il tie-break è un fortino che il semifinalista degli UsOpen riscuote chiudendo il primo set in suo favore. Permane l’equilibrio anche nel secondo set in cui i due tennisti sfruttano al massimo il servizio ottenendo otto aces il russo, cinque l’americano. In avvio Khachanov concede una palla break, brillantemente annullata da Wolf. Poi alla prima chance del parziale, arrivata nel corso del dodicesimo gioco, il russo passa e chiude 7-5.

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