ATP Montecarlo, la finale: Rublev-Rune, nel Principato ci sarà un nuovo campione

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ATP Montecarlo, la finale: Rublev-Rune, nel Principato ci sarà un nuovo campione

Alle 14:30 la finale inedita tra Rublev e Rune: chi solleverà il trofeo scriverà la storia del tennis del proprio paese

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Sarà, in ogni caso, una finale storica. Chi tra Andrey Rublev e Holger Rune riuscirà a sollevare il trofeo delle 116° edizione dello storico torneo Rolex Monte-Carlo Masters sarà il primo della propria nazione. La Danimarca non ha una tradizione tennistica particolarmente di spicco e nessun tennista danese è mai riuscito a vincere sulla terra rossa “dei principi”; nella più potente Russia, Yevgeny Kafelnikov, probabilmente il russo più forte su questa superficie, ci andò vicino ma senza riuscire a completare l’opera.

La finale sarà alle 14:30 e le previsioni meteo, dopo la pessima giornata di ieri che ha costretto l’interruzione di entrambe le semifinali, sono ottime: tanto sole e temperatura intorno ai 18 gradi, un clima perfetto per giocare a tennis.

Holger Rune, dopo la semifinale di ieri vinta in rimonta contro Jannik Sinner, si presenterà in campo dopo appena 17 ore e tra rinvii, sospensione per pioggia e dispendio di energie fisiche e mentali rischia di non essere al meglio della sua forma. Vero è che durante questa settimana ha giocato una partita in meno del suo avversario, avendo beneficiato del walk-over di Matteo Berrettini agli ottavi e tutti gli altri incontri – ad esclusione della semifinale, li ha risolti agevolmente in due set.

Andrey Rublev approda a questa finale dopo una settimana in cui ha piegato il connazionale Karen Khachanov, semifinalista negli ultimi due Slam disputati, e nella semifinale di ieri Taylor Fritz, lo statunitense che non ti aspetti su terra, rispettivamente numero 9 e 8 del seeding.

Per Rublev sarà la seconda finale in un Master 1000 in carriera e proverà a sollevare il trofeo per la prima volta. La prima fu proprio nel Principato: era giunto in finale nel 2021 dove però uno Tsitsipas in gran forma lo regolò con un doppio 6-3. Raggiunse nella stessa stagione la finale a Cincinnati e stavolta fu Zverev a negargli la gioia del primo “1000” con un severo 6-2 6-3.

Il rapporto con le finali Master 1000 è decisamente migliore per il suo avversario. Per Rune questa sarà la seconda in carriera; nella prima, lo scorso novembre a Parigi-Bercy, fece una vera impresa, vincendo su Novak Djokovic in rimonta 3-6 6-3 7-5.

I due si incontrano per la prima volta in carriera sulla terra battuta. Nei due precedenti, il saldo è uno pari: Rune vinse a Parigi-Bercy 2022 6-4 7-5, agli Australian Open 2023 in una complicatissima partita risolta al tie-break del quinto set (con lo zampino di un nastro sul match point) la spuntò Rublev 6-3 3-6 6-3 4-6 7-6(9).

Per i bookmakers è nettamente favorito l’ancora 19enne danese: la sua vittoria è quotata 1.50 (bet365 e SNAI) mentre il successo russo è dato a 2.55 (Better e SNAI).

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