Billie Jean King Cup, Svizzera-Italia 1-0: Cocciaretto dà tutto, ma cede al fotofinish contro Teichmann

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Billie Jean King Cup, Svizzera-Italia 1-0: Cocciaretto dà tutto, ma cede al fotofinish contro Teichmann

Dopo tre ore e sette minuti di battaglia e un match point a favore, l’azzurra perde al tie-break del terzo set. Paolini chiamata all’impresa contro Bencic

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J. Teichmann b. E. Cocciaretto 6-3 4-6 7-6 (5)

Il primo singolare a Glasgow tra Italia e Svizzera è una battaglia senza esclusione di colpi, ma alla fine Elisabetta Cocciaretto cede a Jil Teichmann dopo tre ore e sette minuti al tie-break del terzo set. Tanti applausi per la prestazione dell’azzurra, che ha ripagato sul campo la fiducia della capitana Garbin, ma alla fine non può non esserci rammarico. L’incontro sembrava indirizzato con Teichmann avanti 6-3 4-2, ma la nostra giocatrice ha tirato fuori generosità, carattere e colpi, azzeccando una serie di sei game consecutivi fino ad arrivare a match point nel terzo set, salvato da Teichmann con un ace. Poi l’azzurra ha servito per il match ma – vittima di troppi alti e bassi come ha ammesso lei stessa in conferenza – non è riuscita a chiudere e ha finito per perdere al tie-break. Brava lo stesso Elisabetta, ma ora Jasmine Paolini deve fare l’impresa contro Belinda Bencic per evitare all’Italia la sconfitta nella Billie Jean King Cup 2022 Finals by Gainbridge.

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IL MATCH – Parte meglio Jil, che toglie il servizio a Elisabetta già nel secondo gioco: sale 15-40 e la seconda occasione è quella giusta, quando la svizzera cambia l’inerzia dello scambio con un dritto lungolinea e poi è brava a salvarsi a rete nonostante la deviazione del nastro. Elisabetta reagisce bene e ha una palla del contro-break nel gioco successivo, ma il servizio di Teichmann funziona e la svizzera sale 3-0.

Il sesto è un game fiume, sul servizio di “Coccia”, sostenuta a gran voce dalla panchina azzurra ad ogni punto vinto. Il guaio è che per vincerne uno gli tocca sempre fare qualcosa di speciale come il passante qui sotto, perché l’avversaria concede poco e ha un cambio di ritmo col suo dritto mancino che la nostra fa fatica a contenere.

Elisabetta deve sudare molto per tenere il turno di battuta, dovendo annullare altre due palle break (4-2), mentre la svizzera dall’altra parte vola sul 5-2 molto rapidamente. Non che Elisabetta giochi male, perché anche grazie a un gran punto raccolto a rete tiene a zero il servizio successivo (5-3). L’azzurra si gioca il tutto per tutto e, grazie a una volée sopra la rete sbagliata da Teichmann sul primo set point, arriva a palla break. Ma Jil si salva e poi chiude il primo set (6-3).

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Ma Cocciaretto ora è pienamente in partita e sale di tono. Tiene il servizio in avvio di secondo set e strappa per la prima volta il servizio all’avversaria per salire 2-0. Peccato che poi non riesca a confermare il break: Teichmann va subito 2-1 e poi completa la rimonta salendo sul 2-2. Nel turno di servizio successivo Cocciaretto si fa sorprendere con un errore in uscita dal servizio, è palla break Svizzera e Teichmann sfonda ancora col suo drittone mancino dopo aver indotto Coccia ad accorciare i colpi. Jil passa quindi a condurre 3-2. Piuttosto rapidamente, aiutandosi col servizio, Teichmann tiene il servizio e sale 4-2 nonostante un bel vincente col dritto lungolinea di Elisabetta. La partita sembra ormai indirizzata, ma è qui che le cose cambiano: la nostra atleta strappa il controbreak, va sul 4-4, tiene il servizio sul 5-4 e poi è bravissima in risposta a salire 0-40. Tre set point consecutivi e il primo è quello giusto: Teichmann crolla, inaspettatamente si va al terzo set.

Cocciaretto inizia al servizio. Deve subito annullare una palla break, poi ce n’è un’altra per un dritto affossato dall’azzurra. Elisabetta cerca di far giocare tanti rovesci all’avversaria, e incassa un gratuito, poi però è lei a sbagliare il suo colpo bimane. C’è una terza palla break: dritto fuori di Teichmann. Quarta palla break: bravissima Elisabetta a spingere e annullarla, il dritto funziona e le permette di tenere un game importantissimo, da venti punti totali e diciotto minuti di gioco. Sa stringere i denti, Elisabetta, e l’avversaria se ne rende conto anche nel game successivo: il passante in avanzamento è basso basso e mette nei guai Teichmann, che mette di là una volée su cui la nostra può avventarsi per trovare il passante del 15-40. Ma Elisabetta si mangia una palla break sprecando un colpo al volo di rovescio e poi l’avversaria mette una prima vincente. C’è però una terza palla del 2-0 e stavolta è quella buona perché Coccia risponde in allungo e la svizzera mette in rete la volée di rovescio. Si allunga a sei la striscia di giochi consecutivi di Elisabetta. L’azzurra deve salvare una palla break nel gioco successivo, la svizzera prova a metterla in difficoltà giocando colpi a campanile per togliere ritmo alla nostra, ma Cocciaretto riesce ad appoggiarsi e vincere il punto; poi un’altra palla break Elisabetta la annulla con la prima di servizio. Il dritto in top spin cui la svizzera faceva la differenza nel primo set ora non funziona più bene ma Elisabetta inizia a sentire la stanchezza. L’ennesimo game interminabile termina quindi con il controbreak Svizzera (2 -1) dopo tre palle del 3-0 non sfruttate.


Elisabetta non demorde, il servizio non è più un fattore e l’azzurra grazie a due ottime soluzioni con il rovescio va 15-40 sul servizio dell’avversaria, per poi piazzare il dritto in campo aperto che vale il 3-1. Torna a comandare Cocciaretto che vola sul 4-1. Si gioca sui game di servizio dell’azzurra che nel settimo gioco sbaglia qualcosa e permette all’avversaria di arrivare a parità, ma Elisabetta ha la forza di stare lì senza arretrare di un centimetro, trovando alla fine l’errore di Teichmann che vale il 5-2. Elisabetta è on fire e riesce a insinuarsi con la sua grinta nella testa della svizzera, ingrandendone le incertezze. Arriva a match point nell’ottavo game, ma Jil si salva con l’ace centrale. Brava lei perché questo risulterà decisivo.  Dopo due ore e tre quarti di gioco Elisabetta Cocciaretto serve per il match. Parte meglio la svizzera, che sale 0-30, poi scappa via un dritto alla nostra: è 15-40. Il primo break point se ne va grazie a un grandissimo dritto incrociato in contropiede dell’azzurra, ma il dritto successivo è largo e così Teichmann si riavvicina sul 5-4. La rimonta si completa poco dopo perché Elisabetta perde il controllo del dritto incrociato. “Hopp Jil”, canta la panchina svizzera: è 5-5, tutto da rifare.

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E le cose non si mettono bene per l’azzurra, che sembra cedere: sbaglia uno smash a rimbalzo e concede lo 0-40. Ne salva due Elisabetta, ma la terza è quella buona dopo che un rovescio della svizzera tocca un pezzettino di riga, quel tanto che basta per darle il punto del 6-5. A servire per il match è ora Teichmann, che inizia con un doppio fallo. Ma il dritto incrociato tradisce ancora Cocciaretto: 15-15. Così Elisabetta si gioca il tutto per tutto, decide di spingere e lo fa bene per salire 15-40. Cede in uno scambio lungo e se ne va la prima, poi sbaglia un passante di dritto non impossibile: 40-40. Ma c’è un altro doppio fallo da destra, Jil si fa tradire dalla tensione. E sulla terza palla break la svizzera sbaglia la volée di rovescio confermando di avere non poche difficoltà a rete. La conclusione più giusta di questo match è quindi il tie-break.

Teichmann fa subito minibreak e sale 3-0, ma stringe i denti e quando vengono superate le tre ore sale 3-2. Cocciaretto risponde bene ma poi sbaglia, e la svizzera sale 5-3. Qui c’è un punto estenuante in cui la svizzera spinge a più non posso per sfruttare la situazione di vantaggio e alla fine ottiene il punto nonostante una stoica difesa di Cocciaretto. 6-3, tre match point Svizzera. Il primo lo annulla Elisabetta con un dritto vincente, il secondo muore in rete con il rovescio di Jil. Ma sul più bello finisce lungo il dritto di Cocciaretto. Dopo tre ore e sette minuti l’abbraccio tra le due a rete è la conclusione più giusta per chiudere una battaglia di generosità e qualità da parte di entrambe le giocatrici.  

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