Andy Murray punta al 2023: "Voglio vincere più partite. Durante l'addio di Federer noi Fab ci prendevamo in giro"

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Andy Murray punta al 2023: “Voglio vincere più partite. Durante l’addio di Federer noi Fab ci prendevamo in giro”

Lo scozzese ha chiuso la stagione tra i primi 50: “Soddisfatto dei progressi, ma c’è da migliorare. Ora mi godo la famiglia”. E svela dei retroscena sulla Laver Cup 2022

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Andy Murray - Wimbledon 2022 Credit- AELTC:Florian Eisele
 

Nel giorno in cui Novak Djokovic ha chiuso il suo 2022 vincendo a Torino il sesto titolo alle ATP Finals, ricorreva il sesto anniversario delle Finals vinte da Andy Murray alla O2 Arena di Londra. Fu una finale attesissima e carica di tensione contro lo stesso Djokovic, perché il vincitore avrebbe anche chiuso l’anno in vetta al ranking ATP. Lo scozzese vinse in due set e completò la stagione migliore della sua carriera, una memoria che ha voluto condividere su Instagram domenica 20 novembre. Un anno dopo iniziò a soffrire dei primi problemi fisici che lo portarono all’operazione all’anca del 2019, al conseguente ritiro dalle gare e al dietro-front.

Murray pur con un’anca di metallo si è assestato con tanta fatica attorno alla top 50 della classifica, potendo quindi partecipare ai tornei più importanti del Tour senza fare affidamento su wild card o ritiri di chi gli sta davanti. Non è la migliore sensazione per chi era solito giocare su palcoscenici come la O2 Arena gremita di quel 20 novembre 2016. Ma è comunque un grande risultato per Sir Andy, che ama così tanto giocare a tennis che è disposto ad accettare anche questo compromesso. Ha chiuso un’altra stagione di alti e bassi e ne ha parlato in un’intervista rilasciata al magazine HELLO! a margine di un’esibizione di padel a Londra.

“Sono soddisfatto dei progressi fatti quest’anno” ha detto l’ex numero 1 mondiale, due volte finalista ATP quest’anno e in grado di battere anche Stefanos Tsitsipas e Nick Kyrgios. “Ci sono però sicuramente delle aree in cui posso migliorare. A dicembre farò la preparazione fisica e spero di identificare delle aree su cui lavorare, così posso vincere qualche partita in più l’anno prossimo”. Murray ancora non ha intenzione di mollare e ha già abbozzato il suo calendario per il 2023: “Per adesso sono ancora concentrato sul vincere le partite. Ho messo assieme un programma abbastanza fitto: inizierò con la stagione australiana, che mi piace sempre tanto. Giocherò lì un torneo e poi l’Australian Open. Dopo di che farò qualche altro torneo su cemento e poi spero di giocare su terra. Poi farò tornei nel Regno Unito per la stagione su erba, Wimbledon compreso”.

Durante il 2022 un giocatore con cui Murray (e non solo) è cresciuto negli anni ha dato in maniera commovente l’addio al tennis, ovvero Roger Federer. E lo scozzese era presente in una Laver Cup storica dove erano presenti tutti i ‘Fab 4’: “È stato incredibile e anche emozionante. Mi sono goduto tutta la Laver Cup, era la mia prima volta nel Team Europe e il fatto che fossi lì per l’ultima partita di Roger l’ha resa ancora più speciale. Ci siamo provocati e presi in giro l’un l’altro. Una notte siamo usciti a cena con Roger e Bjorn Borg, è stata una serata molto divertente anche se Bjorn ha passato la serata a prendermi in giro! Abbiamo organizzato tante sessioni di allenamento assieme e mi sono davvero goduto questa dinamica”.

Infine Andy ha parlato della sua vita in famiglia, dal momento che ha quattro figli a cui badare: passerà del tempo con loro durante l’inverno prima di tornare nel circuito. “Mia moglie Kim è la persona più buona che abbia mai incontrato. Mi permette di continuare a seguire il mio sogno e giocare a tennis. Per me questo è il periodo in cui la stagione finisce ed è tempo di riflessioni, ma ciò significa anche tempo da spendere a casa con la famiglia. È il meglio per me, mi mancano quando sono in giro”. E i suoi figli si stanno appassionando al tennis già da piccoli, così come lui e suo fratello Jamie grazie a mamma Judy: A mia figlia maggiore, Sophia, piace giocare e gli altri si stanno avvicinando, anche se i due più piccoli non riescono ancora a colpire la palla”.

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