Camila Giorgi si è spianata la strada verso il 2°T dell’Australian Open 2023 veleggiando in ciabatte – verrebbe da dire in pantofole, ma nella Terra dei Canguri è piena estate – su una versione impresentabile della finalista al Roland Garros 2021 Anastasia Pavlyuchenkova, alla quale ha concesso un solo misero game. Ma purtroppo le ombre che hanno accompagnato la marchigiana nelle ultime settimane, di conseguenza scandendone i passi di avvicinamento al primo Slam dell’anno, non sono così facili da scacciare e riporre nel dimenticatoio. Anzi, tutta l’annosa vicenda relativa alle presunte false certificazioni richieste alla Dottoressa Daniela Grillone Teicoiu e fornite nel suo studio medico di Vicenza sta prendendo sempre più piede in Italia e – come possiamo appurare – anche fuori dai confini del Bel Paese. Accuse, quelle mosse ai danni della 31enne di Macerata, prontamente smentite dalla diretta interessata.
Tuttavia, come detto, siamo ben lontani – purtroppo per Camila, in Australia è comunque potuta sbarcare tranquillamente – dal scovare la luce in fondo a questo nebuloso tunnel. E così anche la conferenza stampa al termine dell’incontro vinto sulla russa, forse anche per via della schiacciante prestazione che non ha lasciato spazio al men che minimo equilibrio nel match svuotandolo di ogni tipo di contenuto prettamente tennistico, è stata l’occasione ghiotta da non farsi scappare per le testate internazionali che sono così ritornate in modo veemente sull’argomento. Come se fosse un inseguimento in autostrada degno di “Squadra Speciale Cobra 11”, il ritmo e l’intensità – a volte quasi logorroica – dei quesiti posti a Giorgi sono aumentati costantemente di volume con l’azzurra non sempre così impeccabile nel depistare le domande come in campo non le riesce quasi mai di avere un piano B.
D. Ci sono state molte accuse nei tuoi confronti da parte dei Media. Vuoi affrontare l’argomento? C’è qualcosa che vorresti dire?
Camila Giorgi: “Scusami, puoi ripetere. Non si è sentito molto bene“.
D. Mi riferivo alle vicende che sono scaturite in Italia in merito al tuo stato vaccinale, ti va di trattare l’argomento? Avresti qualcosa da dire verso la stampa che si è occupata di questa situazione?
Camila Giorgi: “Sì, certo che avrei voglia di rispondere. Hanno parlato prima di conoscere con chiarezza la situazione. Naturalmente la dottoressa in questione è stata indagata, aveva già avuto problemi con la legge un paio di volte quest’anno. Così ho fatto la mia vaccinazione in posti diversi. Quindi il problema è suo, non mio. Per questo affronto la vicenda con molta calma. Altrimenti non sarei mai potuta venire qui in Australia e giocare il tennis che ho espresso nel match odierno“.
D. Ti sei affidata alla documentazione fornita da quel medico per soddisfare i requisiti necessari per poter entrare in Australia?
Camila Giorgi: “Non corro alcun pericolo. Niente affatto. Non sono nei guai, quindi non ho bisogno di dire altro o rispondere ulteriormente rispetto a quanto non abbia già fatto“.
D. Solo quest’ultima domanda, ti sei basata su dei documenti che ti ha fornito quel medico per soddisfare i requisiti di ingresso in Australia oppure no?
Camila Giorgi: “Sì, assolutamente. Ho fatto tutto quello che mi è stato chiesto dal governo australiano. Ogni anno ho sempre rispettato le regole del Paese“.
D. Hai detto di sì, ma vorrei assicurarmi che tu abbia capito con esattezza la domanda perché non credo tu l’abbia fatto. Hai usufruito di certificazioni redatte da quel medico per metterti in regola ed entrare senza problemi in Australia, fornendo così ciò che ti è stato richiesto per l’occasione?
Camila Giorgi: “Certamente. Nel caso fosse accaduto il contrario, non sarei di certo qui“.
D. Ma quindi hai consultato quel medico? Sei stata vaccinata da lei?
Camila Giorgi: “Lo dirò per l’ultima volta. La vaccinazione, ovvero le diverse dosi che mi sono state somministrate, l’ho fatta in differenti studi medici ed è quello che sto cercando di spiegare da diversi minuti“.
D. Sei andata in altri posti prima di recarti dal medico incriminato?
Camila Giorgi: “Certamente“.
D. Conoscevi il suo curriculum professionale?
Camila Giorgi: “No, assolutamente. Non sapevo nulla, relativamente ai suoi problemi avuti con la legge. L’ho saputo poco prima di venire qui, quando ha fatto il mio nome nelle indagini. Ovviamente come tutti abbiamo potuto appurare, ci sono più di 300 persone nella lista da lei consegnata agli inquirenti“.
D. Lei – la dottoressa Grillone, ndr – sostiene specificatamente che tu ti sia recata da lei per ricevere un falso certificato di vaccinazione. Questa è stata la sua testimonianza rilasciata alle autorità giudiziarie. E’ vero?
Camila Giorgi: “È quello che vi sto dicendo ormai da diversi minuti, ho fatto una sola vaccinazione con lei, le altre dosi le ho fatte con altri medici. Quindi io sto in pace con me stessa, e lei quella nei guai con la legge italiana. Non io“.
D. Quindi non sei andata lì per cercare di avere volontariamente un documento falso di vaccinazione?
Camila Giorgi: “No, per niente. Lo ripeto ancora, ho fatto vaccinazioni in posti diversi e questo lo ribadisco perché deve essere molto chiaro. E’ una grande falsità che sta circolando tra l’opinione pubblica e non è affatto un mio problema. Ma l’unico problema in tutta questa vicenda è il suo – riferito alla Dottoressa Grillone”.
D. Hai cercato di fare chiarezza sulla veridicità del vaccino che ti ha somministrato?
Camila Giorgi: “Certamente. Ho fatto tutte le vaccinazioni che dovevo fare“.
D. Quindi forse avevi una dose in più da recuperare?
Camila Giorgi: “Ho fatto tutta la vaccinazione. Grazie“.
D. Il vaccino che ti ha somministrato, era per il COVID-19?
Camila Giorgi: “Cosa intendi? Il vaccino è vaccino“.
D. Giusto, ma era un vaccino contro il COVID-19?
Camila Giorgi: “Ho già risposto alla domanda sul vaccino, e va bene così“.
D. Lei ha detto che era un vaccino. Ti sto chiedendo se si trattasse però di quello contro il COVID-19.
Camila Giorgi: “Era una vaccinazione. Se leggi attentamente quello che è accaduto negli ultimi anni, c’era un solo vaccino“.
D. Quindi solo COVID-19, ok.
Camila Giorgi: “Grazie“.