Navratilova: "Ho il cancro, un colpo doppio ma combatterò" (Crivelli). Djokovic torna da re nell'Australia che lo cacciò (Gazzetta del Mezzogiorno). Sarà l'anno di Musetti "Parola chiave: pazienza" (Bertellino). Cecchinato ritrova se stesso in India (Bertellino)

Rassegna stampa

Navratilova: “Ho il cancro, un colpo doppio ma combatterò” (Crivelli). Djokovic torna da re nell’Australia che lo cacciò (Gazzetta del Mezzogiorno). Sarà l’anno di Musetti “Parola chiave: pazienza” (Bertellino). Cecchinato ritrova se stesso in India (Bertellino)

La rassegna stampa di mercoledì 3 gennaio 2023

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Martina shock, Navratilova: “Ho il cancro un colpo doppio ma combatterò” (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Il cancro è tornato. Anzi, stavolta si è presentato in coppia. E così all’orizzonte si staglia un’altra battaglia titanica. La più difficile. Martina Navratilova, però, alle sfide enormi è abituata, fin da quando lasciò la Cecoslovacchia comunista a 19 anni per chiedere asilo agli Stati Uniti oppure dichiarò la propria omosessualità in un mondo che non era ancora disposto ad accettarla. Ha vinto l’ultimo Slam, in doppio misto, alla soglia dei cinquant’anni e dunque niente è impossibile per lei, men che meno arrendersi: «Questo doppio colpo è serio, ma ancora risolvibile. E spero in un esito favorevole. Farà schifo per un po’ ma combatterò con tutto quello che ho».

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«Per fortuna sono stati trovati con celerità — ha detto l’agente della Navratilova — e quindi siamo fiduciosi che le cure possano funzionare al meglio». Martina inizierà i trattamenti già la settimana prossima a New York e ovviamente non volerà in Australia, dove avrebbe dovuto commentare per Tennis Channel il primo Slam stagionale, anche se non esclude di poter intervenire online in qualche occasione. Nel 2010 le venne già diagnosticato un tumore al seno non invasivo, che comportò una mastectomia parziale e sei settimane di radioterapia, fino alla completa guarigione dopo sei mesi. Fu proprio quell’esperienza a cambiare il suo approccio con la malattia: «Non parlavo molto del cancro al seno prima di averlo — disse alla rivista People – mentre ora vengo contattata da tante donne che hanno dovuto affrontarlo o stanno ancora combattendo e condividiamo le nostre storie. È incoraggiante vedere che c’è vita dopo il cancro».

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La vita della Navratilova d’altronde si è snodata attraverso una serie di battaglie e di trionfi incredibili dentro e fuori dal campo, e il fatto che le sue sfide non legate espressa mente al tennis siano menzionate insieme ai suoi meravigliosi risultati atletici testimonia della loro gravita e della loro importanza. Martina affronterà quest’ultima sfida nell’unico modó che conosce, sempre all’attacco, ma con il supporto di un numero incalcolabile di sopravvissuti al cancro, legioni di tifosi e, naturalmente, la sua famiglia e i suoi amici. E il cuore di tutto il mondo.

Djokovic torna da re nell’Australia che lo cacciò (Gazzetta del Mezzogiorno)

L’estate australe trasforma la terra dei canguri nella capitale del tennis mondiale. Con l’avvento del nuovo anno, e nell’attesa che scattino gli Open a Melbourne, primo appuntamento stagionale dello Slam, in Australia si gioca un po’ ovunque: a Brisbane come ad Adelaide. In campo anche i tennisti azzurri, impegnati nella United Cup di tennis, dove hanno chiuso la prima giornata in vantaggio 2-0 sulla Norvegia. La squadra italiana è testa di serie e ha già battuto all’esordio il Brasile (3-2). Nel singolare d’apertura Martina Trevisan, n.27 Wta, si è imposta 7-5, 3-6,6-4, dopo una battaglia di 3h03′, su Malene Helgo, n.321 Wta.

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Ad Adelaide è stato il giorno del rientro su un campo da tennis australiano di Novak Djokovic che, sebbene abbia perso il doppio assieme al canadese Vasek Pospisil, contro gli specialisti Tomislav Brkic (Bosnia) e Gonzalo Escobar (Ecuador), ha ricevuto un caloroso benvenuto. Per il primo incontro ufficiale in Australia dalla telenovela dell’espulsione dal Paese lo scorso anno, a causa del suo status di non vaccinato contro il Covid-19, per Nole è stata tutta un’altra storia. Il giocatore serbo, che in carriera ha vinto 21 titoli del Grande Slam, è stato applaudito, incoraggiato e incitato a gran voce, quindi si è dovuto sottoporre a sessioni di selfie e autografi. Djokovic appena un anno fa era stato espulso dopo una permanenza in un centro di detenzione, aveva subito anche tante critiche da parte dei politici locali e una serie di azioni legali. Djokovic aveva ricevuto un’inammissibilità di tre anni a entrare in Australia, ma questa misura è stata revocata.

Sarà l’anno di Musetti “Parola chiave: pazienza” (Roberto Bertellino, Tuttosport)

 Una stagione, quella appena scattata, che si preannuncia importante per il 20enne Lorenzo Musetti. Dopo la scorsa nella quale ha cambiato passo conquistando due titoli ATP, il prima dei quali nel 500 di Amburgo e contro il poi numero 1 del mondo Carlos Alcaraz, il secondo a Napoli (250) contro il compagno di squadra Matteo Berrettini, Lorenzo è salito al posto numero 23 (best ranking confermato in questo inizio d’anno). Il 2023 lo vedrà quindi chiamato a confermare questo trend di crescita, evidente nella seconda parte del 2022, e puntare alla top ten, traguardo ambizioso ma possibile dopo aver dimostrato versatilità su più superfici e soprattutto miglioramenti al servizio e nella gestione tattica dei momenti cruciali dei match,

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Contro Durasovic è stato determinante il primo set, vinto al tie-break e dopo un grande equilibrio. «E’ stato il passaggio più delicato del confronto – conferma il toscano – perché non sono riuscita a chiudere sul 6-5 40-0 e ho dovuto ripartire in un certo senso da zero nella frazione. Il tie-break è sempre un’incognita, contra chiunque, ma sono stato abbastanza paziente e questo ha fatto la differenza. Dovrò usare tale arma in stagione per salire ancora e non cadere come a volte mi succede nella fretta di voler chiudere. Nel secondo set ho ottenuto subito il break e sono riuscito a mantenere il vantaggio fino al termine. Ho anche smesso di lamentarmi, come invece facevo all’inizio del testa a testa. Il tennis è anche questo e le considerazioni devono sempre essere fatte alla fine. Siamo orgogliosi di quanto stiamo ottenendo a Brisbane». Tornando alla proiezione annuale, l’allievo di coach Simone Tartarini potrà sfruttare i primi mesi del 2023 per raccogliere punti preziosi e posizioni in classifica mondiale.

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Da testa di serie questo non patri più succedere a Musetti anche se in genere contro i big sa esaltarsi e dare il meglio del proprio tennis, diventato via via sempre più completo e solido, senza perdere le caratteristiche di bellezza del gesto che da sempre lo contraddistingue. Anche la sua resistenza fisica è aumentata di pari passo con la fiducia, con la svolta da lui stesso più volte sottolineata che è giunta nel già citato torneo di Amburgo, vinto in grande stile. La speranza, sua e dei molti tifosi che lo seguono, è che i successi di Brisbane siano solo l’antipasto di un grande anno, da vivere anche con i colori della nazionale.

Cecchinato ritrova se stesso in India (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Buon avvio di stagione per Marco Cecchinato che nel 250 ATP di Pune, in India, ha superato con un netto 6-2 6-2 il georgiano Nikoloz Basilashvili, giocatore sempre imprevedibile, capace di tutto e del suo contrario. ll palermitano, che ha quale primo obiettivo quello di tornare stabilmente in top 100 (ad oggi è il numero 101 ATP), se la vedrà negli ottavi e in una sfida inedita, con l’olandese Tallon Griekspoor, che in due frazioni ha eliminato l’iberico Jaume Munar, testa di serie numero 7. In tabellone (ha giocato nella notte appena conclusa) c’è anche il romano Flavio Cobolli, uscito vittorioso dalle qualificazioni. Il numero 1 della rassegna è il croato Marin Cilic. Ad Adelaide, dove nella notte italiana sono scesi in campo Sonego e Sinner, il primo turno è stato fatale a due dei favoriti e top ten. Il danese Holger Rune, che nel 2022 aveva chiuso con la vittoria nel Masters 1000 di Parigi Bercy, ha lasciato via libera e in rimonta al giapponese Nishioka, mentre il canadese Auger-Aliassime, trionfatore in Coppa Davis poche settimane fa, ha ceduto in due frazioni all’australiano Alexei Popyrin, proveniente dalle qualificazioni. Il numero 1 del draw (ha esordito nella notte con il francese Lestienne) è Novak Djokovic.

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