[4] N. Djokovic b. [5] A. Rublev 6-1 6-2 6-4
Nessuna sorpresa sulla Rod Laver Arena: Novak Djokovic, dopo aver dominato De Minaur agli ottavi, si ripete anche contro Andrey Rublev, a ulteriore dimostrazione che il problema fisico alla coscia sembra essere superato. Nole ha lasciato solo sette game all’avversario che, come prevedibile, non è riuscito a variare il suo gioco monocorde ed ha finito col perdere tutti i punti importanti. Djokovic ha infatti vinto sette dei nove game che sono andati ai vantaggi, brekkando cinque volte e rischiando di perdere il servizio solo quando era già ampiamente avanti nel punteggio.
L’ex numero uno del mondo giocherà quindi la sua 44esima semifinale in uno Slam (meno due dal record di Federer) e la decima a Melbourne, dove quando ha superato i quarti ha poi sempre vinto il torneo. Sfiderà Tommy Paul in un match inedito. Nel frattempo, la sua striscia di vittorie consecutive all’Australian Open è salita a 26, pareggiando così il record di Agassi. Per Rublev, invece, si conferma l’ostacolo insormontabile rappresentato dai quarti di finale negli Slam: è la settima sconfitta in altrettanti incontri giocati a questo livello nei major e sei di queste sono arrivate in tre set.
PRIMO SET – Il match comincia con un doppio fallo del serbo che non influisce sull’andamento del primo gioco. Djokovic mette subito le cose a posto al servizio lasciando poco margine per lo scambio. Con la prima vince il 78% dei punti.
Nei primi due turni di servizio di Rublev ci sono palle break per Djokovic, malgrado il russo sia salito 40-15 in entrambi i casi. Nel secondo gioco, il n. 5 del seeding si salva con una buona “prima”, mentre su quella del quarto gioco commette un doppio fallo che consegna il break all’avversario. Da destra, Nole serve con una prima esterna che butta fuori dal campo Rublev, mentre trova il primo “ace” da sinistra utile a scappare via 4-1.
Djokovic tiene alto il ritmo e mette in difficoltà il russo che non ha la reattività giusta per poter rispondere colpo su colpo al serbo e va “fuori giri”. Serve un dritto in contropiede per annullare la terza palla break del set, ma il russo è nella morsa del serbo e non riesce a venir fuori da una situazione complicata. Nole risponde in maniera anticipata mettendo in difficoltà Rublev. Fioccano le opportunità di break, ma solo alla quinta chance Djokovic si conquista la possibilità di andare a servire per il primo parziale. Ma a sorpresa, il russo riesce a far commettere qualche errore all’ex numero 1 del mondo che gli valgono due palle break, una delle quali arrivata dopo un doppio fallo. Ma il serbo si affida alla prima di servizio e le cancella entrambe. Il primo setpoint arriva dopo una difesa estenuante del serbo concretizzata con un passante di dritto aiutato leggermente dal nastro. In 40′ Nole chiude 6-1.
SECONDO SET – Rublev prova a resettare tutto in avvio di secondo set e, per la prima volta nel match, supera agevolmente un suo turno di servizio. Appare nervoso Djokovic in avvio di secondo set, innervosito dalle folate di vento. Ma è un’apparenza che non trova grandi conferme, perchè nel quinto gioco si “sfoga” alternando colpi con grande intensità. Rublev perde il servizio a “15” ma rimane mentalmente nel set, tanto da avere tre occasioni di controbreak nel sesto gioco. Risultato? 6-2 Djokovic! Sì proprio così perchè il serbo non accetta che si metta in discussione la sua classe, la sua voglia di tornare in semifinale a Melbourne dopo un’edizione di assenza forzata e lo mostra con la solita grande personalità. Annulla le tre chance di controbreak affidandosi al suo servizio. Rublev mostra segnali di cedimento e si fa rimontare da 30-0 anche nel settimo gioco mandando Djokovic a servire per il secondo set. Nole concede una palla break, ma poi chiude alla quinta palla set sfruttando un errore di risposta in lunghezza del russo.
TERZO SET – Rublev lascia il campo per il toilet break, ma al rientro è tutto come prima: Djokovic risponde sempre alla grande, mentre il nervosismo del russo si riflette nella confusione fatta nei pressi della rete, e allora l’ex numero uno del mondo si aggiudica l’ennesimo game protrattosi ai vantaggi (il settimo su otto andati oltre la parità). Dopo il break in apertura di set, Nole avrebbe anche la possibilità di replicare nel terzo game, ma ad Andrey, per una volta, basta il servizio: il moscovita torna così a vincere un gioco dopo aver annullato palle break – cosa che era riuscito a fare solo sullo 0-1 del primo set.
Nei suoi turni di battuta, comunque, Djokovic non concede nulla e con assoluta scioltezza si avvicina al traguardo. Del resto, Rublev continua in maniera testarda a picchiare la palla senza particolare raziocinio e senza la minima ricerca di variazioni tattiche. Il serbo non si danna eccessivamente per trovare un altro break ma al servizio sul 5-4 non fa alcuna fatica a chiudere il match dopo due ore di gioco. Venerdì sarà semifinale contro Tommy Paul.
Con la collaborazione di Paolo Pinto