Australian Open, Lehecka dopo la vittoria contro Aliassime: “Le Next Gen Finals mi hanno aperto le porte al grande tennis”

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Australian Open, Lehecka dopo la vittoria contro Aliassime: “Le Next Gen Finals mi hanno aperto le porte al grande tennis”

Il tennista ceco riflette sulla vittoria più importante della sua carriera: “Aliassime mi ha dato una mano con qualche errore”. E spende anche due parole sul suo avversario, Tsitsipas: “Voglio la rivincita dopo Rotterdam”

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Jiri Lehecka ha appena ottenuto la vittoria più prestigiosa della sua giovane carriera: battendo Auger Aliassime, si è qualificato per la prima volta ai quarti di un major; è inoltre il suo primo successo su un top 10. Ecco le sue parole al termine di una giornata speciale. 

Moderatore: Come ti fa sentire essere per la prima volta ai quarti di finale di uno slam? 

Lehecka: Meravigliosamente. Se qualcuno me l’avesse detto mentre ero qui, non c’avrei creduto. Sono in fibrillazione per ciò che verrà. Ovviamente farò del mio meglio per recuperare e giocare ancora il mio miglior tennis. 

D: Immagino che entrambi gli exploit dello scorso anno, all’inizio a Rotterdam e alla fine a Milano, diversi fra loro, siano stati entrambi importanti per la tua fiducia. Come ti hanno preparato alla nuova stagione? 

Lehecka: È stato fantastico quando sono entrato in top 100. Ma ha portato a nuove sfide e nuove esperienze. Erano le mie prime volte in questi tornei importanti e contro questi importanti giocatori. Ho provato ad imparare dagli allenamenti con loro e dalla mia presenza sul tour, tutte cose nuove. Ovviamente sono arrivati anche cattivi risultati. 

 Ho preferito restare nel circuito Challenger, all’inizio, perché lo conoscevo meglio e mi sentivo più a mio agio. Poi ho provato a farmi strada nei tornei più importanti. Ho fatto bene a Kitzbuhel, dove ho giocato un buon match ai quarti, contro Bautista. 

Alle Next Gen credo di aver trovato il mio gioco e la capacità di battere i grandi giocatori nei grandi tornei. È stato come la porta d’ingresso per il grande tennis. Ci hanno mostrato com’è essere professionisti.  Questi due eventi hanno avuto un grande impatto sulla mia carriera. All’inizio dell’anno io e il mio team abbiamo cercato di imparare dall’anno passato e di trovare nuove soluzioni per preparare la stagione.  

D: Quando hai capito di poter fare qualcosa di speciale? Durante il primo allenamento, o forse durante il match con Coric? 

Lehecka: Non è stato un singolo momento. Durante tutta la mia preseason io e il mio team sentivamo che il mio livello di tennis stava crescendo, che il mio gioco poteva avere successo qui in Australia. 

La cosa che mi ha aiutato di più è stata la United Cup. Ci siamo divertiti molto, con molto spirito di gruppo. È stato un modo di rilassarsi mentalmente e di concentrarsi su buoni match in un bel palcoscenico, su cose cui non pensi durante la stagione. Dopo il match con Zverev, ho sentito che stavo giocando al livello che volevo. Abbiamo semplicemente continuato a lavorare e a credere che fosse la strada da seguire. 

D: Hai raggiunto questo traguardo prima che te lo aspettassi? 

Lehecka: Sinceramente aspetterei la fine del torneo per fare delle riflessioni su ciò che è accaduto. Ma certo non me lo aspettavo. In realtà io e il mio team siamo convinti che io abbia il tennis per raggiungere piazzamenti più alti. Ora ragiono passo per passo. Domani ho il doppio, poi vedrò chi avrà vinto fra Tsitsipas e Sinner. Proveremo a prepararci al meglio. 

D: Se Tsitsipas vince, quanto ti renderebbe entusiasta affrontarlo, dato che il precedente tuo match con lui è stato uno dei più importanti della tua carriera? 

Lehecka: Sarei molto entusiasta, sì. Cercherò certamente di vendicarmi. So che si ricorda del nostro match a Rotterdam: per un set sono stato il migliore in campo, poi ha ribaltato la partita. Sa quali sono le mie qualità, sa che posso metterlo sotto pressione. Ma so anche che è un gran giocatore, numero quattro del mondo.  

So come affrontarlo. La semifinale di Rotterdam mi aiuterà molto nel prepararmi.

D: Credevi di poter vincere oggi? Dopo il primo set, pensavi di poter battere Felix? 

Lehecka: Finché eravamo un set pari pensavo che rimanere concentrato sul mio servizio fosse la cosa più importante. Diciamo che poi mi ha dato qualche chance in risposta, un piccolo bonus. Abbiamo giocato due tiebreak: nel primo stavo giocando molto meglio io, nel secondo eravamo 50 50. Ho giocato un dritto lungolinea incredibile che lui non si aspettava. Poi ci sono stati alcuni momenti in cui ho giocato un gran tennis, ma lui mi ha aiutato con alcuni errori. 

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