La Città di Indian Wells vuole un gemellaggio con Torino sotto il segno del tennis

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La Città di Indian Wells vuole un gemellaggio con Torino sotto il segno del tennis

Il sindaco della città californiana Donna Griffith: “Mi ha molto colpito la risposta del popolo italiano durante la pandemia”

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Indian Wells Tennis Garden (foto Ubitennis)
 

Per ogni appassionato di tennis il nome Indian Wells è associato al luogo nel quale tutti i migliori al mondo si radunano durante le prime due settimane di marzo e rievoca immagini di cielo blu, sole perenne, un’infinità di campi da tennis e paesaggi da cartolina con palme sullo sfondo di montagne innevate.

Ma questo posto che il tennis chiama casa per 15 giorni l’anno è anche una “normale” cittadina di circa 5000 abitanti che ha nel torneo di tennis la propria principale vetrina. La gestione operativa della città è abbastanza diversa da quello che accade in molte altre località: il consiglio comunale è composto da un gruppo di cinque membri permanenti che ruotano con cadenza annuale per ricoprire la carica di sindaco.

Nel 2023 è Donna Griffith, 57 anni, l’unica donna (di nome e di fatto!) tra i cinque membri del consiglio cittadino, a ricoprire il ruolo di primo cittadino di Indian Wells a cui spetta l’onore di rappresentare la città nel corso della cerimonia di premiazione dei tornei. E nel suo anno in carico alla testa del consiglio la Sig.ra Griffith si è messa in testa di rafforzare il legame tra Indian Wells e l’Italia, utilizzando il tennis come “gancio” per creare questa unione.

Visto che la città di Torino è stata scelta come sede delle Nitto ATP Finals per i prossimi anni, vorremmo fare un gemellaggio tra le due città – ci ha detto Donna Griffith durante la giornata conclusiva del BNP Paribas Open 2023 quando ci ha ospitato nella suite della Città di Indian Wells sullo Stadium 1 – ho subito accolto l’idea con grande entusiasmo e mi sono posta come obiettivo di completare l’accordo nel corso del mio mandato”.

Naturalmente i primi contatti con la burocrazia italiana hanno un po’ raffreddato gli entusiasmi, ma la volontà di proseguire verso questo traguardo non è per nulla diminuita. “Sono stata molto colpita della reazione del popolo italiano nel corso della pandemia – ci ha detto il sindaco Griffith – durante quel periodo qui negli Stati Uniti sono state dilaniate dai contrasti personali, e mi ha molto colpito, oltre che aiutato a livello personale, vedere le immagini delle persone che cantavano dai balconi e tenevano duro supportandosi l’un l’altro in un momento di grande difficoltà”.

L’obiettivo del gemellaggio sarebbe quello di costruire un canale privilegiato per gli scambi turistici e commerciali che potrebbero favorire la conoscenza delle ricchezze del territorio piemontese da parte dei residenti di questa ricca parte della California, oltre che incoraggiare gli italiani a visitare Indian Wells e le altre comunità della Coachella Valley, durante il torneo di tennis o in altri periodi dell’anno.

Siamo poi sul punto di creare la prima università statale qui a Palm Desert [a pochi chilometri da Indian Wells n.d.r.] che sarà specializzata nell’ambito dell’ospitalità. Qui in zona ci sono tanti alberghi, e il gemellaggio potrebbe favorire lo scambio di studenti che da Torino potrebbero venire a fare esperienza nelle strutture sul nostro territorio” ha proseguito il sindaco Griffith.

Al momento si tratta soltanto di un’idea condita di tanta buona volontà, ma tra non molto Indian Wells e Torino potrebbero essere città gemellate nell’insegna del tennis, e magari potrebbe essere più semplice per qualche appassionato italiano venire di persona a quello che a ragione viene definito il “tennis paradise”.

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