Scanagatta a Radio Sportiva: "Musetti sta colmando il gap che c'era con Sinner e Berrettini. Djokovic il mio favorito a Parigi e Torino"

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Scanagatta a Radio Sportiva: “Musetti sta colmando il gap che c’era con Sinner e Berrettini. Djokovic il mio favorito a Parigi e Torino”

Il direttore di Ubitennis a Radio Sportiva: “Avere tre giocatori nei primi venti del mondo sarebbe molto bello, però…”

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Lorenzo Musetti - Napoli 2022 (foto Riccardo Lolli - Tennis Napoli Cup)
 

Dalle sconfitte di Sinner e Sonego alle vittorie di Musetti e Fognini: l’Italia sorride a metà dopo il primo turno di Parigi-Bercy. Il direttore Ubaldo Scanagatta fa il punto della situazione ai microfoni di Radio Sportiva.

Più preoccupato o rasserenato dopo queste partite?

“Tutt’e due. Musetti ha quasi colmato il gap con Berrettini e Sinner, che era molto pesante l’anno scorso, tanto che questi ultimi due erano compresi tra i primi dieci del mondo mentre Lorenzo era fuori dai primi 50. Oggi Lorenzo è 23, se batte Basilashvili si avvicina ai primi 20. Siamo vicini ad avere tre giocatori tra i primi venti. Fino a tre anni fa sarebbe stato considerato un risultato eccezionale. Do ragione a Sinner quando dice che considerate tutte le disavventure che ha avuto, chiudere tra i primi 15 del mondo non è male. Però ci aspettavamo di più. Ma se si fa sempre male… Non so di chi sia la colpa, ma il suo fisico non è quello di Djokovic”.

Gioca troppo Jannik?

“Semmai ha giocato poco. Ha fatto una ventina di tornei. Il discorso è che c’è stato un cambio di allenatore e in ogni caso ha un fisico un po’ fragilino, si vede che non ha il fisico di un Alcaraz. Berrettini, poi, quasi non ha polpacci, ha delle gambe finissime che reggono un corpo di 95 chili. Ha avuto un sacco di problemi alle caviglie per questo. Questi problemi purtroppo ci sono. Sono guai non da poco per aspiranti campionissimi”.

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Musetti sta riuscendo ad essere più omogeneo dal punto di vista fisico…

“Ma anche dal punto di vista tecnico è migliorato. Ora è molto più solido sul servizio e gioca molto meno arretrato come posizione. Sembrava solo un giocatore da terra rossa, ora sta accorciando i movimenti, non fa più quelle aperture gigantesche che gli facevano perdere tempo. E ovviamente sta accumulando fiducia, il che è fondamentale”.

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Passando agli altri, da Djokovic ad Auger-Aliassime, cosa pensi di loro?

“Anche Felix è molto migliorato. Serve benissimo, ma una volta era discontinuo, ora sbaglia molto di meno. Di rovescio è fortissimo, ho qualche perplessità sul diritto. Djokovic? Quando gioca un torneo è sempre il favorito numero uno. Anche se a Bercy non ha grandissime motivazioni perché ha già vinto diverse volte. Ma lo vedo favorito anche a Torino, perché indoor lo vedo superiore a tutti tranne che forse al miglior Medvedev. Tornando ad Auger-Aliassime, sta volando sulle ali dell’entusiasmo ed è certamente da tenere d’occhio”.

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