ATP Parigi-Bercy: Fognini riesce nella rivincita. Lotta e vince un gran match contro il giovane Fils

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ATP Parigi-Bercy: Fognini riesce nella rivincita. Lotta e vince un gran match contro il giovane Fils

Fognini sfrutta al meglio il ripescaggio da lucky loser e guadagna il secondo turno esibendo giocate spettacolari

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Fabio Fognini – ATP Masters 1000 Parigi-Bercy 2022 (foto via Twitter @atptour)
 

Da Parigi, il nostro inviato

[LL] F. Fognini b. [Q] A. Fils 7-6(5) 6-7(4) 6-2

Il ritiro di Matteo Berrettini dal Rolex Paris Masters ha permesso a Fabio Fognini di venir ripescato, e la sorte gli ha posto di fronte proprio colui che lo aveva battuto domenica nel turno decisivo di qualificazione. Arthur Fils era presente al torneo parigino grazie ad una wild card, e il 18enne ha ripagato appieno l’invito con delle ottime prestazioni, inclusa quella odierna dov’è stato sconfitto 7-6(5) 6-7(4) 6-2 da Fabio, in due ore e 36 minuti. Il tennista ligure ha avuto il grande merito di restare sempre nel match – anche nei momenti di difficoltà vissuti nel secondo set – e di non farsi condizionare da un pubblico schierato per la maggior parte verso il suo avversario, restando comunque sempre corretto. Fils, numero 308 del mondo, è stato altalenante nel gioco non riuscendo a sfruttare al massimo la sua esuberanza fisica, mentre Fognini tatticamente è stato impeccabile. Forse ha usato poco la smorzata ma contro un giovane così rapido ci può stare; e i punti più spettacolari sono i suoi, incluso quello superlativo nell’ultimo game con due scatti verso la rete e rincorse verso il fondo. Per il settimo Masters 1000 stagionale su otto, Fognini supera almeno il primo turno e adesso affronterà il vincente di Dimitrov-Van de Zandschulp.


IL MATCH – Qualche imprecisione a rete del francese gli costa tre palle break consecutive in favore di Fognini nel game di apertuta, ma Fils è bravo a salvare col servizio. Il 18enne, per struttura fisica (82kg per 185cm dice il sito ATP) e movimenti di esecuzione, ricorda molto Felix Auger-Aliassime, con un dritto carico di spin ma molto profondo e pesante. Nel quinto game è Fils ad avere palla break, ma sparacchia lungo prorpio col dritto – colpo un po’ impreciso nelle fasi iniziali della partita. 

Il coinvolgimento del pubblico è totale, ma nient’affatto schierato tutto per il francese. Anzi, la frangia di tifosi italiani è numerosa tanto che i cori che inneggiano il nome ‘Fabio’ sono frequenti e rumorosi tanto quanto quelli in favorei di Arthur. L’atteggiamento del tennista italiano ci mette poco ad infiammarsi, segno che sente molto la parita e sa di poterla portare a casa, ma certi scatti di nervosismo a seguito di errori non passano inosservati. Svariate volte Fabio si è lamentato col suo angolo (dov’erano presenti anche Bolelli, col quale giocherà più tardi in doppio, Musetti e Tartarini) forse per il poco feeling con la racchetta e la superficie, tuttavia è quasi sempre lui a dettare il gioco – nel bene e nel male – mettendo a segno i punti più belli ma anche più errori. 
Un brivido il n.59 lo vive nel dodicesimo game quando con un doppio fallo e un dritto largo concede un set point, tuttavia una risposta di dritto in rete su una seconda sventano la minaccia. 

Il tiebreak del primo set è una battaglia di nervi, con l’italiano sempre più chiachierone; Fils si aggrappa al servizio (nonostante il doppio fallo del primo punto) e ad abbandonarlo è il dritto. Due gravissimi errori, uno a rete e uno larghissimo, gli costano due mini-break consecutivi, i quali ovviamente vengono prontamente sftuttati dal veterano Fognini. Al secondo set point, un altro rovescio in rete del n.308 pongono fine al primo set, 7 punti a 5 dopo 61 minuti di bel tennis. 

Nel secondo set invece l’equilibrio non dura molto: nel terzo game Arthur brekka Fabio alla seconda chance dopo una strenua difesa dell’italiano, ma sul quale ha pesato un doppio fallo a inizio game. Fils, forte della sua giovane età, si galvanizza sempre di più grazie anche al suo gioco offensivo che col passare del tempo si fa più efficace su un Fognini forse un po’ stanco. Inizia a giocare a tutto braccio probabilmente con la testa già al set decisivo, mentre Fils al servizio è sempre più devastante. A far cilecca invece è sempre il suo dritto, e dalla chance del 5-2, il francese si ritrova 4 pari sbagliando ancora con questo fondamentale, mentre Fabio sale eccome col rovescio trovando delle soluzioni da applausi. Il francese, com’è prevedibile vista la sua giovane età, va a folate e in un attimo si ritrova addirittura a due punti dalla sconfitta. Qui l’intervento del pubblico è fondamentale (come lo era stato nel loro precedente match di qualificazione, dove un gruppo di suoi giovani amici avevano fatto letteralmente da ultras, tanto da venir cacciati nelle fasi finali del match) e sotto 4-5 0-30, Fils si galvanizza e in preda alla trance agonistica passa addirittura in vantaggio 6-5. La pesantezza dei suoi colpi ora appare evidente ma a mancare è sempre la precisione: altri regali di dritto e di servizio, permettono a Fabio di giocarsi un altro tiebreak fino a qualche minuto fa sembrava impensabile. Qui però Arthur prende subito il vantaggio e, seppur tentennando alla battuta, lo fa suo senza problemi 7 punti a 4.

Il set decisivo, dopo una fisiologica pausa per entrambi, si apre con un break in favore dell’italiano, quest’oggi davvero aggrappato al match nonostante i continui dialoghi a senso unico col suo box. Continua a lamentarsi che le cose non vadano per il verso giusto, e in effetti il punteggio seppur in suo favore, potrebbe essere più pesante visto che si procura – senza concretizzarle – tre palle del doppio break già nel terzo game. Il doppio vantaggio comunque arriva poco dopo, con un Fabio ormai molto più grintoso e caparbio del suo avversario.

Nel settimo game lascia al palo Fils e, al momento di servire per il 5-2, mette a segno come detto il punto più bello del match (e uno dei più belli della sua carriera), tenendo a ‘0’ il servizio per l’ultima volta e chiudendo una maratona incredibile, vincendo con gran merito 7-6(5) 6-7(4) 6-2, in due ore e 36 minuti.

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