WTA Miami: Kvitova a spasso su Noskova, Sabalenka più forte degli acciacchi, Garcia perde ancora con Cirstea

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WTA Miami: Kvitova a spasso su Noskova, Sabalenka più forte degli acciacchi, Garcia perde ancora con Cirstea

Krejcikova troppo “pesante” per Sasnovich, Jabeur non sa più vincere, Bencic perfetta contro Fernandez

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Sorana Cirstea - Miami 2023 (foto Twitter @wta)
 

[15] P. Kvitova b. L. Noskova 6-3 6-0

Petra Kvitova parte bene al Miami Open conferma una buona condizione psico-fisica e domina alla distanza il derby con l’atleta classe 2004 Linda Noskova. Quest’ultima ha raggiunto il suo best ranking a febbraio (50) grazie ad un inizio di 2023 scintillante, con la finale di Adelaide 1 persa da Sabalenka e i quarti a Lione; i suoi progressi sono però rimasti in ombra durante l’ora e otto minuti al cospetto della sua illustre connazionale.

Il match ha avuto vita nella prima mezz’ora, con tre break consecutivi in apertura. Kvitova ha registrato il servizio, tutt’altro che efficace nelle prime battute dell’incontro, ed è salita 4-2. Noskova ha difeso il servizio nel game successivo, ma da lì in poi ha subito un parziale di 8 giochi a zero, conquistando solo sei punti alla risposta. La due volte campionessa di Wimbledon ha finalmente dato gas ai suoi colpi da fondocampo, disponendo facilmente della giovane rivale. Per lei ora il terzo turno con la croata Donna Vekic.

 

[16] B. Krejcikova b. A. Sasnovich 6-3 6-2

Un’altra testa di serie ceca passa il turno senza troppi grattacapi. La vincitrice di Parigi 2021 supera in un’ora e otto minuti la bielorussa Sasnovich, aggiudicandosi il terzo confronto diretto su tre disputati, non concedendo nemmeno in questa occasione un set alla rivale.

Sasnovich non parte male; approfittando di una partenza laboriosa della ventisettenne ceca, mette a segno alcuni punti pregevoli con i suoi colpi di rimbalzo piatti e con pochi margini di sicurezza. Quando però si issa 3-2 e servizio in mano si spegne la luce, e la favorita numero 16 del seeding inanella otto game consecutivi. Troppo pesante la sua pallina per i colpi leggeri e svolazzanti della ventinovenne di Minsk, che disegna alcune traiettorie eleganti in risposta, ma non può cambiare il finale in favore della Krejcikova, che con questo successo prenota l’undicesima piazza nel ranking, finalmente di nuovo a ridosso della top ten. Al terzo turno una sfida tra le più interessanti in cartellone, con l’americana Madison Keys.

[Q] V. Gracheva b. [4] O. Jabeur 6-2 6-2

Cade la testa di serie numero quattro per mano di una giocatrice passata dalle qualificazioni. Sembra una sorpresa, in realtà i risultati delle ultime settimane avvalorano la sensazione che un simile epilogo fosse negli auspici. Troppe cadute per la tunisina in questo 2023, mentre per la ventiduenne russa quest’anno una tournée americana ricca di soddisfazioni, fino agli ottavi a Indian wells, superata solo da Rybakina.

In entrambi i parziali Gracheva sale 3-0 con un break e si appoggia per tutto il match ad una prima di servizio molto efficace (76% di punti ottenuti). Concede solo un break alla rivale ma si prende la rivincita per ben cinque volte, cannoneggiando sulla fragile seconda palla della nordafricana (per lei solo 6 punti su 19). Un’ora e sette minuti di partita e come premio per la russa l’ingresso nella top 50 da lunedì prossimo e il terzo turno con Magdalena Frech.

[9] B. Bencic b. L. Fernandez 6-1 6-1

In quello che era forse l’incontro più atteso della giornata è mancato un ingrediente fondamentale: l’equilibrio. Non si può nemmeno dire che Fernandez abbia giocato male; ha semplicemente fatto quello che la sua avversaria le ha concesso. La medaglia d’oro olimpica è stata pressoché perfetta; “nulla da dedurre” potrebbe essere l’austero commento della TV elvetica alla sua prestazione, nel senso di “nulla da togliere” al voto 10. Bencic si è mossa infatti con la grazia di una ginnasta e ha trovato profondità ogni volta che ne è andata alla ricerca. Ha ripetutamente colpito con il rovescio bimane, letale quando giocato lungolinea e ha lasciato solo nove punti sulla propria battuta. La svizzera passa così in vantaggio 3-2 nei confronti diretti e continua la sua difesa dei punti della semifinale disputata nel 2022: al terzo turno c’è la russa Alexandrova.

S. Cirstea b. [5] C. Garcia 6-2 6-3

Cade anche la testa di serie numero cinque: a una settimana dalla sconfitta negli ottavi di finale, Garcia deve cedere di nuovo il passo all’esperta rumena Cirstea, e in questo caso assai più nettamente che non a Indian Wells. La francese non è riuscita ad attaccare come avrebbe voluto la seconda palla della rumena, la quale si è affidata a un solido match di palleggio, dopo aver saggiato la poca pazienza della rivale nello scambio. In questo modo Cirstea si porta 5-0 nel set d’apertura, chiudendo 6-2. Maggiore equilibrio nel terzo, ma la trentaduenne di Bucarest continua ad affidarsi alla scarsa vena di un’avversaria che non mostra molta voglia di soffrire. Epilogo secondo logica e Cirstea che accede al terzo turno per affrontare una giocatrice che sta vivendo un ottimo momento di forma: Karolina Muchova.

[2] A. Sabalenka b. S. Rogers 6-4 6-3

Aryna Sabalenka è più forte di un malanno ad una coscia che la costringe anche ad un medical timeout e passa un turno più difficile del previsto. Ad un primo set conquistato d’autorità dalla bielorussa, con break già al secondo gioco e una chiusura per 6-4 che passa attraverso uno scambio di break negli ultimi due giochi, ha fatto seguito una seconda frazione thrilling. La numero due del seeding cede il servizio in apertura e avverte un problema muscolare, con conseguente interruzione.

Temendo di andare troppo per le lunghe, la bielorussa accelera e toglie il servizio all’americana, portandosi così 3-3. Dal 3-2 e 30-15 infila una serie mortifera di 17 punti, che si interrompe solo sul matchpoint, che trasforma nel punto successivo. Giusto così, anche se la statunitense non riesce a non lanciare la racchetta prima della stretta di mano: si aspettava un ultimo quarto d’ora diverso. Per la campionessa di Melbourne ora l’incontro con Bouzkova, testa di serie numero 31.

Altri risultati:

[18] E. Alexandrova b. T. Townsend 6-3 5-7 6-4

[Q] K. Muchova b. [32] L. Zhu 6-4 6-2

[17] K. Pliskova b. Wang Xin 6-2 6-4

[31] M. Bouzkova b. A. Blinkova 3-6 6-4 6-3

M. Vondrousova b. [11] V. Kudermetova 6-4 6-2

[19] M. Keys b. [WC] R. Montgomery 6-4 6-4

S. Kenin b. [28] A. Kalinina 6-3 6-4

[22] D. Vekic b. M. Brengle 4-6 6-4 6-3

[Alt] M. Frech b. [WC] E. Andreeva 4-6 6-1 6-1

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Roland Garros: Cocciaretto non al meglio, ko con Pera in due set

Elisabetta Cocciaretto si arrende a Bernarda Pera e ad un problema fisico. L’americana avanza agli ottavi di finale di uno slam per la prima volta in carriera

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Elisabetta Cocciaretto - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)

da Parigi il nostro inviato

B. Pera b. E. Cocciaretto 6-4 7-6(2)

Finisce al terzo turno l’avventura parigina di Elisabetta Cocciaretto, eliminata in due set dall’americana Bernarda Pera. Sotto un sole cocente l’azzurra, entrata in campo con un tape al ginocchio sinistro, è stata limitata da un problema fisico alla coscia destra, fasciata anch’essa sul 4-3 del primo set. Elisabetta si consola con il best ranking che avrà alla fine del torneo ( dovrebbe essere numero 40 del mondo e numero 1 d’Italia, ma la notizia, come ci ha detto nei giorni scorsi, la lascia indifferente) e con una consapevolezza di un livello importante ormai raggiunto anche sui palcoscenici più prestigiosi. L’americana raggiunge per la prima volta gli ottavi di finale in un major e attende la vincitrice del match tra Jabeur e Danilovic.

 

LA PARTITA
È una grande chance per entrambe le giocatrici che non hanno mai giocato un ottavo di finale in un torneo dello Slam. Elisabetta e Bernarda si sono incontrate tre volte, con Pera che ha vinto l’unico precedente sulla terra di Budapest lo scorso anno ed Elisabetta che ha vinto a Hobart in gennaio annullando due match point (il terzo è un match di quali a San Diego vinto dall’americana).
Sotto il solo cocente del campo numero 7 si comprende subito che il servizio non sarà un fattore determinante, sebbene nelle classifiche Wta Elisabetta sia al secondo posto per i punti fatti con la seconda di servizio. I primi due game finiscono ai vantaggi e i successivi  quattro sono break.
La mancina croata ma naturalizzata statuniteste dal 2013 (come ha raccontato il nostro Ilvio Vidovich) ha un peso di palla decisamente maggiore di Elisabetta che però è brava a contrattaccare trovando spesso angoli molto stretti.

Un doppio fallo di Pera (quinto break di fila) porta avanti Cocciaretto (4-3) che però al cambio campo chiede un M.T.O.: l’evidente fasciatura al ginocchio sinistro fa presupporre che il problema sia lì anche se l’azzurra esce dal campo per recarsi begli spogliatoi. Al ritorno invece presenta una ancor più evidente fasciatura alla coscia destra. Speriamo bene.

Il terzo doppio fallo di Elisabetta le fa perdere la pazienza e si dà una racchettata sullo stinco: benedetta ragazza, non ti bastano tutti gli acciacchi che hai?
Arriva il sesto break di fila, tanto per gradire, mentre l’afa si fa opprimente.

Purtroppo la serie di servizi nefasti termina nel nono gioco con l’americana che riesce a spostare Cocciaretto e si porta sul 5-4 mettendo l’azzurra nella difficile situazione di salvare il set dopo aver perso gli ultimi tre game al servizio.
Ed infatti la nuova numero uno d’Italia scivola subito 0-30, il diritto successivo pizzica la riga con Pera che contesta la chiamata, risale sul 30-30 ma il quarto doppio fallo del match offre all’americana il set point: arriva il quinto doppio fallo e il primo set vola via dopo 49 minuti.

Elisabetta esce di nuovo dal campo, stavolta per il toilette-break. Va detto che non sembra una partita di terra battuta, entrambe giocano molto piatto e senza dare rotazione alla palla e non si vede una palla corta a pagarla oro.

Per fortuna l’americana non è il massimo della continuità e con due diritti lunghi di circa un metro consente all’azzurra di partire avanti (siamo a sette break negli ultimi otto game). La marchigiana finalmente riesce a tenere un servizio, sempre con la gentile complicità della fallosa ex croata, e mette la testa avanti (2-0). L’emozione dura poco però, altri due doppi falli (evidentemente Elisabetta avrà qualche problema fisico nel caricare il servizio) riportano l’avversaria in parità.

È una brutta partita. Tanti errori, tanta tensione frutto evidentemente dell’importanza della posta in palio e, per quanto riguarda Cocciaretto, anche per la consapevolezza di non potersela giocare al meglio delle proprie possibilità. E l’improvviso  caldo sicuramente non aiuta (al cambio campo Elisabetta si pone il salsicciotto con il ghiaccio sul collo).
I break si susseguono al punto da perderne il conto (altri 5 consecutivi) e siamo quattro pari anche nel secondo set.

Come nel primo set, purtroppo, Pera riesce a mettere 3 prime in campo nel nono gioco e a indurre Elisabetta all’errore con il forcing dal fondo, così ponendosi nella condizione di “ricevere per il match”.
Stavolta però Elisabetta è molto brava e riesce ad impattare sul 5-5.

Anche l’americana tiene il servizio per una volta senza patemi e l’azzurra si ritrova sul 6-5 a tentare l’approdo al tiebreak della salvezza. L’americana gioca molto bene i primi punti e si porta due volte a due punti dal match. Un pizzico di fortuna premia l’audacia di Elisabetta con una riga pizzicata e un diritto fuori di un niente dell’americana e si arriva al jeu decisif.

L’equilibrio si spezza sul 2-2 con due errori gravi di Cocciaretto e un vincente di Pera che la portano sul 5-2. Un rovescio a campo aperto condanna Elisabetta offrendo quattro match point consecutivi all’americana. Purtroppo basta il primo, il rovescio di Elisabetta vola via e con esso anche il sogno di avere un’italiana agli ottavi del Roland Garros.
Peccato, resta il rimpianto per l’occasione persa e per non essere riusciti a giocarsela nelle migliori condizioni. Resta comunque ottimo il torneo della marchigiana, che ha battuto la prima top10 in carriera e, come detto, tra due lunedì sarà la nuova numero uno d’Italia.

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Roland Garros: Gauff ferma la corsa di Andreeva, Swiatek distribuisce ciambelle

Iga è spaventosa e mette a segno il terzo e il quarto 6-0 di questo suo Roland Garros. Dura solo un set il match tra Coco Gauff e Mirra Andreeva

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Iga Swiatek - Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)

[1] I. Swiatek b. Xinyu Wang 6-0 6-0

Non è mai facile commentare match senza storia. Il compito diventa ancora più complicato quando la lotta impari assume la forma del bagel (una ciambella tipica – guarda caso – anche della cucina polacca), se non addirittura del doppio bagel come in questo caso. Iga Swiatek ha infatti inflitto una sconfitta severissima e difficilmente dimenticabile a Xinyu Wang, archiviando la pratica in appena 51 minuti di gioco. La cinese, numero 80 del mondo e reduce da due buone vittorie contro Bouzkova e Peterson, non è mai riuscita a guadagnarsi una palla game e ha vissuto davvero un match da incubo, ben sintetizzato da alcuni numeri come i soli 8 punti vinti al servizio e i 22 errori gratuiti (a fronte di appena tre vincenti). Iga, autrice di una prestazione senza alcuna sbavatura, è andata dritta sulla sua strada fino in fondo mettendo da parte qualsiasi pietà per l’avversaria.

Per Iga è il quarto 6-0 6-0 della carriera (il secondo nelle ultime tre settimane dopo quello rifilato a Pavlyuchenkova a Roma). Da quando la polacca è entrata nel circuito WTA sono ora 52 i set conclusi con un bagel a suo favore e 11 di questi sono arrivati al Roland Garros (quattro in questa edizione dopo quelli a Bucsa e Liu). Numeri impressionanti che confermano la forza di questa giocatrice, specie a Parigi. Se fin qui il cammino della numero 1 è stato assolutamente incontrastato, il prossimo turno potrebbe però rappresentare una prima prova interessante: in caso di vittoria contro Tsurenko, dall’altra parte della rete ci sarebbe infatti una campionessa Slam come Bianca Andreescu. Anche lei, però, è presente nell’elenco delle giocatrici ad aver subìto un 6-0 da Swiatek (a Roma l’anno scorso).

 

Primo set – Lo si nota subito: non c’è partita

Non sembra Xinyu Wang la giocatrice in grado di impensierire il percorso di Iga Swiatek. Dopo un primo game di assestamento da parte della polacca, la cinese va infatti subito in difficoltà al servizio. Se dalla parte del dritto Wang colpisce bene anche se spesso va sopra ritmo, sulla diagonale di rovescio non c’è partita e Iga mette la palla dove vuole. Il primo break arriva poi con un lob di rovescio mal valutato dalla numero 80 del mondo. La polacca non ha problemi in battuta mentre la sofferenza è costante per la cinese che, tra l’altro, mette poche prime in campo ed è quindi puntualmente in affanno sin dal colpo in uscita dal servizio. Il ritmo imposto dalla prima giocatrice del ranking WTA non è sostenibile per Wang che subisce un altro break anche nel quarto gioco.

Dopo appena 21 minuti di gioco Iga è già sul 5-0 e non sembra avere intenzione di regalare niente. Il rovescio della polacca è esente da errori, mentre dall’altra parte del campo i gratuiti abbondano. La cinese prova in qualche modo a evitare il bagel e annulla un paio di set point di cui uno con un ace, ma il rovescio e lo stesso servizio (con un doppio fallo) la tradiscono.

Secondo set – Swiatek non vuole perdere tempo e non regala letteralmente nulla

Swiatek non si rilassa nemmeno in apertura di secondo parziale e anzi si carica per rimanere concentrata. Wang, invece, non riesce a sbloccarsi: la cinese, infatti, si sente obbligata a giocare ogni volta il colpo perfetto per mettere in difficoltà l’avversaria ma così facendo resta intrappolata in una spirale di errori che le costa il primo break anche in questo set. Disperata, la 21enne di Shenzen inizia a provare qualche soluzione alternativa alzando la palla in risposta o cercando la rete ma lo fa senza convinzione e, probabilmente, anche senza i giusti mezzi tecnici a disposizione. Il punteggio è severissimo: arriva infatti anche il secondo break e dopo quattro game Wang ha portato a casa solamente un quindici nel set.

Il pubblico prova a incoraggiare Xinyu che, sotto 4-0, riesce a portare Swiatek ai vantaggi, ma Iga ha sempre il punto nelle sue mani e quando può colpire con calma dal centro del campo per la cinese sono dolori. Nemmeno questo è il game giusto per muovere il punteggio e così, dopo nemmeno 50 minuti di gioco, Wang deve servire per evitare il doppio bagel: la numero 80 del mondo sale sul 30-0 ma la polacca continua a fare il suo gioco e finisce per rimontare e prendersi anche questo gioco. Dopo 51 minuti quantomeno finisce l’incubo della cinese: è 6-0 6-0.

[6] C. Gauff b. [3] M. Andreeva 6-7(5) 6-1 6-1 (da Parigi, Vanni Gibertini)

Coco Gauff – Roland Garros 2023 (foto Roland Garros)

Sabato di grande folla nel 16° arrondissement di Parigi, con la settima giornata del Roland Garros a cui si sono aggiunte le partite del Paris Rugby all’attiguo Stade Philippe Bouin e l’ultima giornata del campionato francese per il Paris Saint Germain al Parco dei Principi. Decine di strade sostanzialmente blindate per questi tre eventi sportivi che hanno portato più di 100.000 persone nella zona sud ovest della capitale francese, a ridosso del Bois de Boulogne.

Una delle partite più attese della giornata era lo scontro di terzo turno tra la giovanissima russa Mirra Andreeva, 16 anni compiuti da poco, e la statunitense Coco Gauff, ex bambina prodigio e ora a 19 anni compiuti ormai residente fissa della Top 10.

Il match che ha intrattenuto gli spettatori del Suzanne Lenglen nel primo pomeriggio dell’ennesima giornata di sole di questo torneo (finora nemmeno una goccia, e le previsioni per il resto del torneo sono piuttosto buone) ha probabilmente tradito le attese: tanti errori gratuiti, da una parte e dall’altra (26 per Gauff, ben 38 per Andreeva), e andamento largamente a senso unico dal primo set in poi, quando Gauff ha fatto valere la propria maggiore esperienza.

Entrambe le protagoniste hanno iniziato la partita molto tesa, estremamente guardinghe e consapevoli della pericolosità dell’avversaria. Andreeva cercava di sorprendere spesso Gauff con il lungolinea in contropiede, mentre quest’ultima cercava di aprirsi gli angoli per gli affondi incrociati in modo tale da sfruttare le difficoltà della russa negli spostamenti laterali soprattutto dalla parte sinistra.

Andreeva non riusciva a consolidare una situazione di 4-2 40-15 subendo il ritorno di Gauff che andava a servire per il match sul 5-4 ma non riusciva a chiudere il set nonostante il 30-0. Si arrivava al tie-break, probabilmente la fase più bella del match, nel quale si andava avanti punto a punto fino al 3-3, quando due errori di Gauff (uno dei quali un pessimo drop shot di rovescio) e un bel diritto di Andreeva mandavano la russa a tre set point. Sul primo Mirra metteva fuori un diritto; il secondo veniva annullato da Gauff; ma sul terzo Andreeva trovava un bel contropiede e siglava il 7-5 con un bel diritto dopo 61 minuti di gioco.

Il match di fatto finiva poco dopo, quando sull’1-1 Gauff infilava un parziale di 11 game a 1 risultando praticamente intoccabile sui suoi servizi e approfittando del nervosismo della sua avversaria, che nel tie-break del primo set aveva preso un’ammonizione per aver tirato una palla in tribuna verso la zona degli ospiti Emirates anche se fortunatamente nessuno era stato colpito.

In poco più di un’ora Gauff ha incamerato il secondo e il terzo set con il punteggio di 6-1, conquistando gli ottavi di finale in uno Slam per la ottava volta in carriera e la terza consecutiva al Roland Garros. Al prossimo turno affronterà la vincente dell’incontro tra Anna Karolina Schmiedlova (n. 100 WTA) e la qualificata americana Kayla Day (n. 138 WTA). Nessun precedente con la connazionale Day, mentre contro Schmiedlova ha vinto molto nettamente l’unico scontro diretto, lo scorso anno sulla terra di Madrid.

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Roland Garros, programma di domenica 4 giugno: Musetti sul centrale per l’impresa con Alcaraz, Sonego apre il Lenglen

I due italiani rimasti partono entrambi contro pronostico, ma non battuti contro Karen Kachanov e Carlos Alcaraz. Attenzione anche a Svitolina- Kasatkina

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Domenica 4 giugno: parte la seconda settimana del Roland Garros, con gli ottavi della parte alta del tabellone maschile e di quella bassa del main draw femminile. 

Il programma si apre alle 11 sia sul centrale che sul Lenglen, unici due campi rimasti ad ospitare il torneo di singolare. Il primo match in programma è quello fra Anastasia Pavlyuchenoka ed Elise Mertens: quest’ultima ha appena eliminato la numero tre del seeding, Jessica Pegula. 

A seguire, sarà la volta di Novak Djokovic, impegnato in un match dai risvolti all’apparenza scontati contro Juan Pablo Varillas. Il peruviano viene da tre vittorie al quinto set, di cui due ottenute con teste di serie (Bautista Agut e Hurkacz).  

 

Al termine di questo match, sarà la volta di Alcaraz-Musetti: l’azzuro parte chiaramente sfavorito contro il numero uno del mondo, ma si presenta al secondo confronto con lo spagnolo avendo vinto il primo, ad Amburgo lo scorso anno. 

Chiude il programma, in sessione serale (non prima delle 20.15), Aryna Sabalenka. La bielorussa, coinvolta nelle polemiche sulla guerra degli ultimi giorni, trova la statunitense Sloane Stephens

Spostiamoci sul Lenglen: apre il programma il nostro Lorenzo Sonego, opposto ad un altro russo dopo il prestigioso successo ottenuto ai danni di Andrey Rublev: è la testa di serie numero undici Karen Kachanov a frapporsi fra lui e i quarti di finale.  

A seguire, due match femminili: Muchova affronta la qualificata russa Avanesyan, mentre Daria Kasatkina, testa di serie numero nove, se la vedrà con Elina Svitolina, tornata da poco sul circuito. L’ucraina è in serie positiva da sette partite consecutive (ha vinto il torneo di Strasburgo) e potrebbe rivelarsi un avversario ostico per la russa. Peraltro la sfida, riflesso sbiadito di quella che si sta purtroppo combattendo in Ucraina, potrebbe accendere nuove polemiche. 

A chiudere il programma sarà Stefanos Tsitsipas, impegnato col giustiziere di Fabio Fognini, Sebastian Ofner. 

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