ATP Montecarlo: Zverev sulla buona strada, affronterà Medvedev. Ruud sale di tono, Struff sorprende De Minaur

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ATP Montecarlo: Zverev sulla buona strada, affronterà Medvedev. Ruud sale di tono, Struff sorprende De Minaur

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Alexander Zverev - Montecarlo 2023 (Photo Felice Calabro’)
 

A. Zverev [13] b. R. Bautista Agut 6-4 6-4

In un’ora e 48′ Alexander Zverev conquista il terzo turno del Masters 1000 di Montecarlo. Lo fa con un doppio e convincente 6-4 che non lascia scampo a Roberto Bautista-Agut.

Il tedesco è apparso in buona forma e con la sua palla ha messo in difficoltà lo spagnolo per tutto il match. Solo un break subito, ininfluente peraltro, e poi un percorso netto che farà bene alla sua ricerca di certezze fisiche e mentali.

Sulla terra rossa di Montecarlo il tedesco si esalta e dopo quattro giochi di studio a “0” strappa il servizio al suo avversario e scappa via. E’ col dritto che crea guai al suo avversario. Nel primo set il tedesco è perfetto al servizio: piazza otto aces e serve l’83% di prime palle.

Con serenità chiude 6-4 e il suo ritmo non cala nel secondo parziale. La distanza tra i due si assottiglia anche a causa di un calo al servizio di Zverev che regala anche quattro doppi falli e serve il 63% di prime palle. Break e controbreak nel quinto e sesto gioco, poi il tedesco piazza la zampata vincente nel settimo gioco portandosi nuovamente avanti di un break nel set.

Il passaggio del turno è meritato per Zverev che ora affronterà Daniil Medvedev.

[Q] J-L. Struff b. [14] A. de Minaur 6-3 6-2

Si apre con un risultato tutto sommato inatteso il programma sul court 2 a Montecarlo: il numero 100 del mondo Jan-Lennard Struff elimina la testa di serie numero 14 Alex de Minaur. Il tedesco ha la meglio in poco più di un’ora per 6-3 6-2, dominando i suoi turni di battuta e cercando il più spesso possibile la via della rete, anche cogliendo in contropiede l’australiano. De Minaur resta invece troppo spesso passivo, e tranne qualche accellerazione sporadica, non prende mai il controllo dello scambio. Risultato più che meritato quindi per Struff, che nel 2020 era stato anche numero 29 del mondo; de Minaur non riesce a dare seguito alla netta vittoria su Murray e, a 24 anni, non ha ancora neanche raggiunto mai i quarti a livello 1000.

[4] C. Ruud b. B. Van De Zandschulp 7-5 7-6(1)

Il due volte finalista Slam, Roland Garros e US Open 2022, Casper Ruud è riuscito finalmente ad apportare una pezza all’incessante crisi che lo aveva colpito in questa prima parte di 2023 e dopo il trionfo portoghese dà continuità esordendo al Rolex Monte-Carlo Open,nel migliore dei modi facendo suo un match estremamente duro e già parecchio probante contro il n. 31 ATP Botic Van De Zandschulp per 7-5 7-6(1) e staccare così il passdegli ottavi dove affronterà il tedesco Jan-Lennard Struff (n. 100 ATP), che ha annichilito 6-3 6-2 l’australiano e tds n. 14 Alex De Minaur.

IL MATCH – Primo set in cui BVDZ si è subito trovato nella delicata situazione di dover cancellare ben tre palle break nel game d’apertura del match uscendone brillantemente, quando la circostanza si è ripresentata – sul 2-2 – non è riuscito a salvarsi ancora. Ruud, tuttavia, ha restituito il favore della concessione del turno di battuta nell’ottavo gioco rimettendo tutto in discussione (4-4) prima di ritrovarsi e dare la sgasata decisiva sul 5-5 dove comunque ha dovuto sventare un’ultimissima sbandata con la palla del tie-break avuta sulla racchetta dal 27enne di Wageningen. Dopo un parziale da oltre un’ora di durata (1h04’), la ripresa della contesa ha visto lo sconfitto nella prima frazione protagonista di un’accelerazione a tavoletta del proprio livello: lo scambio di break iniziali ha dato il là all’allungo orange che ha trascinato lo score sul 4-1. Con il set che sembrava in cassaforte, il norvegese più forte di sempre ha invece avviato la sua rimonta grazie anche ad un parziale di 11 punti a 2, conseguenza del numero di gratuiti che è decisamente scemato: a fine frazione saranno infatti 28 in totale gli errori di CR. A questo punto il pericolo appariva definitivamente alle spalle per Ruud, ma non era affatto così: al servizio sul 5-4 per prolungare il set, il n. 4 al mondo si è trovato sul 30-40 a dover affrontare una palla break che significava set point; qui però il giocatore scandinavo ne è venuto fuori da campione vero mettendo a referto una sequela di 8 punti in fila che l’ha sospinto – come già accaduto nel primo set – prima a breakkare sul 5-5 e poi a poter servire per chiudere il match. Tuttavia per l’ennesima volta in questa partita quando il destino finale sembrava oramai inconfutabile, il vento d’improvviso assumeva una folata inaspettata: in battuta sul 6-5 per sigillare il successo, il 20° errore di dritto di Casper ci ha consegnato il contro-break e il tie-break, il quale però si è rivelato un mero fuoco di paglia dato che il norvegese è scappato via sul 5-0 per poi concludere il deciding game sul 7-1 al termine di 2h17’ complessive che gli hanno richiesto parecchia fatica.

Il tennista scandinavo, a posteriori, si è reso conto che la scelta intrapresa a livello di programmazione nel modificare la sezione temporale dedicata normalmente alla Post-Season – ovvero a cavallo tra la vecchia e la nuova stagione – facendola slittare al mese di febbraio, quello della diaspora tennistica, come se fosse un semplice richiamo fisico, si è rivelata assolutamente deleteria.

Presentatosi in Australia per il primo Major dell’anno, con una condizione fisica a dir poco approssimativa, oltre ad uscire mestamente dal torneo è entrato in un vortice di negatività che lo ha condotto a disputare un Sunshine Double lontano dai suoi abituali standard: a Miami difendeva un discreto gruzzoletto di punti con la finale del 2022 persa da Alcaraz.

Tuttavia il 24enne di Oslo era conscio che appena sarebbe ritornato a calcare gli amati campi in terra rossa, la musica avrebbe assunto tutt’altra sinfonia. E così è stato, con il titolo conquistato all’ATP 250 di Estoril la scorsa settimana da prima forza del tabelloneme superando quel Miomir Kecmanovic eliminato nella giornata di ieri da Lorenzo Musetti.

Ora però cominciano gli appuntamenti del calendario “rosso” veramente pesanti, e dove forse il norvegese deve ancora dimostrare qualcosa potendo vantare nel suo palmares solamente tornei minori: 10 trofei, tutti alzati in ATP 250.

Ciononostante va precisato e riconosciuto all’ex n. 2 del mondo, oltre alle già citati finali Slam, di aver raggiunto comunque anche la finale delle Finals torinesi – sempre nella passata stagione – e di essersi ritrovato ad una sola vittoria dall’ottenere un traguardo incredibile: la prima piazza del ranking se avesse vinto l’ultimo atto di Flushing Meadows.

Inoltre anche nei Masters 1000 il ruolino di marcia lo ha visto tante volte arrivare nelle fasi calde: in questa categoria di tornei, difatti, può vantare la bellezza di 6 semifinali; una anche qui a Montecarlo nel 2021. Vedremo se riuscirà a compiere quell’ultimissimo step che gli manca.

Il suo avversario odierno è un tennista che se sta bene fisicamente è in grado di sapersi disimpegnare egregiamente su tutte le superfici, forte del suo gioco di grande costanza e potenza da fondocampo alla quale però è capace di affiancare anche soluzioni di tocco efficaci, il che lo rende un giocatore brillante a tutto campo. Ma il problema di fondo sta proprio nella premessa, le cose sul piano fisico devono andare lisce come l’olio altrimenti il turbinio nel quale questo 27enne orange subentra lo vede costretto a districarsi tra sensazioni negative e svarioni fisici che gli impediscono di potersi esprimere al meglio delle sue possibilità. E quando ciò avviene, Botic Van De Zandschulp smarrisce tante delle cartucce a sua disposizione divenendo di conseguenza un giocatore bel al di sotto della sua attuale classifica: ciò, suo malgrado, è accaduto negli ultimi quattro mesi dove tuttavia è riuscito a compensare la precarietà fisica attraverso uno spirito encomiabile che gli ha permesso di ottenere delle vittorie isperate. Anche al primo turno di Montecarlo, la vicenda ha avuto il medesimo canovaccio, rimontone inflitto ad un altro manzo della racchetta come Marton Fucsovics per imporsi 3-6 7-6(2) 6-1 al termine di un’infernale battaglia durata quasi tre ore senza neanche farsi mancare due match point, peraltro di fila, frantumati al servizio sul 6-5 e 15-40 del secondo set prima di dominare il tie-break e parziale finale. Quest’oggi forse avrebbe dovuto insistere maggiormente nel verticalizzare il proprio tennis, visto che su 15 discese a rete ha raccolto 10 punti.

Curiosamente i precedenti vedevano avanti, anche nettamente, l’olandese per 3-1, 1-1 parlando esclusivamente di terra battuta con gli scontri andati in scena nel 2022 nei quarti di Monaco di Baviera – in questo torneo BVDZ avrebbe poi raggiunto la finale, nella quale si sarebbe infortunato dovendosi ritirare e lasciare così strada spianata per il primo titolo ATP di Holger Rune – e agli Internazionali d’Italia. Mentre il primo e l’ultimo sono andati in scena negli Stati Uniti: secondo turno dello US Open 2021 con Ruud rimontato e ancora KO, in 4 set, ma soprattutto recentissimamente al Masters 1000 di Miami dove il fantasmino Casper è dovuto soccombere da finalista in carica e sempre vedendo l’inerzia della sfida ribaltata dopo un iniziale vantaggio: 3-6 6-4 6-4 in 2h52’.

Ma come detto sul rosso monegasco pur dovendo soffrire tanto, è stata tutt’altra storia.

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