La WTA potrebbe dimezzare la multa alla Federazione Britannica se riammettesse le giocatrici russe e bielorusse nei tornei

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La WTA potrebbe dimezzare la multa alla Federazione Britannica se riammettesse le giocatrici russe e bielorusse nei tornei

La somma da pagare passerebbe dal milione attuale ai 500.000 mila dollari. Resta un grande punto interrogativo sulla questione

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Aryna Sabalenka - Australian Open 2023 (Twitter @AustralianOpen)
Aryna Sabalenka - Australian Open 2023 (Twitter @AustralianOpen)
 

Lo scorso luglio la WTA aveva multato la Lawn Tennis Association (che gestisce i tornei di Nottingham ed Eastbourne) e l’All England Club con la somma di un milione di dollari per l’esclusione di atleti russi e bielorussi da Wimbledon e dagli altri tornei in Gran Bretagna. 

Oggi però la WTA è tornata sui suoi passi, o meglio, secondo quanto riporta The Telegraph, ha optato per uno sconto di “pena”. Infatti la multa inizialmente di 1 milione di dollari si potrebbe dimezzare a 500.000 mila dollari. C’è però una condizione affinché questa avvenga: la federazione britannica dovrà acconsentire alla partecipazione delle atlete russe e bielorusse ai loro tornei quest’estate. Sicuramente un tentativo di ricucire lo strappo, ma anche un modo per mettere pressione al torneo Wimbledon allo scopo di riammettere i giocatori, al momento, ancora esclusi dallo slam britannico.

Se la cosa non dovesse andare in porto c’è già pronta la contromossa: secondo alcuni media britannici l’ATP potrebbe togliere la licenza ai tornei di sua competenza e spostare all’estero gli eventi in preparazione del Major inglese. Tutte ipotesi da verificare: il punto interrogativo intorno alla questione è ancora ingombrante.

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