[3] C. Ruud b. [8] T. Fritz 6-3 4-6 7(8)-6
L’autunno di Casper Ruud, tutt’altro che rose e fiori, non lasciava ben sperare in vista di queste Nitto ATP Finals, alla luce degli ultimi, magri risultati ottenuti indoor. Ma, per l’ennesima volta nella sua carriera, il norvegese ha stravolto le carte in tavola, e di martedì sera ha già la certezza di essere il primo qualificato alle semifinali (per il secondo anno di fila). Certezza maturata dopo una bellissima, sia tatticamente che da un punto di vista spettacolare, partita, in cui in 2h e 15 l’ha spuntata su un ottimo Taylor Fritz, che sta ben reagendo a questo importante palcoscenico. Dopo la seconda giornata di questo gruppo abbiamo già il primo classificato, Casper Ruud, che arriva in semifinale per la seconda volta a Torino. Non solo, perchè a Ruud è bastato vincere il primo set per scrivere due sentenze importanti: l’eliminazione di Rafael Nadal e la garanzia del numero uno del mondo di fine anno a Carlos Alcaraz. Questi, dunque, i verdetti del martedì sera torinese:
1 – Ruud vince il Gruppo Verde da primo in classifica;
2 – Nadal è eliminato dalle ATP Finals;
3 – Il match di giovedì tra Fritz e Auger-Aliassime sarà di fatto un quarto di finale che determinerà il secondo in classifica;
4 – Carlos Alcaraz è il numero uno del ranking ATP al termine della stagione 2022.
IL MATCH – inizio sontuoso di Ruud, che parte benissimo al servizio (7 punti di fila dal 15-30 iniziale), tra ace e prime vincenti, che ben si accoppiano all’immediata solidità in risposta. Nel secondo gioco non lascia mai punti gratuiti a Fritz e impone il suo gioco costante da fondo, muovendosi benissimo e picchiando bene con il dritto appena può, anche muovendo l’americano, e prendendosi un importante break a freddo. Il n.8 del seeding prova a rispondere vicino così da entrare subito in campo, onde evitare lo scambio, ma il norvegese è bravissimo a trovare soluzioni con il servizio nei momenti caldi, e soprattutto a sfruttare il suo gran gioco di piedi, che gli consente di essere velocissimo a girarsi sul dritto e mettere in difficoltà l’avversario. Senza neanche un game ai vantaggi, o ulteriori palle break concesse, è Casper Ruud a chiudere il primo set, per 6-3, al servizio e con estrema tranquillità. Il norvegese fa il suo gioco, vince sin qui 7 punti in più, e con gran merito.
Il secondo game del secondo set stavolta rischia di ritorcersi contro Ruud, che infila due doppi falli e vari errori ben banali, a cui riesce ad ovviare quando il punto scotta con il servizio, annullando ben tre palle break. Da sottolineare però lo zampino di Fritz, che rispondendo da molto vicino riesce a mettere pressione al norvegese e ad accorciare gli scambi contando sulla forza nei colpi di inizio gioco, con l’unico neo che è la foga sul dritto, colpo il quale più di una volta sbaglia per lunghezza (come nella prima palla break). Il set procede senza scossoni lungo i binari dei servizi, con anche Fritz che ora mette in difficoltà il n.3 del seeding nei suoi turni di battuta, senza concedere nulla se non qualche saltuario errore. E questa costanza dell’americano alla fine paga il premio massimo nel decimo game, con il primo break della sua partita, ottenuto ancora attaccando sin da subito in risposta, cercando qualche variazione in più e pescando i rari errori del norvegese, che proprio all’ultimo ha un piccolo calo che manda la partita al terzo.
Il parziale decisivo si sviluppa ancora assecondando i servizi, con i giocatori che seguono i piani tattici finora mostrati, almeno fino al quinto game, in cui Ruud ha 2 palle break, ottenute sia grazie a un ottimo rendimento in risposta sia al dritto che un po’ viene a mancare all’americano (anche a causa di una manovra paziente e giusta del norvegese, che lo muove). Ma lì Taylor alza il livello, conta anche sull’entusiasmo, addirittura una la annulla con una volée in tuffo (punto del match), così da mantenere l’equilibrio, sempre più minacciato sui servizi del n.1 d’America, che nel game successivo risale da 0-30 richiamando il servizio. Dopo un po’ di brivido Fritz infila 12 punti consecutivi alla battuta, non trema più e azzarda anche qualche rovescio lungolinea, jolly odierno. Un tie-break teso, agonico, spettacolare in più di un punto, viene infine portato a casa per 8 punti a 6 da un magnifico Ruud, che era andato addirittura avanti 5-1 (ancora con il rovescio lungolinea come chiave di volta) salvo sbattere contro un Fritz che fino alla fine ci ha creduto, annullando anche due match point. Non sono bastate però la grinta e la qualità dell’americano ad arginare un norvegese in stato di grazia, perfetto al servizio, con 5 punti persi in tutto il terzo set, e qualificato ufficialmente per il secondo anno di fila alle semifinali delle ATP Finals (con la sicurezza di essere il primo del girone).