WTA Doha, Azarenka e Ostapenko si sciolgono: Bencic e Pegula avanzano. Bene Gauff e Kudermetova

Flash

WTA Doha, Azarenka e Ostapenko si sciolgono: Bencic e Pegula avanzano. Bene Gauff e Kudermetova

La svizzera prosegue la sua striscia positiva ma che fatica contro Azarenka. Pegula non delude in Qatar

Pubblicato

il

Belinda Bencic - WTA Doha 2023 (foto: twitter @wta)
 

Il mercoledì del torneo WTA 500 di Doha proponeva l’inizio dei match di secondo turno: ecco come sono andati i primi incontri della giornata.

[7] B. Bencic b. V. Azarenka 1-6, 7-6(4), 6-4

Vika Azarenka si perde sul più bello e lascia passare ai quarti Belinda Bencic. Avanti di un set e due break, l’ex numero 1 al mondo si fa rimontare e torna a casa con tanto rammarico. La svizzera, dal canto suo, come al solito non ha mollato, anche se nella sua condizione fisica pesano le fatiche della settimana di Abu Dhabi conclusa con il successo finale.

Bastano 34′ alla bielorussa per archiviare il primo parziale: spinge molto con il servizio e per Bencic è dura entrare in partita. Mette il 74% di prime palle e con il dritto mette alle corde l’avversaria. Il monologo non cambia nei primi 20′ del secondo set: Vika confeziona un doppio break e sale 4-1. Gara finita? Con Bencic mai dire mai e arriva un parziale di quattro giochi a zero che ribalta l’inerzia del match. Il tiebreak è sempre condotto dalla svizzera che chiude al secondo setpoint. Il terzo set si decide in avvio di gara: Azarenka spreca due occasioni di 1-0, commette doppio fallo, un errore di dritto e rapidamente si trova sotto di un break. La testa di serie n. 7, nel frattempo, è salita con la percentuale della prima di servizio e non ha problemi a controllare i suoi turni di battuta. Ai quarti sfida con la vincente del match tra Swiatek e Collins.

[4] C. Gauff b. P. Kvitova 6-3, 7-6(6)

Coco Gauff batte Petra Kvitova senza troppi problemi. In 1ora e 26′ archivia la pratica ceca 6-3, 7-6(6). In una gara nella quale il servizio fa la differenza, l’americana ottiene il break decisivo per la conquista del primo parziale nell’ottavo gioco. Per il resto i turni di battuta scivolano via rapidamente e in 27′, l’americana passa a condurre. Nel secondo set la gara è estremamente equilibrata. C’è una sola occasione di break, ma Kvitova non sfrutta l’opportunità. Nel tiebreak, due volte Gauff va avanti di un minibreak, ma non concretizza il vantaggio. Al secondo matchpoint chiude e va ai quarti: troverà la russa Veronika Kudermetova.

V. Kudermetova b. S. Kenin 6-2, 7-5

Veronika Kudermetova impiega un’ora e 50′ per battere Sofia Kenin con il punteggio di 6-2, 7-5. Russa che confeziona 13 aces e ottiene il 70% dei punti vinti con la prima di servizio. L’americana sta cominciando la scalata in classifica: parte da 210 ma rapidamente saprà ritrovare la via maestra dopo i tanti infortuni patiti. Primo set senza storia con l’americana che concede sempre palle break nei suoi turni di battuta: due break fanno la differenza nel 6-2 finale.

Nel secondo set le parti si invertono ed è la russa a concedere ben cinque palle break all’avversaria, ma il suo servizio evita guai peggiori. Nel dodicesimo gioco, strappa il servizio a Kenin e accede ai quarti. Se la vedrà con Coco Gauff.

[2] J. Pegula b. J. Ostapenko 6-2, 2-6, 7-5

Solita Jelena Ostapenko, tennista che nel suo archivio ha una marea di partite gettate alle ortiche sul più bello. Contro Jessica Pegula va a servire per il match, si fa raggiungere sul 5-5 e sciupa due matchpoint prima di crollare psicologicamente sul 40-15 dell’undicesimo gioco.

La testa di serie n. 4 accede ai quarti battendo la lettone 6-2, 2-6, 7-5 in 1ora e 53′. Pegula subito a imporre il suo gioco in un primo set senza storie: sale 4-0, tiene saldamente i suoi turni di battuta e chiude 6-2. Sul più bello si spegne e subisce la reazione di Ostapenko che sale con la percentuale della prima di servizio messa in campo e passa dal 60% al 77% del secondo. L’americana, invece, commette quattro doppi falli e va sempre in difficoltà nei suoi turni di battuta. La lettone capovolge il match chiudendo 6-2 e salendo 5-2 nel terzo con un break dalla sua parte. Nel momento cruciale, perde la battuta e ridà coraggio all’americana. Ma non è tutto: cestina tutto nell’undicesimo gioco, quando da 40-15 perde il suo turno di battuta. Al primo matchpoint Pegula chiude e si regala la vincente della sfida la vincente della sfida tra Kasatkina e Haddad Maia.

QUI IL TABELLONE AGGIORNATO DEL WTA 500 DI DOHA

Continua a leggere
Commenti

Flash

Inizia la “Wild Card Challenge”: in palio posti in tabellone al Roland Garros per i tennisti americani

Continua la collaborazione fra USTA e FFT: verranno scelti un tennista e una tennista statunitensi in base ai punti ottenuti nelle prossime cinque settimane

Pubblicato

il

Court Philippe-Chatrier - Roland Garros 2022 (foto Roberto Dell'Olivo)

Inizia lunedì 3 aprile la “Wild Card Challenge”: quattro settimane di tennis ATP e cinque di tennis WTA sulla terra battuta europea durante le quali sarà costituita una sorta di Race to Paris riservata ai soli tennisti americani, da cui sono esclusi coloro ammessi in tabellone direttamente o con il ranking protetto o sono in top 50 all’inizio della sfida. Colui e colei che avranno ottenuti più punti in classifica verranno premiati con una wild card per il secondo grande slam della stagione; In caso di arrivo a pari punti, otterrà la wild card il giocatore col miglior ranking la settimana immediatamente successiva alla scadenza delle quattro/cinque settimane. 

Continua così la stretta collaborazione fra la federazione americana, la USTA, e quella francese, la FFT, che si ripeterà a parti invertite in occasione dello US Open. Tempo fino al 24 aprile (o al primo maggio), dunque, per ottenere in un massimo di tre eventi ATP o WTA il maggior numero di punti possibili. L’iniziativa va avanti dal 2012, e ha visto guadagnare un pass per il torneo a nomi ben noti: Shelby Rogers (2013), Frances Tiafoe (2015), ma anche Tommy Paul (nel 2019). 

2022: Michael Mmoh (1R); Katie Volynets (2R) 

 

2019: Tommy Paul (1R); Lauren Davis (2R) 

2018: Noah Rubin (1R); Taylor Townsend (2R) 

2017: Tennys Sandgren (1R); Amanda Anisimova (1R) 

2016: Bjorn Fratangelo (2R); Taylor Townsend (2R) 

2015: Frances Tiafoe (1R); Louisa Chirico (1R) 

2014: Robby Ginepri (1R); Taylor Townsend (3R) 

2013: Alex Kuznetsov (1R); Shelby Rogers (2R) 

2012: Brian Baker (2R); Melanie Oudin (2R) 

Continua a leggere

Flash

Gael Monfils: “Spero di poter scendere in campo a Montecarlo”

Il francese ha dato aggiornamenti sulle sue condizioni dopo l’infortunio al polso

Pubblicato

il

Gael Monfils - Indian Wells 2022 (foto Twitter @bnpparibasopen)

Gael Monfils sta lentamente facendo il suo ritorno sul circuito. A causa di un infortunio al piede, l’ormai trentaseienne francese era rimasto fermo per ben sette mesi, dagli ottavi di finale della Rogers Cup 2022 al recente Indian Wells. 

Il rientro non è stato dei migliori: nel torneo che un anno fa l’aveva visto battere l’appena proclamato numero uno del mondo Daniil Medvedev, il francese ha racimolato soltanto quattro giochi contro l’australiano Jordan Thompson, giocatore esperto ma certamente alla portata di un Monfils anche solo in forma discreta. Gael si è allora spostato a Phoenix, quel prestigioso Challenger che ha visto la partecipazione, fra gli altri, di Matteo Berrettini. Come il romano, anche il francese ha trovato sulla sua strada il finalista Alexander Shevchenko, che in una settimana si è tolto una doppia prestigiosa soddisfazione nel battere entrambi.  

 

Il momento più preoccupante del fallimentare sunshine double è stato tuttavia quello conclusivo: sceso in campo a Miami contro il connazionale Humbert (anche lui in una crisi, la sua quasi perenne) è stato costretto a ritirarsi dopo appena sei giochi, a causa di un nuovo infortunio, questa volta al polso. Molti allora, fra la stampa e gli addetti ai lavori, hanno cominciato ad interrogarsi sul prosieguo della carriera del francese.  

Ma a spazzar via l’aria di ritiro che aleggiava da giorni ci ha pensato lo stesso Gael, con un articolo pubblicato sul suo blog personale. “Sì, è deludente” ha esordito il francese, “ma non è nemmeno una catastrofe”, e qui il riferimento al mondo giornalistico è esplicito: “Puoi dire che ho giocato male, che ho perso al mio ritorno, non preoccuparti. Ma non definirmi demoralizzato, finito o pronto a rinunciare solo per ottenere più clic2. Una reazione piccata, dunque, quella di Monfils, che ci ha tenuto a far sapere che è invece “entusiasta di essere tornato”. 

 Il francese ha inoltre aggiornato sulla situazione del nuovo infortunio: “Non è una lesione grave: è un’infiammazione, legata a un problema neuro-muscolare. Infiltrazioni, ultrasuoni e terapia TECAR dovrebbero rimediare.” Infine, le prospettive sul rientro in campo: “Con un po’ di fortuna, sarò in campo tra due settimane, a Montecarlo”

Dunque Monfils non si sbilancia, ma risponde alle critiche e rilancia. Se la sua speranza di tornare sulla terra di Montecarlo si tramuterà in realtà tangibile lo scopriremo nelle prossime settimane. 

Continua a leggere

ATP

ATP Miami: discontinuo ma cinico, Medvedev batte Khachanov ed è in finale

Khachanov prova a prendere l’iniziativa ma Daniil prende il controllo del match nei momenti importanti: affronterà Sinner o Alcaraz

Pubblicato

il

Daniil Medvedev - Miami 2023 (foto Ubitennis)

[4] D. Medvedev b. [14] K. Khachanov 7-6(5) 3-6 6-3 

 

Fra alti e bassi, errori e blackout, un discontinuo ma cinico Daniil Medvedev ha la meglio su Karen Khachanov, amico-rivale che ha disputato un match coraggioso, tentando di spezzare la ragnatela del suo avversario, riuscendoci, per altro, soprattutto nel secondo set; Ma non basta: Daniil raggiunge la prima finale a Miami, Karen manca il ritorno in top ten. L’avversario del numero cinque del mondo verrà deciso stanotte nel nuovo capitolo della recente ma promettente saga Sinner-Alcaraz

Primo set 

Prima semifinale del Miami Open. Nel giorno dell’annuncio della revoca del bando a Wimbledon, in campo due tennisti russi: Daniil Medvedev, in striscia positiva (se si esclude la finale contro l’intoccabile Alcaraz ad Indian Wells) dal torneo di Rotterdam, parte nettamente favorito contro l’amico Karen Khachanov, tornato dopo anni a battere un top ten (23 le sconfitte consecutive dalla vittoria a Bercy 2018 su Djokovic) e di nuovo a ridosso dei primi dieci dopo la recente semifinale slam in Australia. Daniil è in vantaggio 3-1 negli h2h, l’ultimo quest’anno ad Adelaide. Chi vince trova Jannik Sinner o Carlos Alcaraz, in campo nella notte italiana. 

Dopo umide giornate di pioggia, il clima di Miami sembra quasi apprezzabile (al 62 per cento l’umidità). E sembra Khachanov il giocatore in grado di approfittare delle favorevoli condizioni climatiche: la testa di serie numero 14 si procura subito due palle break, ma Medvedev è bravo ad annullarle con i primi due ace della partita. I suoi turni al servizio rimarranno macchiati da qualche sbavatura, mentre intonsi saranno quelli di Khachanov, che tiene a zero i primi tre. Escluse alcune magie (non andate a buon fine) da parte di Medvedev, è calma piatta sul centrale, finchè sul 3-4, con le palle nuove, la striscia di Khachanov si interrompe all’improvviso: all’improvviso Daniil si accende, intrappola Karen nella sua tela, e basta qualche seconda che il numero cinque del mondo si prenda tutto il braccio, si procuri due palle break e si trovi a servire per il primo set.  

Come si accende in un attimo, basta poco perché l’attenzione di Medvedev cali: un doppio fallo e un nastro sfortunato non arridono al campione dello US Open 2021, che si fa recuperare immediatamente il vantaggio, mancando fra l’altro un set point sul quale commette un doppio fallo. Ora Khachanov prova a sciogliere la trama del suo avversario, prende più volte l’iniziativa e tiene con autorità i turni successivi, nonostante l’esasperata difesa di Medvedev: è tiebreak. Qui fa tutto Daniil: si prende un minibreak, lo getta via con un errore di rovescio, se lo riprende e infine, nonostante il coraggio e i tentativi di Khachanov, chiude 7-5 dopo un’ora e due minuti. I numeri sono a favore di chi rincorre: 75 percento di seconde palle contro il 33 dell’avversario, addirittura tre punti in più, ma chi passa a condurre è col suo solito cinismo Medvedev, che ora si dirige verso il bagno dove sosterà per ben sette minuti e mezzo. 

Secondo set 

Il toilet break, in realtà, sembra favorire Khachanov piuttosto che Daniil: Il vincitore di Parigi Bercy 2018 parte forte, brekkando a 15 Medvedev, scomparso dal campo (a volte letteralmente: la telecamera fatica a inseguire le sue stoiche difese). La tattica del logoramento non sortisce più alcun effetto su Khachanov, che ora esce in maniera relativamente agevole dallo scambio: dopo i primi tre giochi in cui vince 12 punti su 15, Karen tiene il suo avversario a debita distanza, sia nel punteggio che dalla linea di fondo, e chiude in breve tempo, senza particolari patemi ed in completo controllo, per 6-3. Si va al terzo e decisivo set. Medvedev è chiamato a riaccendersi un’altra volta. 

Terzo set 

Il buon momento di Khachanov continua anche in apertura di terzo set: subito palla break nel game d’apertura, ma Medvedev alza le percentuali al servizio e suggella col nono ace un game molto complicato. È la svolta: i turni di battuta di Khachanov sono ora un lontano ricordo di quelli del primo set, e, probabilmente accusando la stanchezza fisica e mentale a cui il suo avversario l’ha inevitabilmente condotto, concede due palle break e con ben tre gratuiti perde il servizio e torna a inseguire. Per la prima volta, Medvedev è davvero in controllo della partita: i suoi game di battuta seguono trame predefinite e, nonostante alcuni caparbi colpi di coda di Khachanov in scambi da venticinque punti, il numero cinque chiude 6-3 e dopo due ore e diciassette si qualifica per la quinta finale consecutiva. Un Khachanov sfinito ci prova fino all’ultimo punto ma alla fine si avvicina alla rete con il sorriso sportivo dello sconfitto. Chiunque vinca stanotte, sarà una bella finale. 

Sinner in semifinale: la diretta Facebook di Luca & Vanni

Seguici su Instagram:

Continua a leggere
Advertisement
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement
Advertisement