WTA Indian Wells, Trevisan: "Devo portare gli aspetti positivi a Miami e continuare a fare queste lotte perché prima o poi i risultati arrivano"

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WTA Indian Wells, Trevisan: “Devo portare gli aspetti positivi a Miami e continuare a fare queste lotte perché prima o poi i risultati arrivano”

Dopo l’uscita di scena dal BNP Paribas Open per mano di Karolina Muchova, Martina Trevisan si sofferma sulla forza dell’avversaria: “Il ranking non rispecchia il suo reale valore, il servizio la sua arma”

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trevisan vs muchova
 

Martina Trevisan ha lottato, ma alla fine si è dovuta arrendere alla ceca Karolina Muchova con lo score di 6-4 3-6 6-4 al termine di 2ore e 42 minuti di gioco. Esce così di scena dal BNP Paribas Open, anche l’ultima giocatrice azzurra rimasta in gara nel tabellone di singolare femminile. Dopo la sconfitta al 3°T, la mancina toscana si è concessa ai microfoni dei giornalisti italiani presenti ad Indian Wells, tra i quali il nostro inviato Vanni Gibertini, mostrando grande lucidità nell’analisi della partita ma anche la decisa volontà di proiettarsi già a capofitto verso il prossimo appuntamento del Sunshine Double: il WTA 1000 di Miami, dove la n. 26 del mondo proverà a portarsi dietro gli aspetti positivi colti nelle sue prestazioni californiane per ritrovare in Florida quella continuità di risultati, necessaria ad arrivare preparata nel migliore dei modi alla stagione sulla terra battuta europea in cui la cambiale di punti che dovrà saldare è salatissima tra la difesa del titolo al WTA 250 di Rabat e la ancor più pesante semifinale al Roland Garros 780 punti – per un totale di 1030 punti.

Considerando, poi, che attualmente dispone di un conguaglio complessivo di 1529 punti in classifica, scartando i punti conquistati nel 2022 grazie ai due grandi risultati sopra menzionati rimarrebbe con soli 499 punti rischiando così seriamente di uscire dalla Top 100.

Diego Barbiani, Ok Tennis: Ti chiedo subito le sensazioni a caldo, se hai qualcosa di positivo da poter prendere. Dopo la vittoria contro Brengle, avevi detto che ti era piaciuto riassaporare la sensazione della lotta. Il fatto che sei stata in partita punto a punto per due ore e tre quarti provano che ci sia stato qualcosa di positivo?

 

Martina Trevisan: “Io penso che dopo una partita del genere qualcosa di positivo ci sia senz’altro, altrimenti non stai in campo per due ore e cinquanta. Però ovviamente ora c’è un pò di dispiacere e di amarezza perché ti girano, quindi c’è bisogno di tempo per metabolizzare. Tuttavia, senz’altro, con più lucidità posso dire di essere certa che dopo questa partita ci sia tanto di positivo da prendere“.

Vanni Gibertini, Ubitennis: Ho visto che hai fatto abbastanza fatica all’inizio a rispondere e alla fine. A metà partita, invece sei riuscita a contrastarla anche sul suo servizio ed è stato quando poi hai ottenuto il break e hai vinto il secondo set. Sei rimasta lì all’inizio del terzo, e quindi volevo sapere se potevi analizzare che cosa hai fatto di diverso; se è stata lei che ha avuto un calo o se sei stata tu che hai cambiato qualcosa nella risposta?

Martina Trevisan: “No, io penso che il suo calo sia dipeso anche da me perché avevo iniziato a rispondere di più, inoltre lei aveva calato la percentuale di prime e poi sai sono attimi che tutto si decide su quelle due o tre palline. Se poi la risposta non va in campo, penso che si possa dire poco. Inizialmente in risposta ho chiesto troppo al mio colpo, invece sarebbe stato meglio iniziare lo scambio. Insomma se lei poi avesse chiuso il punto o mi avesse messo in difficoltà brava lei. Dopo ho cercato di giocare più palle possibili, ho cercato di cambiare posizione per darle un pò più noia. E infatti da sinistra, ha funzionato di più rispetto che da destra che penso sia il suo angolo migliore al servizio. Al contrario da sinistra riuscivo a spostarmi di più e cercavo di giocare meno rovesci possibili. Difatti lei ha commesso più doppi falli da sinistra che da destra e ripeto penso che questa partita si sia giocata su due palle alla fine del set finale. Poi ci sta che insomma il primo set giochi meglio lei e nel secondo invece alzando il mio livello ho giocato meglio io, è il tennis. Quindi dispiace sì per l’ultima parte del terzo set dove ho avuto due palle break sul 3-2, però non le ho sfruttate. Poi lei in quei frangenti ha servito anche molto bene, il ranking non rispecchia il suo reale valore dato che è rientrata da poco ma si sa che in questa prima parte dell’anno ha fatto molto bene. Ha vinto tante partite, quindi peccato“.

Diego Barbiani, OK Tennis: Guarda ti volevo chiedere non tanto un commento sul suo servizio, ma sapere un tuo parere. Perché mi è sembrato che quando lei ha iniziato a fare punti consecutivi al servizio che poi magari diventavano anche delle serie di otto punti consecutivi, volevo capire se era lei che riusciva a trovare sempre un ottimo piazzamento o se facevi magari fatica tu a leggere la palla. Anche perché ho avuto la sensazione che sia stato proprio il servizio a permetterle di non soffrire più di tanto e di gestire fino alla fine?

Martina Trevisan: “Il suo lancio di palla è molto basso e sempre in avanti, quindi è difficile da leggere. Forse da sinistra, dove ripeto penso di aver risposto meglio, quando giocava il kick verso il mio dritto il lancio era leggermente più indietro la testa e quindi era più leggibile il fatto che scegliesse la parte del mio diritto. Però poi se la lancia molto in avanti e ci va con il peso del corpo, sia che giochi alla T sia che giochi ad uscire da destra. Il servizio è la sua arma, questo si sapeva. E’ il suo colpo migliore, a prescindere dal fatto che abbia giocato con me, fa molto affidamento sul servizio perché sa che comunque riesce a servire bene e può accorciare gli scambi. Io, infatti, ho sempre cercato di portare lo scambio il più lungo possibile perché penso che la maggior parte degli scambi lunghi l’abbia vinti io, però lei ha il servizio e può sfruttare questa arma“.

Vanni Gibertini, Ubitennis: Comunque un torneo, quello che hai disputato, con due partite giocate bene contro due avversarie che non sono certamente le ultime arrivate. Quindi ti chiedo, con quale spirito si affronta il torneo di Miami, è un torneo in cui vuoi vincere assolutamente partite, vuoi giocare bene; che risposte cerchi dal tuo gioco?

Martina Trevisan: “Ripeto in questo momento è difficile perché sono un pò arrabbiata e dispiaciuta, però le cose positive ci sono. Quindi è giusto che me le porti a Miami per continuare a fare queste lotte perché comunque, come vi ho detto dopo il primo match, il mio gioco con il mio fisico è da lotta e non posso essere come lei, ad esempio, che serve e chiude il punto dopo due colpi. E sono consapevole che se riesco a giocare così, do molto fastidio alle altre, perciò il mio augurio è di continuare su questa via. Quindi di entrare in campo e cercare sempre di portare queste lotte che prima o poi sono certa andranno dalla mia parte“.

Diego Barbiani, Ok Tennis: Io volevo chiederti un’ultima cosa riguardo al fatto che tra due settimane inizierà la stagione sulla terra battuta. Perciò volevo sapere, come pensi di programmare la preparazione e magari se sai già quali tornei potrai affrontare andando verso Parigi. Perché tanto se lo spirito è questo, poi arrivano anche i risultati

Martina Trevisan: “Io penso che ci sia la Fed Cup, dopo Stoccarda e poi penso ci sia Madrid. Poi Roma, Rabat e infine Parigi. Quindi penso di giocare tutte quelle settimane sulla terra e spero arrivino i risultati“.

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Roland Garros, Djokovic conquista la 45esima semifinale Slam: “Il tie-break del secondo set è stato il momento chiave”

Djokovic aspetta il vincente tra Tsitsipas e Alcaraz: “Non incontro Carlos da Madrid 2022; lui è il giocatore da battere”

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Novak Djokovic - Roland Garros 2023 (Twitter @rolandgarros)
Novak Djokovic - Roland Garros 2023 (Twitter @rolandgarros)

Novak Djokovic si è presentato in conferenza stampa oggi, dopo aver vinto due partite in una contro Karen Khachanov:  4-6 7-6 6-2 6-4. Un inizio tribolante per il serbo che ha rivelato di non essersi mai sentito veramente in campo fino al termine del secondo set. E nonostante fosse stata una partita inizialmente dominata da Khachanov, il tiebreak del secondo set si è rivelato fatale per dare vita ad un secondo match. Djokovic non ha lasciato neanche un punto al suo avversario, vincendo 7 punti a 0, per poi imporsi nei due set successivi. Non la vittoria che sperava, ma oggi ha deciso di essere meno severo del solito davanti ai microfoni.

D: Congratulazioni Novak! Pensi che il tiebreak del secondo set sia stato il momento in cui è girata la partita?

Novak Djokovic:Si credo che sia stato il momento chiave. Perdere anche il secondo set avrebbe fatto una grande differenza. Credo che ci siano state due partite in una sola. I primi due set sono stati probabilmente i peggiori che ho giocato fino ad oggi. Mentre il terzo e il quarto set sono riusciti a giocarli abbastanza bene. Sono riuscito a tenere i nervi saldi nel tiebreak. L’ho giocato davvero al meglio senza sbagliare niente. Questo mi ha dato fiducia e ho iniziato a sentirmi più a mio agio in campo”.

 

D: Sei stato molto critico nei tuoi confronti negli ultimi 10 giorni. Eppure, eccoti qui, ancora in semifinale. Quanto sarà difficile per te cercare di ritrovare la forma migliore nei prossimi giorni per sfidare uno dei prossimi due giocatori che, se non ha già vinto uno Slam, perlomeno è già arrivato in finale?

Novak Djokovic:Dovrò cercare di dare il meglio perché so di non avere altra scelta in una giornata del genere. Oggi sono sceso in campo anche se mi sembrava di non essere rimasto fuori. Mi sentivo così e l’ho dimostrato inizialmente per come giocavo. Devo riconoscere però che i meriti di Khachanov: ha servito e giocato molto bene. Ho commesso una marea di errori non forzati però succede. Può succedere anche questo. Il vantaggio degli slam è che se non ce l’hai fatta nei primi due set, hai ancora tempo per vincere. Non è la prima volta che mi succede ma è importante riuscire a vincere partite che stavi inizialmente perdendo. Ora avrò due giorni per recuperare, ritrovare le energie mentali e fisiche, e proverò a dare tutto quello che ho venerdì. È vero sono molto severo con me stesso ma sono anche contento di aver vinto e di essere di nuovo in semifinale”.

D: Hai già risposto parzialmente alla mia prossima domanda: quindi vedi un lato positivo nell’aver vinto un match in cui hai fatto così fatica nei primi due set?

Novak Djokovic:Assolutamente, prendo il lato positivo di quello che è successo. Analizzerò il mio gioco con tutto il team per essere preparato meglio di oggi. Dovrò assolutamente essere in grado di iniziare il match in maniera molto diversa rispetto ad oggi”.

D: Tu e Carlos vi siete schivati quasi per tutto l’anno nei precedenti tornei. Come la vedi se dovesse capitarti lui? Molti dicono che ha portato grande entusiasmo nel mondo del tennis, tu come la pensi?

Novak Djokovic:Non ho alcun dubbio che sia un bravo ragazzo sia fuori che dentro il campo. In campo mette grande intensità. Mi ricorda tanto qualcuno che viene dal suo stesso paese (ride). Carlos merita questo successo, lavora davvero tanto ed è un giocatore completo a soli 20 anni. Abbiamo giocato solo una volta a Madrid l’anno scorso e aveva vinto lui 7-6 al terzo set. Da lì, non ci siamo più incontrati. Se mi capiterà di nuovo lui sarà la partita che tutti vorranno vedere. Per me sarà la sfida più grande fino ad adesso nel torneo. Lui è certamente il giocatore da battere ed io mi preparerò a farlo. Ma prima vediamo come andrà contro Tsitsipas che è un vero top player anche lui, non dimentichiamocelo”.

D: Hai avvertito un cambiamento in Karen dopo il tiebreak?

Novak Djokovic:Non è riuscito a vincere neanche un punto ed è andato un po’ sottotono. Di conseguenza ho seguito l’onda e sono riuscito a fargli il break all’inizio del terzo set. Succede, è normale. Quando stai dominando e di colpo l’altro gioca un tennis perfetto per dieci minuti di fila, l’energia gira. In questo caso è venuta da me, sentivo che era il momento. Mi sono rilassato e ho sentito i colpi funzionare meglio. Questi up and down in partite di cinque set capitano molte volte. La ruota gira e bisogna cogliere quando arriva il tuo momento”.

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Roland Garros: il punto di Ubaldo Scanagatta sul torneo degli italiani [VIDEO]

Dall’eliminazione precoce di Jannik Sinner alle buone cose fatte vedere da Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego: il commento del direttore di Ubitennis dopo la prima settimana di torneo

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Il prosieguo del video è disponibile nella sezione “Sottorete” del sito web di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.

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Arrivati al giro di boa del torneo, il Roland Garros ha già salutato tutti i tennisti e le tenniste italiane che erano al via, nonostante un avvio molto incoraggiante con undici atleti azzurri passati al secondo turno. Jannik Sinner è incappato in una giornata-no ed è stato eliminato al secondo turno dal tedesco Daniel Altmaier. Sono stati invece autori di un buon torneo Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego, entrambi arrivati agli ottavi ed eliminati rispettivamente dai più quotati Carlos Alcaraz e Karen Khachanov. In campo femminile, la miglior italiana è stata Elisabetta Cocciaretto, sconfitta al terzo turno dalla statunitense Bernarda Pera.

 

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Roland Garros day 9, Scanagatta: “Primo giorno triste senza italiani, Rune scorretto” [VIDEO]

“Il danese ha rubato un punto importante a Cerundolo. Zverev sembra tornato lui: è nei quarti ed e’ favorito con Etcheverry. Swiatek 4 ore e 4 minuti per 4 match. 5 minuti più di Rune vs Cerundolo”

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