A Muso duro contro Ruud (Azzolini). Musetti ha fatto pace col cemento (Giammò). Rublev conquista il pass per Torino (Strocchi)

Rassegna stampa

A Muso duro contro Ruud (Azzolini). Musetti ha fatto pace col cemento (Giammò). Rublev conquista il pass per Torino (Strocchi)

La rassegna stampa di giovedì 3 novembre

Pubblicato

il

A Muso duro contro Ruud. Attacco al potere (Daniele Azzolini, Tuttosport)

Le ultime rampe della scalata si sono fatte più ripide, proseguire nella salita richiede, insieme alle risorse del fisico e a quelle della mente, un elemento in più che nella vita di tutti i giorni sta assumendo forme sempre più umbratili, e nel tennis è la prima volta che capita di prenderlo in considerazione. L’ottimismo. Vale a dire quella disposizione dell’animo che induce a confidare nella buona riuscita delle cose. Tradotto in termini di classifica del tennis, la fiducia che accorcia le distanze, che ti fa guardare in alto e vedere ormai a un tiro quelli che stanno sopra e che proprio a un tiro non sono. Di buono c’è che il Musetti di questi tempi, rifiorito anche dalle problematiche del cuore, che lo avevano condotto a tu per tu di uno psicologo nei giorni dell’addio all’amore della sua gioventù carrarese (ma stiamo parlando di due anni fa), questo fuoco che avverte dentro e lo rende immune alle fatiche di una stagione che dal dopo Wimbledon lo ha eletto fra i protagonisti, lo volge a uso tennistico […] Anche a Parigi Bercy, dove la velocità dei campi (ieri è finito sul court deux, il più veloce) gli ha già consigliato di dismettere – solo per un po,’ speriamo – i panni del prestidigitatore alla Mandrake e di badare più al sodo, Lollo sembra muoversi sul campo levitando. Mentre un teatrale fascio di luce lo segue nelle sue rincorse. Sa che cosa deve fare e come metterlo in pratica, e se non è il momento di almanaccare trovate seducenti che titillino l’eccitamento del gentile pubblico pagante, il nostro non si fa mancare la gioia di bordate improvvise (dritto e rovescio, pari sono) che spiazzino Io spirito di resistenza dei propri avversari. Lo ha fatto contro Cilic nel primo turno e lo ha ripetuto ieri contro Nikoloz Basilashvili, fino a fargli perdere la pazienza […]. Così, nel ranking ATP, solo all’apparenza sembra tutto uguale a prima, con Musetti insediato sulla ventitreesima poltrona, in realtà i suoi punti sono in aumento e basterebbe un’altra vittoria, con l’approdo ai quarti del torneo, per condurre il nostro molto vicino al numero 22 di Nick Kyrgios o addirittura scavalcarlo. I conti vanno fatti con Casper Ruud, prossimo avversario, e sarà come un attacco diretto al potere, che il norvegese ben rappresenta dall’alto del suo quarto posto. Dopo la finale agli US Open smarrita con Alcaraz, Ruud ha ottenuto appena una vittoria sul cileno Jarry […]. «Sarà un match aperto», assicura Lollo. «Lui sa combinare delle giocate pazzesche, ma come me si trova meglio quando la superficie gli concede un pizzico di tempo in più per organizzare i colpi. Anzi, devo dire con piacere e anche con una certa sorpresa, che il mio tennis non è venuto meno in queste condizioni di gioco. Mi sto trovando bene, altrimenti Basilashvili non lo avrei battuto cosa facilmente. Il georgiano è sempre un brutto cliente, anche quando non è al meglio. Colpisce fortissimo da ogni posizione» […] Basilashvili ha tentato l’unica strada che conosce, quella di farsi largo a schioppettate. Ha retto fino al 4 pari cancellando due break point nel primo game, ma nel nono è caduto sugli scossoni che Lollo stava ormai dando al match. Da lì Musetti è decollato […]. Altro capitolo, ben diverso da quello di ieri: la prova di Fognini opposto a Dimitrov. Veniva da un match difficile e aveva già spiegato di non sentire dentro di sé le energie per combattere tutti I giorni. «Nel 2023 al primo punto delle cose da fare c’è quella di ritrovare una condizione fisica decente». Non aveva torto. Nel primo set con il bulgaro ha fatto scena muta, poi allo scoccare del settimo game consecutivo di Dimitrov si è rimesso in carreggiata. Troppo tardi, ovviamente. Resta in corsa per il doppio. La speranza per le Finals c’è ancora.

Musetti ha fatto pace col cemento (Ronald Giammò, Corriere dello Sport)

Dice bene Lorenzo Musetti: «Partite come quella contro Basilashvili, un anno fa non le avrei vinte cosl facilmente» […]. La vittoria […], altro non è invece che l’ennesimo tassello di una stagione che dal n.60 del ranking lo ha visto progredire fino alla ventitreesima posizione. Un crescendo di risultati sublimatosi nei due titoli vinti ad Amburgo e Napoli, accompagnati da progressi altrettanto confortanti dal punto di vista della tenuta mentale e della capacità di adattamento a superfici – vedi il cemento partenopeo e quello parigino – un tempo refrattarie ad accoglierne i ricami di un gioco arioso e avvolgente come il suo. Segno che si è lavorato, e che la materia su cui lo si è fatto era di quelle che ben si prestavano a essere raffinate a questa maniera. Casper Ruud, prossimo avversario del carrarese, sarà avversario interessante contro cui misurarsi perché anch’egli dotato di un tennis intelligente sorretto da una solida condizione atletica, aspetto quest’ultimo su cui anche il nostro ieri ha dimostrato di aver fatto passi avanti e su cui sono andate a infrangersi le velleità di rimonta di un ormai frustrato Basilashvili. Frustrazione a cui non ha voluto arrendersi Fabio Fognini, eliminato in due set dal bulgaro Dimitrov (6-0, 7-5), ma autore di un secondo set in cui più volte ha provato a riportare a sé l’inerzia di un match che lo aveva visto perdere a zero il primo parziale e in cui era dovuto ricorrere alle cure del fisioterapista per un fastidio alla spalla destra. Ancora impegnato in doppio, dove oggi con Bolelli sfiderà il duo Bopanna-Middelkoop per alimentare le loro flebilissime speranze di qualificazione per le ATP Finals di Torino, la speranza, più che per il gran finale di stagione, adesso è che anche quest’ultimo infortunio dopo quelli occorsi di recente a Matteo Berrettini e Jannik Sinner non carichi di ulteriori incertezze una marcia d’avvicinamento verso le fasi finali di Coppa Davis avviata poco più di un mese fa con l’ottimismo di chi sapeva (e sa ancora) di avere qualità e varietà per poter dire la sua in quel di Malaga. E a proposito di tennis a squadre, quando manca meno di una settimana al via delle Billie Jean King Cup Finals di Glasgow, la capitana Tathiana Garbin ieri ha dovuto incassare il forfait di Camila Giorgi, n.69 del mondo, costretta ad alzare bandiera bianca per via di una fascite plantare che di fatto chiude il suo 2022. L’azzurra, la cui ultima partita risale allo scorso agosto quando agli US Open perse al secondo turno in tre set contro Madison Keys, non verrà comunque rimpiazzata nella squadra che il prossimo 9 e 11 novembre affronterà Svizzera e Canada ora composta dalle sole Lucia Bronzetti, Elisabetta Cocciaretto, Jasmine Paolini e Martina Trevisan.

Rublev conquista il pass per Torino (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

Esordi convincenti, altri assai sofferti, qualcuno anche amaro, ma soprattutto la definizione dei “magnifici otto” che saranno protagonisti delle Nitto Atp Finals. Non si è fatta mancare nulla, insomma, la giornata che vedeva completarsi il 2° turno al Masters 1000 di Parigi-Bercy. Gli ultimi due biglietti con destinazione Torino (13-20 novembre) se li assicurano dunque Felix Auger-Aliassirne e Andrey Rublev, rispettivamente 6° e 7° nella Race già prima del torneo indoor nella capitale francese. Ad emettere il verdetto, in serata, sono le eliminazioni del polacco Hubert Hurkacz, 9° nella classifica che tiene conto dei risultati 2022, per mano del lanciatissimo Next Gen danese Holger Rune (15 successi nelle ultime 17 partite), e dello statunitense Taylor Fritz, 8° nella Race, sgambettato in tre set dal veterano francese Gilles Simon, al passo d’addio dal tour […] «Riesco a giocare ogni partita come se non ci fosse un domani, perché è l’ultima. E così ho male dappertutto, un po’ più del solito. Ma sono pronto a morire sul campo», ha commentato Simon, ex n.6 del mondo, che sfiderà negli ottavi proprio il canadese a cui con questo risultato ha fatto un bel regalo. Arrivato con un’impressionante serie di tre titoli in altrettante settimane (Firenze, Anversa e Basilea), Auger-Aliassime ha rischiato grosso contro lo svedese Mikael Ymer, n. 74 Atp e proveniente dalle qualificazioni: si è trovato sotto di un set e 4-1 nel secondo con due palle break da fronteggiare, il 22enne di Montreal (per la prima volta qualificato alle Finals) prima di trovare la spinta giusta per dare la svolta al match […] L’ingresso in scena è fatale invece a Daniil Medvedev, vincitore dell’edizione 2020 e finalista lo scorso anno, estromesso in tre set dall’australiano Alex De Minaur. Per il 23enne aussie, oggi opposto all’americano Frances Tiafoe (semifinalista degli ultimi US Open), è la prima affermazione contro un top 5 dopo 18 sconfitte. Nessun problema al contrario per lo spagnolo Carlos Alcaraz, che in meno di un’ora e un quarto ha rimandato negli spogliatoi il giapponese Yoshihito Nishioka. Il più giovane n.1 del mondo della storia, salito al trono a 19 anni dopo il titolo agli US Open, ha messo a segno 30 vincenti […]

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement