ATP Indian Wells: il derby è di Taylor Fritz, ma Shelton è una realtà

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ATP Indian Wells: il derby è di Taylor Fritz, ma Shelton è una realtà

Il campione della scorsa edizione sa aspettare il calo del giovane georgiano e vince in rimonta

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Taylor Fritz - Indian Wells 2023 (foto Twitter @bnpparibasopen)
 

[4] T. Fritz b. B. Shelton 4-6 6-4 6-3

Taylor Fritz si aggiudica una bella partita nell’inedito derby a stelle e strisce con Ben Shelton al BNP Paribas Open di Indian Wells. In un’ora e cinquantuno di scambi di qualità i due hanno confermato le loro ambizioni per la stagione in corso. In particolare, Fritz è davvero nel momento migliore della carriera: non sembra per ora pesargli il titolo di campione in carica e al cospetto di una delle migliori speranze del tennis mondiale, ha saputo aspettare il calo di rendimento alla battuta del rivale, per poi giocare un terzo set perfetto. Shelton dal canto suo deve lavorare per allungare il rendimento della prima ora: quando lo avrà raddoppiato, saranno dolori per tantissimi racchettatori dei prossimi dieci anni.

Il match

Il primo set propone da subito il tema che più facilmente ci aspettiamo: scambi essenziali e prime di servizio alla nitroglicerina. Shelton mette a segno nella frazione tre ace, ma al dato va aggiunto il 15 su 15 sulla prima palla e che la metà circa di queste prime non abbia risposta. Il ventenne di Atlanta non disdegna di seguire il servizio a rete e mostra anche doti di tocco non vili, riportando un felice dieci su undici nelle vicinanze del net. Fritz non sfigura ma non è ugualmente efficace con la battuta: mette nel riquadro giusto, infatti, solo il 52% di prime palle contro il 75% del rivale, e nel quinto gioco subisce la rimonta dello sfidante da 40-0. Nonostante un’altra palla-game ai vantaggi a suo favore, l’atleta di San Diego cede il servizio. Perde in tutto il resto del set solo altri due punti, ma ne strappa solo tre in risposta: dopo trentatré minuti il set è del numero 41 del ranking.

Nei primi game del secondo parziale si nota subito la ridotta efficienza della prima palla del giovane mancino: nei primi tre game al servizio dal 75% si passa al 44%. Si scambia di più e ne trae giovamento lo spettacolo. Shelton ha un dritto insidiosissimo che gioca egregiamente sia ad uscire che inside, riuscendo efficace anche nel chop di contenimento. Nel sesto gioco, il primo ai vantaggi sul suo servizio, uno splendido drive lungolinea in corsa prende la riga al termine di uno scambio prolungato.

Anche Fritz cala alla battuta, e deve faticare non poco in fase di spinta data le buonissime qualità di contenimento dei colpi di Shelton. In più di una occasione il campione uscente potrebbe chiudere il punto a rete, ma la sua non eccelsa attitudine al gioco di volo lo porta a dover fare gli straordinari con i colpi da fondo.

Il favorito numero quattro del torneo sale comunque 5-4 e d’improvviso Shelton concede una palla-break, che si rivela esiziale: il mancino, infatti, affonda un facile dritto in rete da metà campo e cede la frazione con l’identico punteggio con cui aveva vinto la prima. Per lui 14 errori non forzati, di cui ben (con la minuscola) otto sul dritto.

L’incontro conferma vivacità e divertimento anche nel set decisivo, con Shelton che dimostra coraggio e capacità di approcciare la rete per compensare il calo di efficacia al servizio, mentre Fritz perde solo un punto nei primi due turni alla battuta. Nel sesto gioco la tendenza è ancora più chiara: Shelton non fa più male con il colpo di inizio gioco e concede una palla-break, che annulla con una seconda super. Ma, di nuovo sotto poco dopo nei vantaggi, mette oltre la riga di fondo una volée bassa di rovescio, e Fritz sale 4-2. È il momento del californiano, che dopo quasi due ore di gioco sta servendo al meglio, mentre la matricola della Georgia è in apnea. Il numero 41 del mondo tiene il servizio nell’ottavo gioco ma deve annullare un matchpoint; è il preludio alla fine del match, nel game successivo. Per il campione uscente ora c’è il vincente tra Baez e Hijikata.

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