Il caos della WTA

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Il caos della WTA

Problemi di denaro, cambi di sede e una costosa disputa con la Cina hanno lasciato il tour femminile alla ricerca di risposte e di un’ancora di salvezza finanziaria

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Ashleigh Barty - Australian Open 2022 (foto Twitter - @AustralianOpen)
 

Di Cindy Shmerler, New York Times, 29 ottobre 2022

La stagione del tennis professionistico femminile è giunta alla conclusione con le finali WTA a Fort Worth ed è giusto definire quello che sta finendo come un anno dickensiano: il migliore dei tempi, il peggiore dei tempi. Raramente, dalla fondazione del WTA Tour nel 1973, il tennis femminile ha vissuto così tanti tumulti come nel 2022. Vette altissime accompagnate da cadute sconvolgenti, molto di cui essere orgogliosi e allo stesso tempo molto di cui preoccuparsi.

“Questo è stato sicuramente un anno pieno di sfide per il tennis femminile. Non solo abbiamo perso un’ancora di riferimento quando la nostra numero 1 ha scelto di ritirarsi, ma abbiamo dovuto fare i conti con le difficoltà di fare affari nel mondo post covid” afferma la ex presidentessa della WTA Tour Players’ Association, Pam Shriver, a sua volta ex numero 3 del mondo, riferendosi al ritiro di Ashleigh Barty.

 

Dopo due anni di interruzioni e protocolli legati alla pandemia, il tour ha riaccolto i fan nelle arene di tutto il mondo in presenza, senza restrizioni. Le giocatrici sono tornate ad autografare palline da tennis giganti a bordo campo e a lanciare polsini sudati a folle impazienti. L’entusiasmo delle partite notturne a New York e Miami ha ricordato alle atlete quanto era mancata quella rumorosa interazione. C’erano pompa magna ed emozione quando Serena Williams ha lasciato il tennis dopo lo US Open. Williams, figura rivoluzionaria dentro e fuori dal campo, ha vinto 23 Major nel corso dei suoi 27 anni di carriera. E ha già accennato a un possibile ritorno nel 2023.

Ci sono stati anche momenti di grande felicità, quando Barty ha vinto l’Australian Open a gennaio. Era infatti dal 1978 che nessun giocatore o giocatrice di casa riusciva nell’impresa di conquistare il titolo. Tuttavia, circa due mesi dopo, Barty ha annunciato bruscamente il suo ritiro, lasciando il mondo del tennis femminile e la classifica momentaneamente senza nessuno al timone.

Iga Swiatek ha dimostrato di poter essere un degno successore. La 21enne ha vinto 37 partite consecutive da febbraio a giugno, inclusi Indian Wells, Miami, Roma e l’Open di Francia. In autunno, ha aggiunto al palmares il suo secondo major dell’anno vincendo lo US Open. Swiatek arriva alle finali WTA con otto titoli in stagione, il numero di vittorie più alto da quando Serena Williams ne vinse 11 nel 2013. Swiatek è sembrata anche schietta nelle dichiarazioni. È stata una delle prime a parlare dei problemi di salute mentale nel mondo del tennis e a prendere posizione contro la guerra in Ucraina. Ha anche donato premi in denaro a organizzazioni dedicate a entrambe le cause.

Swiatek ha anche mostrato il suo lato puntiglioso durante la stagione, lamentandosi a più riprese della qualità delle palline da tennis utilizzate in vari tornei e della programmazione alla fine della stagione, definita faticosa. Iga ha persino rifiutato di rappresentare il suo paese, la Polonia, nella Billie Jean King Cup perché, ha dichiarato, sarebbe stato troppo impegnativo fisicamente viaggiare fino a Glasgow appena una settimana dopo le finali WTA in Texas.

Il fatto che si sia deciso di giocare le finali WTA in Texas, piuttosto che in Cina, è un altro punto controverso. Il torneo doveva svolgersi a Shenzhen, come nel 2019, quando la Cina ha investito 500 milioni di dollari nel tennis femminile, di cui 14 milioni di montepremi per i campionati di fine anno. Il piano prevedeva che il torneo si svolgesse lì ogni anno fino al 2028. Nel 2020, il torneo è stato cancellato a causa della pandemia.

Successivamente, lo scorso dicembre, Peng Shuai, all’epoca star del tennis cinese, ha pubblicato un messaggio sui social media in cui accusava di violenza sessuale un alto funzionario del governo cinese. Steve Simon, cancelliere e amministratore delegato della WTA, impossibilitato a incontrare Peng e garantire la sua sicurezza, ha annunciato la sospensione di tutti gli eventi femminili in Cina.

Micky Lawler, attuale presidente della WTA, ha impiegato mesi per assicurarsi una sede alternativa per le Finals, temporaneamente spostate a Guadalajara, in Messico, lo scorso anno. Quest’anno, dopo molte considerazioni, la WTA ha scelto come sede la Dickies Arena da 14.000 posti, situata a Fort Worth, meno di due mesi prima dell’inizio del torneo. Tutti i costi, inclusi compensi e premi in denaro per le otto gare di singolare e le otto squadre di doppio, vengono assorbiti interamente dalla WTA.

Ma il problema più grande nel tennis femminile ora è la stabilità finanziaria. Nonostante la WTA abbia aggiunto Hologic come sponsor principale all’inizio di quest’anno, la perdita delle entrate provenienti dalla Cina ha costretto il tour a operare in deficit per tutta la stagione. All’inizio di quest’anno, l’Arabia Saudita ha cercato di intervenire e proporre un investimento, simile a quello che aveva fatto nel golf maschile sotto forma del tour LIV, ma l’offerta è stata respinta.

Per ricostruire la sua sicurezza finanziaria, la WTA è pronta ad annunciare che CVC Capital Partners, una società di private equity con sede in Lussemburgo, investirà 150 milioni di dollari nei prossimi cinque anni per una quota del 20% nel tour. Simon, presidente del C.d.A. e amministratore delegato della WTA, ha rifiutato di rispondere in merito all’accordo, affermando in una dichiarazione inviata via e-mail: “La WTA può confermare che stiamo discutendo in esclusiva con CVC Capital Partners in merito a un accordo strategico, che rafforzerebbe il tennis femminile e sosterrebbe le ambizioni di crescita del tour”. Gran parte di quel denaro sarebbe destinato a pareggiare il montepremi tra WTA e ATP.

Wimbledon e gli Open australiani, francesi e statunitensi offrono premi in denaro uguali a uomini e donne, così come i principali tornei a Indian Wells e Miami. Ma a Roma, ad esempio, anche se gli uomini e le donne giocano fianco a fianco, Novak Djokovic, il campione maschile lo scorso anno, ha guadagnato quasi $900.000 mentre la vincitrice femminile Swiatek ha portato a casa meno della metà.

“A Miami, l’uguaglianza è un dato di fatto”, ha detto James Blake, ex giocatore e attuale direttore del Miami Open. “Risale a quando Venus [Williams] si è battuta perché alle giocatrici spettasse lo stesso premio in denaro a Wimbledon. Abbiamo anche tempo uguale per uomini e donne sui campi di gioco e su quelli di allenamento, e abbiamo persino spogliatoi uguali. Ne sono molto orgoglioso.”

“Il tennis maschile sarà anche l’attrazione più grande in questo momento, ma quello femminile potrebbe esserlo l’anno prossimo”, ha aggiunto Blake. “Dobbiamo lavorare tutti insieme allo stesso modo, come una marea che sollevi equamente tutte le navi.

Simon è amministratore delegato del WTA Tour dal 2015. Supponendo che l’accordo con CVC vada a buon fine, Micky Lawler, presidentessa della WTA, ha confermato che sia Simon che lei avrebbero mantenuto le proprie cariche in seno alla WTA. Tuttavia CVC aggiungerà un proprio dirigente, un’altra posizione amministrativa in un’organizzazione che a volte può assomigliare a una torta a sette strati. Dalla nascita della WTA nel 1973, due donne, Anne Person Worcester e Stacey Allaster, hanno ricoperto il ruolo di amministratore delegato della WTA. Lawler ha affermato che l’accordo con CVC non riguarda solo la distribuzione del premio in denaro.

“È importante investire nelle nostre risorse, come i contenuti e la produzione televisiva”, ha affermato. “Guidano il valore complessivo dello sport per tutti i nostri stakeholder. Per quanto riguarda la tecnologia, abbiamo visto l’innovazione in diverse aree del gioco, come il monitoraggio della palla e delle atlete. Se aggiungiamo questi dati ai dati emessi dalla sedia dell’arbitro, siamo in grado di produrre approfondimenti sulla partita. Sia le nostre giocatrici che i nostri fan si aspettano che raccontiamo storie con tutti gli strumenti disponibili”. Anche per le giocatrici, il premio in denaro è solo una parte dell’equazione.

“Siamo un gruppo di atleti che devono essere riuniti per trovare punti in comune”, ha dichiarato Bethanie Mattek-Sands, specialista di doppio ed ex membro del WTA Players’ Council. “Il premio in denaro è ancora un grosso problema, dal momento che tutti dobbiamo pagare i nostri conti. Dobbiamo rivedere il modo in cui lo distribuiamo. Ma altrettanto importante è il modo in cui eleviamo il marchio e rendiamo il gioco sostenibile per il futuro”, ha affermato.Siamo una quota molto piccola nel mondo dello spettacolo. Gareggiamo per il tempo di trasmissione con la NFL, pickleball e cornhole. Non dovremmo competere l’uno con l’altro”.

Traduzione di Michele Brusadelli

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Roland Garros Day 5 LIVE: Sinner deve lottare, due set a uno con Altmaier. Più tardi Vavassori-Olivieri

Vivi con noi la quinta giornata da Parigi con cinque azzurri protagonisti.
Rune avanza senza giocare grazie al forfait di Monfils

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15.45 – Altmaier riprende fiducia e fa un break nel quarto set: 2-0 a suo favore

15.32 – SET SINNER – C’è stato un cambio di marcia di Jannik Sinner nel terzo set. 6-1 a suo favore. E’ avanti due set a uno con Altmaier

15.20 – Sale di livello Sinner e strappa il servizio ad Altmaier nel terzo set. Servirà sul 3-1

 

15.05 – MATCH RUUD – Ha chiuso Casper Ruud, strappando il servizio a Zeppieri nell’undicesimo gioco e tenendo la battuta successivamente. Zeppieri esce dal torneo a testa alta dopo aver dato tutto contro il finalista della scorsa edizione

15.00 – Medical time out per Zeppieri. Coric e Cachin sono al quinto set. Iniziano Pella e Seyboth Wild. Nel femminile 7-6 6-2, Wang batte Peterson; 6-1 4-2 Andreeva con Perry, Vekic 4-3 e servizio contro Pera.

14.57 – SET ALTMAIER – Daniel Altmaier vince il tiebreak del secondo set! 9-7, chiude al quarto set point. Si va al terzo

15.56 – Controbreak di Zeppieri che prova a non arrendersi, siamo 5-5 contro Ruud al quarto

14.51 – Ruud ha fatto il break a Zeppieri. Servirà per il match sul 5-4 nel quarto set

14.45 – Sinner e Altmaier sono al tie break del secondo set

14.32 – MATCH COCCIARETTO – Elisabetta Cocciaretto per la prima volta al terzo turno di uno Slam: battuta Waltert 6-2 6-3! Affronterà Pera o Vekic.

14.24 – Cocciaretto non sfrutta tre match point e perde il servizio, 6-2 5-3 a suo favore

14.18 – Sinner-Altmaier 3-3 al secondo set

14.17 – Cocciaretto serve per il match: è avanti 6-2 5-2 contro Waltert!

14.15 – SET ZEPPIERI – Ottimo Zeppieri! Giulio brekka Ruud al momento giusto e piazza la zampata accorciando le distanze (6-4), due set a uno per il norvegese, si va al quarto.

13:48 – Buone notizie dagli altri campi: Sinner vince il primo set al tie-break su Altamaier (7 punti a 0), Cocciaretto domina il primo set contro la svizzera Waltert (6-2)

13:26 – Poco da fare per Zeppieri contro Ruud, il norvegese avanti di due set: 6-3 6-2 sullo Chatrier

12:50 – Rybakina batte Noskova 6-3 6-3 sul Suzanne Lenglen. Ora in campo Jannik Sinner contro Daniel Altmaier ed Elisabetta Cocciaretto

11:30 – Il secondo Slam della stagione, come di consueto sulla terra di Parigi, è giunto alla quinta giornata per allineare il tabellone al terzo turno. Cinque i tennisti azzurri che scenderanno in campo oggi. Zeppieri, Sinner, Vavassori tra gli uomini. Cocciaretto e Paolini tra le donne

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Roland Garros, Musetti: “Sto lavorando molto sull’aspetto mentale e i risultati si vedono”

Lorenzo Musetti visibilmente soddisfatto dopo la vittoria con Shevchenko. I complimenti e i paragoni di Wilander e la crescita mentale

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Lorenzo Musetti– Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)

Da Parigi, il nostro inviato

D. Lorenzo possiamo dire che è stata la migliore partita dell’anno?

 

“Sotto alcuni punti di vista penso di si, mantenere questo livello e questa solidità per tre set consecutivi, non è facile. Sono molto soddisfatto, è il frutto di un lavoro che stiamo facendo”

D.  Poteva essere una partita complicata e invece non hai avuto problemi, ora c’è Norrie che è numero 13 del mondo e bisogna rimanere con i piedi per terra

“ Ma io sono sempre con i piedi per terra! E’ ovvio che il tennis che ho espresso oggi mi dà fiducia ma Cameron è un avversario diverso che ho affrontato di recente. Mi concentrerà tanto su me stesso e su quello che devo fare io, se gioco così posso dare fastidio alla maggior parte degli avversari”.

D. Antonio Garofalo ( Ubitennis): A fine partita Wilander ha detto di aver visto in te Federer e Kuerten, due giocatori che qui hanno scritto la storia. Cosa ne pensi?

“Ricevere da una leggenda come Mats questi complimenti mi inorgoglisce. Buttandola sul ridere gli ho detto che cercherò di essere tutti e due i giocatori. Federer è sempre stato il mio giocatore preferito, Kuerten l’ho sempre ammirato ed è un idolo di Simone ( Tartarini, il suo coach ndr). Il rovescio ad una mano ed altre similitudini  ci stanno, è un paragone importante e ringrazio Mats, speriamo un giorno di confermare con più autorità”.

D. Ci racconti un po’ la routine di questi giorni a Parigi?

“ Sto cercando di prendere i miei spazi, sto cercando di concentrarmi molto sul lato mentale, credo di aver sviluppato una routine che mi fa essere pronto per i match. Con esperienza e le persone al mio fianco sto crescendo”.

D. Come trovi le palline di questo torneo?

“ Mi trovo bene, gli scambi sono diversi da due anni fa quando le condizioni erano molto più veloci. Oggi ho giocato di sera e l’umidità gonfia le palle, bisogna spingere molto, speriamo di spingerla il più possibile anche nei giorni a venire”.

D. hai parlato dell’aspetto mentale. Stai facendo un percorso di un certo tipo con un mental coach?

“ Mi sono accorto che nella vita e nel mio lavoro è sempre più importante il lato mentale. Ho cercato di investire tempo e denaro in questo e i frutti si vedono”

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Roland Garros, Errani: “Voglio giocare ancora qui e punto alla mia quinta Olimpiade”

“Oggi è stata difficile, il pensiero era a casa da mia nonna. In futuro potrei seguire i giovani e trasmettere loro l’amore per questo sport” dice Sara

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Sara Errani - Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)

Sara Errani, intervistata da Vanni Gibertini e da alcuni giornalisti italiani dopo la sconfitta per 6-3 6-0 con Irina-Camelia Begu, parla su più fronti: dal momento triste a casa cui ha fatto riferimento nei giorni scorsi, al Roland Garros 2023 che non sarà forse l’ultimo e a come vede il futuro prossimo, in campo e dopo la carriera. Con un sogno ancora da accarezzare: la quinta Olimpiade.

D. È stato difficile per te oggi?

 

Errani: “Sì, è stato arduo per me caricarmi. Mi sentivo svuotata ho proprio sbagliato partita; non ero lucida. Peccato”.

D. Possiamo dire che è stato il tuo Roland Garros più complicato?

Errani: “S,ì senz’altro sono situazioni che succedono a più persone di quanto non si creda. Se l’altro giorno non vi avessi accennato oggi nessuno lo saprebbe. Senz’altro sono situazioni spiacevoli e non si può essere al massimo tutti i giorni. Siamo sportivi professionisti ma nemmeno per noi è facile”.

D. (Gibertini): potevi decidere di non dire nulla. Come mai invece hai voluto parlarne?

Errani: “Non lo so, ognuno è fatto a modo proprio; me la sono sentita. Penso sia stato un omaggio a lei, a mia nonna”.

D. (Gibertini): per come il torneo è organizzato, hai passato due giorni ad allenarti a pensare al match che in teoria dovrebbe essere la cosa più importante nella tua testa in questi frangenti, ma che invece non lo era. Come hai vissuto questi due giorni?

Errani: “Bene e male allo stesso tempo. Oggi c’era il funerale, io non ho potuto essere presente e questo mi fa sentire in colpa (si commuove). In campo non riuscivo proprio a caricarmi, a volte uno ne ha di più, a volte di meno. Però pazienza, in fondo era solo una partita di tennis”.

D. (Gibertini): guardiamo avanti: cosa vedi nell’immediato?

Errani: “Innanzitutto il doppio domani, con Mattek, che è una tennista pazzesca. È difficile, vedremo come andrà. Poi probabilmente giocherò a Valencia

D. È stato questo il tuo ultimo Roland Garros?

Errani: “Non lo so, dipende da diversi fattori. Vedremo come finirò l’anno, se il ranking sarà quello di adesso probabilmente continuerò; se sarà un po’ più basso, non lo so. Vedremo quanta voglia avrò, se ne avrò andrò avanti altrimenti smetterò. Io spero di esserci, il prossimo anno ci saranno anche i Giochi Olimpici e sarebbe la mia quinta Olimpiade.

Sarebbe una grande motivazione perché non sono tanti gli atleti che hanno disputato 5 Olimpiadi, però bisogna anche qualificarsi e sarà dura. Di nuovo non lo so, ma spero di esserci”.

D. Hai parlato di aver visto i figli del tuo coach giocare: hai pensato ad un futuro come maestra? E in tal caso quali consigli vuoi dare, quale sarebbe il tuo primo consiglio?

Errani: “Più che un consiglio vorrei accompagnare i giovani per gestire la carriera. La vita del tennista è troppo complicata per parlare di un semplice consiglio. Certo direi di amare il tennis e li vorrei aiutare a gestire la giornata. La giornata non è solo la partita. C’è da gestire l’allenamento, la voglia di giocare la capacità di soffrire. La voglia di migliorarsi.

Penso che se le hai vissute queste cose forse le puoi trasmettere. Penso alla voglia di lottare anche. Ma adesso sto fantasticando, non so nemmeno se ne sarei capace. Mi piacerebbe però molto trasmettere professionalità: gestire il campo ma anche il fuori campo. Ho avuto la fortuna di avere un allenatore che ha speso tantissime ore per capire il gioco e studiare il gioco e questo sarebbe un aspetto bellissimo da trasmettere”.

D: un’ultima cosa: cosa fai in queste sere?

Errani: “Niente di particolare, nessun giro (ride). Adesso trattamenti mangiare e dormire. In una parola, routine”.

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