La favola del TC Sinalunga, il pres. Bernardini: "Un grande sogno che si è realizzato" [ESCLUSIVA]

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La favola del TC Sinalunga, il pres. Bernardini: “Un grande sogno che si è realizzato” [ESCLUSIVA]

Primo storico scudetto per il Circolo Tennis fondato nel 1956. Il presidente Bernardini ci spiega gli ingredienti per raggiungere l’obiettivo

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Il Tennis Club Sinalunga campione d'Italia a Torino (Facebook TC Sinalunga)
Il Tennis Club Sinalunga campione d'Italia a Torino (Facebook TC Sinalunga)
 

Correva l’anno 1956…quando un gruppo di sportivi, di appassionati e di volenterosi decideva di profondere impegno ed impiegare risorse per la promozione del Tennis a Sinalunga.

Il campo da gioco, immerso nel verde del parco del Cassero, costituiva il fulcro di una sempre crescente attività.

Corre l’anno 2022…dopo tanti sacrifici il Tennis Club Sinalunga è Campione d’Italia. Una storia straordinaria, una di quelle favole con il lieto fine che fanno dello sport un mondo meraviglioso.

Ci vuole passione, sacrificio! Bisogna saper soffrire prima di raggiungere la meta: ed è quello che in un piccolo borgo della provincia di Siena hanno fatto, specie negli ultimi anni. Il Covid, la retrocessione in A2, la risalita e ora lo Scudetto. Fa specie pronunciarlo a Sinalunga, dove professionisti estremamente competenti, sono straordinariamente umili.

Queste caratteristiche, e questa “storia”, impongono sempre maggiore dedizione: creare strutture, rinnovare ogni giorno il proprio impegno e valorizzare le risorse può rappresentare il motto del Tennis Club Sinalunga; tutto questo per servire i giovani e la comunità di Sinalunga e per diffondere la passione verso uno sport affascinante, serio ed entusiasmante.

Il successo parte dal basso, dal lavoro che abitualmente si fa con i giovani, alla fiducia che si nutre nei confronti delle giovani leve. E questo anno magico per Sinalunga è stato condito dal successo dei “Giovanissimi” arrivati in B2 dalla C e in campo femminile dalla B2 alla B1.

“L’arrivo di Nahuel Fracassi – racconta Marzio Bernardini, presidente del TC Sinalunga – ha cambiato radicalmente la nostra prospettiva. E’ stato anche n.185 del mondo, con una carriera importantissima da juniores. Aveva battuto persino Federer. A 25 anni, però, aveva capito che non avrebbe sfondato e si è messo a disposizione del nostro Circolo per avviare un ottimo progetto legato al settore giovanile. Così siamo partiti”.

L’anno del Covid ha rappresentato un duro momento per il TC Sinalunga: “Ci eravamo battuti affinchè la stagione fosse annullata. Eravamo in minoranza e tra mille difficoltà abbiamo partecipato a quel campionato. Ironia della sorte siamo retrocessi in A2 anche a seguito di infortuni importanti di Bruno Santanna, Matteo Gigante e Marcello Serafini che hanno fortemente condizionato anche lo spareggio play-out con il TC Parioli Roma”.

Dall’inferno al Paradiso: “Non ci siamo persi d’animo perché eravamo convinti di avere una buona squadra. Nel nostro vivaio erano cresciuti giocatori come Marcello Serafini. Nel 2021 abbiamo conquistato la promozione battendo in finale il quotato TC Villasanta Monza del francese Mathias Borgue. Un ritorno in Paradiso meraviglioso”.

Chi ha sofferto sa poi dare il massimo e programmare step by step: “Sapevamo di avere un’ottima squadra, ma non pensavamo minimamente di vincere. Merito dello staff, della squadra e di una tifoseria splendida che non ci ha mai fatto mancare il proprio approccio. Per noi l’essere arrivati ai play-off era un traguardo storico. Siamo stati fortunati ad affrontare il Park Genova senza Fognini. Quando le cose devono andare per il verso giusto anche la fortuna aiuta. Voglio ringraziare tutti gli atleti indistintamente, i soci del Circolo Tennis, i tifosi e tutti coloro che ci sostengono”.

Ma qual è il segreto di Sinalunga? “Lavorare per il bene dei giovani – afferma il Presidente Bernardini – senza pressioni, senza bruciare le tappe. Poi i risultati arrivano, ma prima bisogna maturare nel corpo e nella mente. Abbiamo la nostra filosofia che estendiamo dalla prima squadra maschile e femminile all’intero settore giovanile. Serve passione, serve lungimiranza”.

Con lo sguardo rivolto al futuro, Marzio Bernardini ha una dedica speciale: “Sicuramente a Roberto Di Zappalorto. Un grande amico, nonchè pilone del nostro Circolo Tennis scomparso a luglio scorso. Sono convinto che dall’alto ci ha dato una grande mano”.

Appuntamento adesso al 2023, senza smettere di sognare!

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