Nadal: "A Torino senza nulla da perdere, potrebbero essere le mie ultime Finals"

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Nadal: “A Torino senza nulla da perdere, potrebbero essere le mie ultime Finals”

Rafael Nadal dopo l’uscita di scena prematura nell’ultimo mille della stagione delinea le cause del suo attuale stato di forma: “Il problema degli ultimi mesi non è stato nemmeno la mancanza di partite, bensì dell’allenamento con gli altri ragazzi del Tour”

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Rafael Nadal – ATP Masters 1000 Parigi-Bercy 2022 (foto via Twitter @atptour)
 

Si è interrotta subito la corsa di Rafael Nadal, nell’ultimo grande appuntamento della stagione regolare, al Rolex Paris Masters venendo estromesso dalla rimonta subita da parte dell’americano Tommy Paul. Una sconfitta, al rientro alle competizioni dopo due mesi di stop – ultimo match ufficiale disputato nei quarti di finale dello US Open contro Tiafoe – eccezion fatta per il doppio d’addio di Federer alla Laver Cup, che non ha fatto altro che aumentare i dubbi sullo stato di forma e sulla condizione fisica generale del maiorchino in vista della passarella finale dell’anno tennistico 2022, a Torino con le Nitto ATP Finals. Proprio il titolo di Maestro della racchetta, curiosamente insieme a Bercy, è uno dei pochissimi allori che manca nel palmares del 22 volte campione Slam; tuttavia è lo stesso Rafa a dissipare qualsiasi fraintendimento dichiarando che il suo obbiettivo per l’evento della città sabauda è solamente quello di godersi ancora una volta l’atmosfera unica delle Finals, poiché è conscio che a causa dell’età e dei suoi innumerevoli acciacchi fisici non avrà molte altre occasioni – potrebbe anche essere l’ultima -. Vedremo se rispecchierà il copione prefissato, o se stupirà ancora una volta. Per farlo però è imprescindibile riprendere ad allenarsi con costanza, in queste due settimane che ci separano da Turin, con i migliori del mondo così da: “sentirmi me stesso e avvertire nuovamente di essere competitivo contro qualsiasi avversario”.

Il Moderatore: Che Sfortuna Rafa [Nadal, ndr]. Non per togliere nulla a Tommy [Paul, ndr], ma abbiamo visto che stavi lottando con il tuo fisico alla fine del match. Puoi spiegare cosa stesse succedendo?

Rafael Nadal: “Tutto il merito del risultato finale va a Tommy. Per quanto mi riguarda nulla di particolare, cose che a volte accadono durante una partita. Penso che lui abbia giocato in maniera estremamente aggressiva, mettendo a segno un sacco di grandi colpi.  Ho avuto nelle mani il match nel secondo set, quando ero avanti di un set e di un break. In quel frangente, però, ho giocato in maniera davvero terribile. Per cui, non meritavo la vittoria avendo giocato così male in quel momento chiave. Fino a quella fase decisiva a fini dell’incontro, il match è andato bene, una buona partita per ciò che concerne la mia prestazione considerando che è stata la mia prima partita dopo un bel po’ di tempo. Tuttavia su questo tipo di superficie non puoi commettere errori con il servizio, come invece io ho fatto”.

D: Come hai appena detto, questa è stata la tua prima partita dal doppio che hai disputato in Laver Cup. Hai avuto alcune distrazioni nel seguire gli eventi di recente, nelle ultime settimane. Quanto questo è stavo diverso rispetto al passato, e ti sei sentito diverso?

Rafel Nadal: “Sono successe molte cose negli ultimi due mesi, senza ombra di dubbio. In generale si è sempre pronti a trovare delle scuse, ma alla fine la sostanza è sempre la stessa. Se si gioca bene, si vince; se non lo fai, perdi. E nel match odierno per alcuni momenti, mettendo tutto sul piatto della bilancia, ho giocato abbastanza bene. Poi, al momento decisivo, non ho fatto le cose giuste. Inoltre va tenuto presente, come ho già sottolineato, che lui ha giocato veramente bene e sta disputando un’ottima annata. Sta avendo un grande anno. E’ stato merito suo se è riuscito ad esprimere grande intensità, il giusto livello di concentrazione, e la capacità di lasciare andare i colpi. Dal mio punto di vista, sono riuscito a tenere quel ritmo per un po’, ma poi non sono stato in grado di continuare a reggerlo”.

D: Cosa puoi provare a cambiare per le ATP Finals? Sarai a Torino?

Rafael Nadal: “Spero, sì (sorridendo). Me lo auguro, se non dovesse succedere nulla, spero di esserci. Sono entusiasta di prendere parte al torneo dei Maestri, anche se ovviamente gli ultimi due mesi non sono stati perfetti per me. Ma proprio per questo non ho niente da perdere, dopo un buon anno vado a Torino cercando solo di fare del mio meglio. Perché io avrei bisogno di giorni da passare nel Tour per esprimermi al meglio delle mie possibilità, visto che non ho viaggiato molto nel circuito negli ultimi cinque mesi. Il problema in questi casi, non è nemmeno gareggiare sul campo da tennis, ma soprattutto la mancanza degli allenamenti con gli altri ragazzi. Questo è ciò di cui avrei bisogno in questo momento. Per cui cercherò di andare a Torino prima, così da poter svolgere qualche allenamento in più del solito. Il mio obbiettivo è solamente concedermi la possibilità di godermi un altro evento finale della stagione, tra i migliori otto giocatori dell’anno perché non sai mai quando sarà l’ultima volta, soprattutto alla mia età so di non avere molte altre occasioni. Quindi metterò sul campo il meglio che posso in questo momento per godermi questo torneo. Nei prossimi anni, poi, ovviamente combatterò per ritornarci. Ho quindi bisogno di mettere tutto in prospettiva, e di continuare a fare del mio meglio ma per farlo ho bisogno di essere in salute con continuità per poter trascorrere costantemente giorni nel Tour”.

D: Stavi parlando delle Finali del Tour. È l’unico grande trofeo che non hai mai vinto. Questo genere di cose ti passa per la mente? Nelle prossime due settimane, dove hai dichiarato che avrai davvero bisogno di tornare nel circuito attraverso l’allenamento, che cosa farai effettivamente? Con chi potresti allenarti in vista delle ATP Finals?

Rafael Nadal: “Non lo so. E’ comunque difficile immaginare, allo stato attuale delle cose, di arrivare in buona forma alle Finals, in uno stato di forma per vincere un torneo come questo che non ho mai vinto durante tutta la mia carriera tennistica. Per giocare contro i migliori giocatori del mondo fin dal primo giorno ed essere competitivo, devi essere perfetto sotto il profilo del ritmo e della condizione fisica e questo non accadrà. Quindi l’unica cosa che posso fare è cercare di essere lì prima, avere qualche buon allenamento con gli altri ragazzi e poi dare il massimo in campo. Per ciò spero che il livello del tennis ci sia, e che anche il corpo risponda presente. Dalla partita di oggi, posso trarre cose positive e alcune negative. Però non posso prevedere quello che succederà, onestamente non penso molto a quello che devo fare o a quello che non devo fare per poter vincere. Penso solo a far vedere il meglio che posso in questo momento, ho bisogno di migliorare un paio di cose e poi ho l’esigenza di giocare set contro i migliori giocatori del mondo, di sentirmi me stesso e di avvertire di essere nuovamente competitivo contro qualsiasi avversario. Cercherò di far realizzare questi propositi, e se non sarà così ci riproverò il prossimo anno avendo la miglior partenza possibile nella prossima stagione per iniziare forte”.

IL TABELLONE DEL MASTERS 1000 DI PARIGI-BERCY 2022

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