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WTA Hua Hin: inarrestabile Zhu Lin, prima finale in carriera. Troverà Tsurenko dopo il ritiro di Andreescu
La canadese, testa di serie n°1 del torneo thailandese, non riesce a completare la sua semifinale, dopo essere andata a due punti dal vincere il primo set
L. Zhu b. [7] Xin. Wang 6-2 6-4
Continua il momento magico di Zhu Lin al Thailand Open. La classe 1994 cinese sta vivendo il momento migliore della carriera a 29 anni appena compiuti. Dopo il sorprendente ottavo di finale raggiunto agli Australian Open, dove per la prima volta in carriera è approdata alla seconda settimana in uno Slam, battendo Maria Sakkari al terzo turno e spaventando Viktoria Azarenka al quarto turno, l’attuale numero 54 del mondo si garantisce anche la sua prima finale a livello WTA. Una settimana straordinaria per la cinese, nella quale ha lasciato solo un set per strada – al primo turno contro la connazionale Wang Xiyu – per poi imporsi in due set contro Jang, Zidansek e oggi contro la testa di serie numero 7 Wang Xinyu, anche lei oggi a caccia della prima finale in un torneo WTA.
Dopo un primo set dominato – eccetto in avvio, con tre break consecutivi – Zhu ha conquistato cinque degli ultimi seti giochi disputati, chiudendo 6-2. Più complicato il secondo parziale, anche se è sempre la n°54 del mondo (che da lunedì sarà almeno n°44, migliorando il best ranking) a mantenere il comando delle operazioni. Dopo uno scambio di break ad inizio e metà set, l’allungo decisivo arriva sul 3-3, quando Lin opera il break e va a servire per il match sul 5-4, archiviando la pratica 6-2 6-4. Uno stato di forma psicofisica davvero invidiabile quello di Zhu, che domani andrà a caccia del suo primo titolo: in caso di vittoria salirebbe al n°41 del ranking, lei che prima dell’Australian Open era addirittura fuori dalle prime 80.
L. Tsurenko b. [1] B. Andreescu 7-5 4-0 rit.
La seconda finalista è a sorpresa Lesia Tsurenko, che ha ribaltato il pronostico nella sfida contro Bianca Andreescu, in cui è risultato decisivo il primo set, durato oltre un’ora e dieci minuti, vinto in rimonta. Dopo quattro break consecutivi in avvio – due per parte – l’ucraina è la prima a tenere la battuta, portandosi sul 3-2. La testa di serie n°1 però si scuote, operando prima l’aggancio e poi un nuovo sorpasso, conquistando tre giochi di fila e portandosi sul 5-3. Nonostante arrivi due volte a due punti da perdere il set, la numero 136 WTA è più viva che mai. Prima accorcia le distanze, poi sfrutta un pessimo decimo game della sua avversaria (chiuso con un doppio fallo), che cede il servizio a zero: 5-5. Non è un match spettacolare, come dimostrano i 48 gratuiti complessivi dalle due giocatrici a fine set. Trenta di questi saranno di Andreescu, costretta a chiamare il fisioterapista sotto 5-6 per un problema tra il collo e la spalla destra. Al rientro in campo la 22enne di origini rumene va in confusione totale, subendo un nuovo break a zero costellato dai troppi errori di dritto: 7-5 Tsurenko.
L’ucraina fiuta il momento favorevole e allunga subito in avvio di secondo parziale, portandosi sul 3-0 e firmando un parziale di sette game di seguito dal 3-5 del primo set. I problemi fisici della canadese sono evidenti, spesso sottolineati da urla di nervosismo. La numero 42 del ranking si muove a fatica, provando ad alzare di maggiormente le traiettorie negli scambi prolungati, ma senza successo. Ad ogni punto che passa Andreescu vede allontanarsi sempre più la possibilità di tornare in finale e vincere il suo primo torneo dallo US Open 2019, ad oggi il suo ultimo titolo a livello WTA. La n°1 del seeding non ne ha più, subisce l’ennesimo break nel quarto gioco e alza bandiera bianca. Grazie al successo per 7-5 4-0 ritiro, l’ex n°23 del mondo potrebbe tornare in top100. Al momento è proprio n°100 nel ranking live, ma non è ancora certa di riuscire a mantenere quella posizione, eventualità che si verificherebbe di certo in caso di successo finale, che sarebbe il quinto in carriera.
Con la collaborazione di Giulio Vitali