United Cup. Musetti dopo la vittoria all'esordio: "Condizioni di gioco molto veloci ma ho disputato un buon match"

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United Cup. Musetti dopo la vittoria all’esordio: “Condizioni di gioco molto veloci ma ho disputato un buon match”

Il Capitano Santopadre commenta il match di Trevisan (“Nel primo set ha combattuto su ogni punto, ma lo score l’ha punita”) e poi scherza sul rapporto tra Lorenzo e la squadra

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Lorenzo Musetti - United Cup 2023 (foto via Twitter @federtennis)
 

La prima giornata della United Cup si è chiusa senza sorprese per l’Italia: 1-1 con il Brasile che ha potuto schierare la sua punta più temibile, Beatriz Haddad Maia. La numero 15 del mondo ha lasciato alla nostra Martina Trevisan solo due game. La toscana ha patito le condizioni di gioco molto veloci della Pat Rafter Arena di Brisbane, dove poco dopo ha fatto il suo esordio nella competizione anche Lorenzo Musetti che ha rispettato i pronostici contro Meligeni Alves. Il carrarino si è poi presentato in conferenza stampa insieme al Capitano del team Vincenzo Santopadre. Quest’ultimo ha mostrato grande fiducia in vista della conclusione del tie di venerdì (a partire dall’una di notte italiana), quando in campo ci saranno Lucia Bronzetti e il “suo” Matteo Berrettini.

L’atmosfera nella squadra azzurra, comunque, è quella giusta: “Ci stiamo divertendo molto anche fuori dal campo. Penso che sia il modo migliore per vivere questo tipo di competizione” – ha detto Lorenzo. Santopadre, invece, ha scherzato sul fatto che Musetti fosse preparato ad affrontare momenti difficili nel corso del match, visto che gli altri componenti della squadra e soprattutto le ragazze gli mettono grande pressione durante gli allenamenti e non solo.  

D: Vincenzo, come commenti i match di oggi?

Santopadre: Penso che entrambi siano stati in grado di combattere su ogni singolo punto. Era quello che volevamo. Il punteggio della partita di Martina è molto pesante, ma il primo set non è stato così male, è stata più vicina all’avversaria di quanto dica il punteggio. Il match di Lorenzo mi è piaciuto molto, perché ha giocato in modo davvero solido. Nel secondo set è stato un po’ in difficoltà perché Meligeni ha fatto una grande rimonta. Ha dovuto affrontare alcuni momenti difficili ma ha fatto un ottimo lavoro. Non era così semplice perché la partita sembrava facile con un set e un break di vantaggio e anche la possibilità di doppio break sul 3-1. Dopo 15 minuti Meligeni era avanti 4-3 e Lorenzo ha dovuto superare un game di servizio non banale. Ma negli ultimi tre game ha giocato molto, molto bene, solido. Penso che abbia fatto un ottimo lavoro.

D: Lorenzo, come ti sei sentito in campo?

Musetti: Come ha detto Vincenzo, non è stata una vittoria facile. Ho iniziato molto bene, soprattutto al servizio. Tutto sembrava facile. Nel secondo set ho anche avuto la possibilità di ottenere il doppio break. Ma qui le condizioni sono davvero veloci. Devi essere sempre concentrato perché tutto può succedere. Lui ha giocato meglio e io non ho servito benissimo. Allora ho dovuto fare attenzione e cercare di lottare di più. Sono felice di far parte di questa squadra e di aver portato a casa il primo punto per l’Italia.

D: Lorenzo, hai parlato dell’atmosfera nella squadra. Ti piace il fatto che nel team siano uomini e donne a supportarti?

Musetti: Sì, è divertente perché è una cosa che non succede tutti i giorni durante la stagione. Il nostro è uno sport individuale. Questo tipo di competizioni, come la Davis, l’ATP Cup l’anno scorso e ora la United Cup,  credo divertano molto i giocatori. Riescono a farti esprimere il miglior tennis perché non giochi per te stesso, ma per il tuo Paese. A volte può essere più pesante perché senti la pressione sulle spalle, ma credo che se si condivide tutto con i compagni di squadra allora si hanno più possibilità di giocare bene, come ho fatto oggi.

D: Vincenzo, ora la seconda giornata partirà dall’1-1. Proiettiamoci alla partita di Matteo.

Santopadre: Sappiamo che giocare la prima partita dopo molto tempo non sarà facile per Matteo. Ma lui è qui per fare del suo meglio. L’ultimo match ufficiale in singolare è stato quello con Lorenzo a Napoli: naturalmente all’inizio del match dovrà cercare di trovare il ritmo. Ma credo che abbia fatto buoni allenamenti qui e anche nella off-season. Vuole giocare. Vuole divertirsi e gli piace giocare in queste competizioni a squadre. L’avversario è uno tosto (Monteiro, ndr): Matteo ha giocato contro di lui a Rio l’anno scorso, vincendo una partita difficile (6-4 6-7 6-3 il risultato finale, ndr). Penso che debba concentrarsi su se stesso e godersi, come ho detto, i momenti. Il campo è molto veloce e credo che farà una buona partita.

D: Lorenzo, come vivi il fatto di essere il secondo a giocare? Forse c’è l’istinto di voler sostenere il compagno di squadra, ma poi devi prepararti per il tuo match. Trovi che sia un’esperienza stressante?

Musetti: È un momento difficile. Dopo il 3-2 o il 4-1, non ricordo, del primo set sono dovuto andare via perché dovevo prepararmi. È come lasciare il mio cuore lì, ma ovviamente, avevo bisogno della mia routine per preparare al meglio la partita. Seguivo sempre il punteggio di Martina. Ma credo che anche lei sappia che ero lì a tifare per lei. Penso che sia bello condividere i momenti della partita in panchina e fuori, ma bisogna anche concentrarsi sul proprio match per ottenere la vittoria che è la cosa più importante.

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