La predilezione di Arthur Cazaux per il Nonthaburi Challenger

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La predilezione di Arthur Cazaux per il Nonthaburi Challenger

In Thailandia il 20enne francese proprio non riesce a perdere, mentre in Argentina Giannessi si ferma in semifinale. Vittorie di Juan Manuel Cerundolo e Arthur Fils.

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Cazaux Arthur - Foto ITF
 

Arthur Cazaux è nato a Montepellier 20 anni fa, in una calda giornata di agosto, e fin da ragazzo è stato chiaro a tutti come fosse un predestinato. Impressione confermata quando nel 2020 conquistò la finale degli AO Juniores dove fu sconfitto solo dal connazionale Harold Mayot, guadagnando comunque il quarto posto nella graduatoria mondiale juniores. A dicembre di quello stesso anno vinse il suo primo Futures M15 a Torello in Spagna e fu allora che lo vedemmo giocare per la prima volta, rimanendone molto colpiti. Nel 2021 altri due Futures, entrambi in Portogallo, e qualche scalpo importante: Sebastian Korda al Madrid Open e Adrian Mannarino al Ginevra Open. Il 2022 non inizia sotto i migliori auspici perché un problema fisico lo tiene lontano dal campo per ben cinque mesi, ma il suo rientro è col botto con la vittoria al Challenger di Nonthaburi. E la settimana successiva, sempre in Thailandia, arriva di nuovo in finale dove solo un infortunio gli impedisce di centrare la doppietta. E in questo inizio di stagione da dove se non dal cemento thailandese potevano arrivare di nuovo sue notizie? Questa volta il suo successo a Nonthaburi (Challenger 75, cemento outdoor) è di quelli fragorosi: partito dalle qualificazioni, ha battuto nell’ordine il nostro Giovanni Fonio, il forte indiano Gunneswaran, il ‘simpatico’ Tennys Sandgren, la testa di serie n.1 Dennis Novak e in finale Lloyd Harris, il sudafricano primo avversario di Lorenzo Musetti a Melbourne Park. Niente male per il giovane talento transalpino, tifoso di Rafa Nadal e Stephen Curry, che pianta il campo base alla posizione n.265 ATP, in attesa di dare l’assalto alla vetta.

I cugini francesi si prendono anche il Challenger 75 di Oeiras 2 (Portogallo, cemento indoor) con Arthur Fils che in finale ha battuto 6-1 7-6(4) il belga Joris De Loore che, dopo la vittoria della scorsa settimana, non finisce di stupire. Molto bravo il 18enne parigino che in tutto il torneo ha lasciato un solo set nel match di esordio contro il tedesco Louis Wessels. Per il finalista del Roland Garros Junior 2021 (sconfitto da Luca Van Assche) prima vittoria Challenger e nuovo best alla posizione n.195 ATP.

In Argentina, al Challenger 50 di Tigre 2 (terra outdoor), altra bella prestazione di Alessandro Giannessi che raggiunge la seconda semifinale consecutiva grazie alla bella vittoria di rincorsa contro l’argentino Mariano Navone col punteggio di 6-7(6) 7-5 6-1. Lo spezzino, perso il primo set, si era trovato sotto 3-5 e 30-30 ma lì è stato bravo a rimanere lucido, spezzando il ritmo con ripetute palle corte che hanno mandato in confusione il suo avversario. La semifinale con Jesper de Jong (n.325 ATP) gli ha purtroppo detto male (6-4 5-7 6-1), come male ha detto all’olandese la successiva finale contro il padrone di casa Juan Manuel Cerundolo che ha prevalso 6-3 2-6 6-2. Un match durato oltre due ore in cui i servizi hanno sofferto parecchio, come dimostrano i ben 14 break che abbiamo contato alla fine. Per il più giovane dei fratelli Cerundolo è la settima vittoria Challenger, la seconda consecutiva, che potrebbe essere un buon viatico per una stagione che per lui si prospetta decisiva.

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