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ATP Vienna: Tiafoe delizia il pubblico di Vienna, ma a passare è Hurkacz non senza patemi
Il finalista dello scorso anno cede il passo al polacco che continua a sperare nelle ATP Finals

Dal nostro inviato a Vienna,
H. Hurkacz b F. Tiafoe 7-6 2-6 6-3
La spunta Hurkacz, che nel finale dimostra grande maturità mettendo il pilota automatico al servizio.
Partita estremamente godibile, piena di punti da circoletto rosso, soprattutto per merito di Tiafoe che purtroppo perdiamo già per strada. La realtà però è che l’americano non riesce ancora a dimostrare la continuità necessaria per dare corpo all’esortazione di Zverev che proprio qua a Vienna lo indicava come un potenziale top ten, al termine della finale 2021.
Si tratta insomma di un primo turno ricco di contenuti qua a Vienna, che gli organizzatori giustamente mettono in sessione serale, sperando magari anche in un effetto traino, visto che il match si gioca dopo la partita di Thiem.
Entrambi i giocatori hanno parecchio da chiedere a questo incontro: Tiafoe deve difendere gli oltre 300 punti guadagnati l’anno scorso, quando riuscì a raggiungere la finale del torneo, battendo in un match folle il nostro Sinner. Hurkacz dal conto suo non può stare a guardare se vuole continuare a inseguire il sogno di raggiungere per il secondo anno consecutivo le Finals di Torino. Questo è il quinto match fra i due; nei precedenti, tutti su pista rapida, Tiafoe ha avuto la meglio nei primi due episodi, mentre Hurkacz ha prevalso nei successivi. Il polacco quest’anno è già arrivato a quota 38 vittorie, due in più che nel 2021, ma rimane comunque indietro di quasi 500 punti rispetto a Fritz, oggi l’ultimo degli ammessi. Come al solito le vittorie non solo si contano, ma si pesano anche, con il polacco che risente della mancata conferma a Miami; più in generale quest’anno la quota di sbarramento per entrare si prospetta molto alta, visto che da parecchi anni non si vedeva un livellamento di punti conquistati del genere.
Passando al commento del match dobbiamo raccontare un match dai 3 volti uno per set. Nel primo parziale entrambi i giocatori non hanno mostrato il loro miglior tennis, anzi entrambi hanno più volte tremato al momento di chiudere il set. Da un lato Hurkacz era impienserito dal potenziale di Tiafoe, dall’altro l’americano non riusciva ad accendersi e spesso dava sfogo in alla sua insofferenza con dei body language teatrali e i soliti siparietti a cui Frances ci ha ormai abituati. Alla fine l’americano finirà col buttare alle ortiche due set point, mentre Hurkacz riuscirà a chiudere la partita solo al quarto set point. A prevalere nella prima frazione il polacco, che a onor del vero visto da vicino, quando mette a posto i piedi, è davvero impressionante nella fluidità di esecuzione; colpi piatti che viaggiano davvero a gran velocità, quasi senza sforzo; la prospettiva televisiva davvero non rende onore in questo senso, sarebbe fantastico se ai telespettatori fosse concessa anche una visione dal basso e laterale.
Nel secondo set invece comincia un’altra partita, con Tiafoe che si accende e mette in scena uno show personale incredibile. Il povero Hurkacz deve fronteggiare una girandola di soluzioni dell’americano, a volte scriteriate, a volte improbabile, ma spesso risolte in maniera incredibile, che lo portano decisamente ad andare fuori giri. Se vi capita di avere qualche minuto libero vi consigliamo caldamente gli highlight del secondo set. A titolo di esempio vi riportiamo una deliziosa controsmorzata su una palla choppata velenosissima di Hurkacz. L’americano riesce a gestire palle molto complicate indifferentemente con frustate di polso e smorzate eseguite con controrotazioni tagliate che sono a disposizione di pochi nel circuito. Morale della favola, abbiamo visto un top player come Hurkacz letteralmente in balia del suo avversario.

E arriviamo così al terzo set, dove il polacco è stato veramente bravo a gestire mentalmente la partita. Hubi infatti ha capito subito che l’unica strada che conduceva alla vittoria era quella di fare il pompiere, spegnendo sul nascere con servizi chirurgici le scintille di Tiafoe, che altrimenti averebbero potuto trasformarsi in incendi devastanti come nel secondo set. E a fare da contraltare alla maturità di Hurkacz va detto però che Tiafoe ci ha messo del suo, tornando spesso a quel body language indolente e passivo del primo set. Di sicuro se l’americano lavorasse su questi aspetti mentali sarebbe un cliente ben peggiore. Riportiamo un piccolo episodio che abbiamo rilevato sbirciando da dietro il box di Tiafoe; una ragazza del nutrito clan dell’americano stava con le cuffie e Big Foe, nel mezzo della contesa, ha trovato pure l’attenzione di accorgersi della situazione e di redarguirla. Non sappiamo quanto questo possa aver influito, ma Tiafoe in questa ricorda un po’ Mc Enroe che non riusciva a fare a meno di occuparsi di un sacco di cose che accadevano mentre giocava. In ogni caso l’azione di Hurkacz nel terzo set è stata notevolmente efficace, sorretto da un servizio che nel terzo set si è tramutato in un’arma laser: 65% di prime campo con un un irreale 95% di trasformazione. A fare da contraltare Tiafoe ha opposto un rendimento deficitario nella conversione in punti della prima palla di servizio (meno del 50%, nonostante un lusinghiero 73% sulla seconda).
Hurkacz quindi è stato bravo a cogliere l’opportunità che si è presentata nel quarto gioco e a sigillare il match al servizio.
C. Norrie b P. Cachin 3-6 6-2 7-6(1)
Il 27nne inglese se la vede brutta contro il lucky looser argentino, ma alla fine trova il modo da salvarsi e di continuare ad alimentare le speranze di raggiungere le ATP Finals. Nel primo set l’argentino è bravo a chiudere ogni varco soprattutto sulla seconda di servizio e il match si gioca su poche palle. Solo 3 palle break complessivamente nel set, 2 a favore di Cachin e 1 di Norrie. e in questi punti è bravo Cachin a farsi trovare pronto e strappare il break decisivo a Norrie. Il britannico a questo punto, conscio della necessità di alzare il livello di attenzione e già ad inizio secondo set la partita attraversa uno snodo decisivo. L’argentino ha per 3 volte la possibilità di breakkare il britannico e dare una spallata decisiva al match. Ma senza successo e nel game successivo Norrie rimbalza e trasforma in energia positiva lo scampato pericolo con il britannico che consolida e chiude agevolmente il secondo parziale. Il match sembra aver decisamente cambiato direzione, ma l’argentino è bravo a tenere botta e nel terzo set annulla ben 5 palle break e trascina la partita al tie break. Qua però Norrie è bravo a far valere la superiore capacità di incidere sul servizio dell’argentino e chiude facilmente la contesa per 7 punti a 1.
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Presentato a Torino il Piemonte Open Intesa Sanpaolo: “Un bel regalo per appassionati italiani”
Il torneo si disputerà nella seconda settimana degli Internazionali d’Italia a Roma. Previsto un importante parco giocatori

Torino val bene un Super Challenger. Nella mattinata di oggi, lunedì 20 marzo, è stato presentato il nuovo “Piemonte Open Intesa Sanpaolo”, torneo in programma dal 14 al 20 maggio 2023 appartenente alla neonata categoria ATP Challenger 175, quella che comprende anche gli eventi di Phoenix (andato in scena nella settimana appena conclusa, con la vittoria di Nuno Borges) e Cagliari (si gioca dall’1 al 7 maggio). Si tratta di un ristrettissimo elenco di eventi “Premium” che si collocano di fatto a metà tra il circuito Challenger e quello ATP per punti, montepremi e parco partecipanti. L’idea, come noto, è stata quella di collocare questi tornei durante la seconda settimana dei Masters 1000 con tabelloni a 96 giocatori, in modo da consentire ai tennisti eliminati nei primi turni di avere una possibilità per rifarsi in tornei logisticamente collegabili. A Torino si giocherà dunque nella seconda settimana degli Internazionali d’Italia a Roma.
Il Challenger 175 della capitale piemontese non è certo paragonabile alle ATP Finals, ma ne è in qualche modo parente, non foss’altro perché si gioca nella struttura che a novembre funge da Training Center per il torneo dei maestri. Ovviamente, cambia la stagione e la collocazione nel calendario, dunque la superficie sarà la terra rossa. “La prima edizione del Challenger ATP ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ è una grande notizia per il Circolo della Stampa Sporting e per il movimento tennistico piemontese, per almeno tre motivi – dice Pietro Garibaldi, presidente del Circolo -. Innanzitutto il torneo segna il ritorno del grande tennis nel restaurato Campo Stadio del Circolo della Stampa Sporting che ospitò gli Internazionali del 1961 e degli incontri di Coppa Davis degli anni ‘70. Il secondo motivo riguarda il movimento tennistico piemontese; con il torneo di prequalificazione che si svolgerà presso il Circolo della Stampa Sporting a partire dal 23 aprile 2022, daremo a tutte le giovani leve tennistiche piemontesi e del resto d’Italia la possibilità di qualificarsi per un torneo internazionale di primo livello. Infine, il Challenger ATP ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ conferma il ruolo del Circolo della Stampa Sporting come casa del tennis piemontese in stretto legame con tutte le istituzioni che ci hanno sostenuto in questi anni: il Comune di Torino, la Regione Piemonte, la Camera di commercio di Torino, la Sovrintendenza ai Beni Architettonici, le Fondazioni ex bancarie e lo sponsor Intesa Sanpaolo”.
Proprio nella forte presenza di Intesa Sanpaolo, title sponsor dell’evento, si ravvisa un altro elemento di contatto con le ATP Finals. Così Fabrizio Paschina, Executive Director Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo: “Nel percorso di sostegno al tennis intrapreso da Intesa Sanpaolo con le Nitto ATP Finals e le Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals si apre oggi il nuovo capitolo del torneo Challenger 175. Gli atleti che si sfideranno al Circolo della Stampa Sporting, del quale sosteniamo il rilancio, esprimono capacità, energia, passione – le stesse della Banca nell’accompagnare ogni giorno lo sviluppo del Paese. Grazie a questo nuovo evento Torino si consolida come sede ideale per i grandi eventi sportivi e culturali”.
Direttore del torneo sarà Giorgio Di Palermo. “Il Challenger 175 ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ rappresenta un bel regalo per gli appassionati italiani e una nuova grande occasione per tutti i tennisti impegnati in quei giorni sulla terra rossa europea. I campioni usciti di scena nei primi giorni del Foro Italico avranno, infatti, l’opportunità di confrontarsi da domenica 14 a sabato 20 maggio al Circolo della Stampa Sporting; sugli storici campi torinesi troveranno le condizioni ideali per acquisire punti importanti per la classifica mondiale ATP. Questa nuova categoria premier garantisce, infatti, un alto tasso di qualità di tutti i partecipanti e rappresenta un’ottima opportunità per i giovani azzurri in rampa di lancio sul tour”, ha detto.
Le partite del torneo di Torino saranno trasmesse live sulla tv della Federazione Italiana Tennis e Padel SuperTennis Tv e sulla piattaforma digitale SuperTenniX. I biglietti per il torneo sono acquistabili a questo link: https://www.ticketone.it/artist/piemonte-open-intesa-sanpaolo/
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ATP Indian Wells, Medvedev: “Vorrei affrontare Alcaraz su superfici più veloci”
“Sono campi in terra rossa mascherati da hardcourt” spiega Daniil Medvedev. “Non ho giocato al meglio”

Si ferma ad Indian Wells la striscia di successi di Daniil Medvedev. Dopo tre trofei sollevati tra Rotterdam, Doha e Dubai, è il nuovo numero 1 al mondo Carlos Alcaraz a spezzare i sogni di un incredibile poker di titoli. Il tennista russo in conferenza stampa analizza la prestazione espressa sul campo e la soddisfazione per quanto fatto in settimana, tra il disappunto per la fine della serie di vittorie alle critiche ai campi da gioco.
MODERATORE: Daniil non è il risultato che speravi di ottenere. Come puoi riassumere il match con Alcaraz e la tua settimana in Indian Wells?
MEDVEDEV: “Oggi è una giornata complicata per riassumere la settimana, perché oggi è stata dura. Non ho giocato al meglio, mentre lui probabilmente ha giocato bene, e ciò accade purtroppo a volte nel tennis. È successa la stessa cosa dopo la mia partita con Novak, io pensavo di aver giocato abbastanza bene ma Novak non aveva giocato al meglio. A volte questo è quello che succede. Perché non ho giocato al meglio? Non lo so. Forse era la sua palla, forse era il vento, oggi era piuttosto ventoso, e per lui è stato più facile gestirlo. Non ci sono dei veri motivi, a volte nel tennis non ci sono. Deluso dal risultato, ma la settimana è stata sorprendente. Sono felice e orgoglioso di aver raggiunto la finale ad Indian Wells, perché è un campo in terra rossa mascherato da hard court. Questo è un buon risultato per me, ho raccolto molti punti e vedo solo aspetti positivi per il resto della stagione, ho già fatto più punti rispetto allo scorso anno a questo punto.”
D. So che non hai giocato al meglio oggi e so che hai visto molte volte Carlos giocare. Guardi un sacco di tennis. Questa è la prima volta che hai giocato contro questa versione di Alcaraz. Com’è stato giocare contro di lui?
MEDVEDEV: “Sta giocando bene. Oggi ha servito molto bene. Ha giocato un ottimo serve and volley. Sapevo già che non sarebbe stato facile portare a casa la partita, specialmente trattandosi di una finale. Ho pensato alla mia partita con Novak allo US Open e ho provato a fare lo stesso, mettere pressione su di lui. Non è facile giocare contro di lui. Mi piacerebbe assolutamente giocare contro di lui su altre superficie, forse un po’ più veloci per vedere se posso fare di meglio. Non so se è stato il suo gioco che non mi ha permesso di giocare il mio miglior livello oggi o semplicemente, per qualsiasi motivo, non ho giocato al mio livello migliore. Mentalmente ero pronto per la partita. Non mi sento come se avessi preso sottogamba la sfida. Sapevo di avere un avversario duro dall’altra parte. Ha giocato bene. Hai giocato degli ottimi dropshot in dei momenti chiavi, alcuni buoni vincenti per piazzare il break. Non ho molto altro da aggiungere.”
D. Sei stato il numero 1 al mondo e Carlos tornerà al numero 1. Come giocatori come valutate la classifica in questo momento con la situazione di Novak e il fatto che non sia stato in grado di giocare molto? È un vero numero 1 nella tua mente?
MEDVEDEV: “Sì, al 100% perché è certo che Novak è stato sfortunato a non poter giocare tutti i tornei, e sono sicuro che tutti vorrebbero vederlo giocare, perché è bello vedere Novak giocare. Gioca molto bene. Ma è quello che è. Pensa se sei vittima di un infortunio, Rafa è stato fuori per un po’ di tempo. Possiamo anche dire se Rafa non fosse stato infortunato sarebbe stato il numero 1. Non possiamo saperlo perché è stato fuori per infortunio. Lo stesso vale per Novak. Sicuramente se Novak fosse stato in grado di giocare l’anno scorso e quest’anno tutti i tornei, c’è la possibilità che le classifiche sarebbero state diverse. Ma … non ci dovrebbero essere dei “ma”. Carlos è meritatamente il numero 1. Ha conquistato più punti di tutti gli altri nelle ultime 52 settimane, ed è così che funzionano le classifiche. Sì, è stato anche il n. 1 alla fine dello scorso anno, è qualcosa che non io non sono riuscito a raggiungere e proverò di sicuro a farlo nella mia carriera.”
D. Le tue performance qui ad Indian Wells negli ultimi 12 giorni ti danno fiducia per la stagione sulla terra rossa?
MEDVEDEV: “Un po’ difficile dare una risposta, perché ho detto molto su questi campi e non voglio tornare sulle mie parole dette nei giorni precedenti e qui comunque non devi scivolare. Lo scivolamento è qualcosa che per me non è facile da fare sui campi in terra rossa. Ma ho fatto dei buoni risultati nel passato in alcuni tornei importanti. Mi sento benissimo in questo momento in questa parte della stagione, mentalmente, fisicamente, onestamente, sono soddisfatto del mio tennis. Quindi non vedo l’ora che inizi la stagione sul rosso ma prima voglio provare a fare bene a Miami, dove troveremo campi in duro ma che forse saranno molto lenti.”
D. Hai appena detto che sei ovviamente deluso al risultato finale. Questo peserà su di te anche tra un giorno o due o la supererai abbastanza rapidamente, considerando le condizioni odierne e quanto bene stesse giocando Alcaraz?
MEDVEDEV: “Penso che supererò abbastanza rapidamente questa sconfitta. Tutto dipende da quante finali hai perso di fila, quali erano i risultati precedenti. Mi sento abbastanza bene, ho vinto tre tornei, sono riuscito a fare il mio miglior risultato ad Indian Wells. Prima di oggi non ero mai andato oltre gli ottavi e già la mia seconda partita è stata una sfida finita al terzo set. Ci sono molti aspetti positivi, sicuramente sarò deluso di non aver vinto la finale, ma posso già dire che proverò a vincere il prossimo torneo e vincere qui l’anno prossimo. Non penserò troppo a questo, ma ne discuterò con il mio allenatore, di sicuro.”
D. La tua striscia vincente è finita ma è anche un senso di sollievo, con la pressione per mantenere viva la striscia che sparisce?
MEDVEDEV: “Sono davvero deluso perché in passato ne ho conquistate 20 di fila. Sarebbe bello provare a batterlo e provare a prolungarlo il più a lungo possibile. È bello avere queste strisce di vittorie. Ti senti benissimo, perché quando sei in una striscia vincente hai affrontato più deboli in classifica sia alcuni dei migliori. A meno che tu non giochi sei 250 di fila, ma è raro. Sono davvero deluso dal fatto che sia finita, ma ho guadagnato molta fiducia da questa serie. L’anno scorso, è quello che mi mancava, una striscia di vittorie di questo tipo. Sono riuscito a vincere 19 partite di fila. Ne sono orgoglioso, e ora è il momento di provare a costruire una nuova serie. Non c’è altro modo nel tennis.”
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ATP Indian Wells, Alcaraz: “Mi aspettavo una partita più dura. Sentiamo la mancanza di Novak”
“Il mio tennis non è migliorato, ma ora non subisco la pressione” Sul ritorno al numero 1, Carlos Alcaraz dice: “Essere davanti a giocatori come Novak Djokovic e gli altri top player è straordinario”

Vittoria e ritorno in vetta al ranking. La domenica di Carlos Alcaraz in quel di Indian Wells non poteva avere un finale migliore. Il tennista spagnolo si scrolla di dosso i fantasmi dei problemi fisici di inizio anno e con una solida prestazione regola in due set il russo Daniil Medvedev. Nella conferenza stampa post match lo spagnolo commenta le sue prestazioni nel deserto della California e la gioia di essere tornato in testa alla classifica mondiale ATP.
MODERATORE: Benvenuti alla conferenza stampa di Carlos Alcaraz. Prima di tutto, congratulazioni, Carlitos. Il tuo primo titolo qui a Indian Wells, il tuo terzo titolo ATP Masters 1000 e tornerai al numero 1 del mondo. Potresti riassumere la tua settimana qui a Indian Wells.
ALCARAZ: “È fantastico sollevare il trofeo qui e riconquistare la posizione numero 1 del ranking. Direi che questo è stato il torneo perfetto. È stata un’ottima settimana per me, volevo davvero vincere questo torneo e per me è fantastico.”
D. Quali progressi hai fatto nel tuo gioco dallo scorso anno quando qui ad Indian Wells hai giocato la partita con Nadal, e 12 mesi dopo sei il numero 1 al mondo? Cosa hai migliorato nel tuo tennis?
ALCARAZ: “Non penso che il mio tennis sia migliorato così tanto dallo scorso anno. Quello che ho migliorato molto è il non subire la pressione, giocare in maniera rilassata. Questa è per me la cosa più importante. Ecco perché mostro un ottimo livello di gioco, perché mi sento come se non ci fosse pressione su di me. Sto giocando rilassato e direi che ho migliorato molto questo aspetto. È per questo che sto giocando ad un buon livello.”
D. Guardando dall’esterno, sembra che quando giochi, non hai dubbi sui tuoi colpi. È vero? Hai completa fiducia nei tuoi colpi ogni volta che colpisci la palla? Perché sembra davvero che tu non abbia dubbi su quello che stai facendo e su quale sia la cosa giusta da fare.
ALCARAZ: “Non ho dubbi sui miei colpi. Mi sento davvero a mio agio in campo. Mi fido di ogni colpo che gioco. È per questo che sto giocando un ottimo livello, perché se sbaglio qualcosa, non mi importa di aver commesso un errore. Sto solo cercando di giocare al 100% ogni colpo.”
D. Il tuo match è durato un minuto in meno rispetto al primo set della finale femminile. Ti sei sorpreso da quanto bene sei riuscito a giocare oggi e di quanto sei stato dominante? O ti aspettavi che fosse così?
ALCARAZ:” Onestamente, non me lo aspettavo. Mi attendevo una partita più dura. Ma possiamo dire che ho giocato in maniera perfetta. Ho già detto in passato che contro Daniil devi giocare al meglio e devi gestire l’aspetto tattico al massimo. Contro di lui è sempre una partita tattica e oggi sono stato perfetto. Ecco perché è sembrato un successo facile, ma non è stato così” (sorridente).
D. Di nuovo al n. 1. Come ti senti ora a riuscirsi di nuovo?
ALCARAZ: “È bello tornare al numero 1. Ovviamente ogni giocatore vuole essere il numero 1, e per me è di nuovo un sogno diventato realtà. Ovviamente essere davanti [in classifica] a giocatori così importanti come Novak e come gli altri top player, è una sensazione straordinaria.”
D. Congratulazioni. Molti giocatori possono essere nervosi nel giocare le finali dei tornei importanti come Indian Wells, US Open, ma guardandoti sembra che tu sia molto sciolto e rilassato. Hai un segreto su come riesci a farlo?
ALCARAZ: “Cerco di sembrare sciolto e rilassato ma onestamente ero nervoso. Si tratta di un aspetto che ho affrontato con il mio team, capire come fare per mostrare all’avversario che sono rilassato, che mi sto godendo la finale. Ma ovviamente è normale essere nervosi e devi essere in grado di gestirlo. Tutti i migliori giocatori del mondo gestiscono la tensione davvero bene in queste sfide ed infatti esprimono un livello molto alto. Questo è quello che cerco di fare. Ma ero nervoso (sorridente).”
D. Ben fatto. È passato quasi un anno da quando hai giocato l’ultima volta con Novak Djokovic. Tu hai saltato l’Australian Open; lui non è presente negli Stati Uniti. È una sfida di cui senti la mancanza e che non vedi l’ora di giocare?
ALCARAZ: “Certo. Novak è uno dei migliori giocatori del mondo. Se vuoi essere il migliore, devi battere i migliori. Voglio davvero giocare di nuovo contro Novak. Sentiamo la sua mancanza nel tour e speriamo di riaverlo molto presto. Sarà incredibile giocare di nuovo contro di lui.”