WTA Madrid: Trevisan fatica per un set, ma esce alla distanza e stacca il pass per gli ottavi

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WTA Madrid: Trevisan fatica per un set, ma esce alla distanza e stacca il pass per gli ottavi

La n.1 d’Italia arranca nel primo parziale per dilagare nel secondo contro un’onesta Parks. Primo ottavo della carriera a Madrid

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Martina Trevisan - WTA Madrid 2023 (Twitter - @MutuaMadridOpen)
 

[18] M. Trevisan b. A. Parks 7-6(3) 6-1

La giornata di domenica al Mutua Madrid Open non poteva aprirsi meglio per i colori italiani. In un torneo dove le soddisfazioni maschili (tolto il meraviglioso cammino di Matteo Arnaldi) sono state abbastanza scarne, ci pensa una delle nostre ragazze a risollevarci. Martina Trevisan, n.20 al mondo e 1 d’Italia, ha infatti staccato il biglietto per il terzo ottavo della carriera in un Master 1000, secondo consecutivo e primo sulla terra. Nulla ha potuto una giocatrice pur buona come Alycia Parks, che comunque salirà sicuramente al suo nuovo best ranking di n.49 al mondo, proseguendo l’ottima stagione che l’ha vista anche alzare per la prima volta un trofeo nel circuito maggiore. Il servizio l’ha abbandonata, e lì sta la chiave del match, dato che così c’è stato spazio per Trevisan di esprimere il suo miglior tennis e incentrarla sullo scambio lungo. Prestazione che dà fiducia anche in vista degli ottavi, e soprattutto delle pesanti cambiali che porterà a Martina la stagione sulla terra.

Il match – Trevisan pronti, via e subito prende bene le misure dell’avversaria e imposta lo scambio sul suo territorio: colpi profondi, alti, che costringono a colpire tante volte. Uno dei punti forti del gioco di Martina è la resistenza e la difesa da fondo, applicati così nel dettaglio che riesce a portare spesso all’errore l’americana e ad ottenere nel terzo game il primo break. Gioia però un po’ effimera per la n.1 d’Italia, che in un gioco tutt’altro che da ricordare restituisce prontamente il servizio all’avversaria, con errori e un doppio fallo che manifesta la tensione presente. Tensione che è però certamente avvertita anche da Parks, la quale butta un game da 40-0 concedendo un altro break a Trevisan, brava ad approfittare di un servizio che oggi non gira all’americana e a farla muovere di continuo obbligandola a un gioco che non le appartiene, manovrando con il mortifero dritto che pian piano inizia a carburare. La differenza di tenuta, specie mentale, tra le due giocatrici in campo è abissale: se Trevisan trasuda fiducia, ogni game sembra diventare più agitata e nervosa Parks.

Sono troppo poche le prime dell’americana per competere, e ciò porta Martina, insieme a una serie di doppi falli ed errori, a strappare il doppio break. Incredibile che in un nonnulla però i ruoli si ribaltino, e quella a soffrire e arrancare diventi Trevisan: un set point sprecato rimescola gli equilibri e ridà grinta all’americana, che inizia a spingere con più convinzione da fondo impedendo a Martina di trovare il proprio ritmo. Aumentano la percentuale di prime e i colpi profondi e pesanti, mentre il dritto dell’azzurra perde qualche giro, e così dal 5-2, 40-30 ci si ritrova sul 6-5 Parks. Alla fine, dopo vari ostacoli e non poche difficoltà, un tie-break che rasenta a larghi tratti l’ondivago andamento del parziale, premia Trevisan. L’azzurra, sotto anche 1-3, è brava a risalire e farsi coraggio, e anche sfruttando qualche regalo di Parks (specie in termini di doppi falli) riesce a portare a casa il primo set. Sono mancate la prima e un po’ di costanza al servizio, ma nello scambio da fondo ha fatto più volte valere la propria superiorità.

Il secondo set si apre subito con difficoltà, ma ancora una volta Trevisan dimostra di essere ben dentro la partita e ne esce a testa alta. Palla break annullata nel primo game, contando su servizi profondi che mettono in difficoltà Parks anche nel momento di avviare lo scambio, che diviene servizio strappato all’americana nel gioco successivo. La Martina in campo nel secondo parziale da subito spara tutto e con coraggio specie dal lato sinistro, manovrando il gioco e costringendo l’americana a fare miracoli anche per un punto. E la grinta di Trevisan, unendosi alla consapevolezza per Parks che avrebbe potuto e dovuto fare meglio tra la fine del primo e l’inizio del secondo sulle occasioni avute, provocano una rottura nell’americana, che forza troppo le seconde e così omaggia gentilmente anche del doppio break la nostra, in totale controllo. L’americana riesce all’ultimissimo giro ad ottenere i primi punti al servizio del suo secondo set, ma non serve a niente più che muovere le statistiche e ritardare di poco l’inevitabile. Trevisan, precisa e pulita, chirurgica quasi, come per gran parte della partita, va a chiudere per 6-1 un parziale tenuto in mano dall’inizio alla fine, dimostrazione di forza mentale e consapevolezza dei mezzi. Dovrà però limitare i blackout come in alcuni momenti del primo set se vorrà fare un’altra grande figura in ottavi di finale, dove troverà una tra la n.3 del mondo Jessica Pegula e Marie Bouzkova, dunque in ogni caso avversarie di ben altra caratura e più abituate alla pressione di certi palcoscenici.

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