La WTA festeggia i 50 anni dalla sua fondazione

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La WTA festeggia i 50 anni dalla sua fondazione

Il 20 giugno 1973 a Londra ci fu la svolta per il mondo tennistico femminile grazie all’impulso di Billie Jean King

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Ray Moore con Billie Jean King - Foto di Luigi Serra
 

Il 20 giugno 2023 cade una ricorrenza imporatnte per il tennis femminile. Si festeggiano, infatti, i 50 anni dalla nascita dell’associazione tennistica femminile che ha visto la sua creazione nel 20 giugno 1973, la WTA.

La Women’s Tennis Association fu fondata al termine di un meeting tra le giocatrici guidato da Billie Jean King, alla vigilia del torneo di Wimbledon. Stanche del sessismo presenti nel mondo dello sport e contrariate da un establishment che non garantiva loro il giusto supporto al movimento femminile, BJK si rese conto della necessità di unire il mondo delle donne per prendere il controllo del loro destino.

Il luogo in cui tutto ebbe inizio fu una pienissima sala conferenze del Gloucester Hotel di Londra con Billie Jean King a capo della riunione. Una discussione intensa con la tennista statunitense che aveva le idee chiare: nessuna doveva lasciare la stanza senza che un accordo firmato. Oltre sessante tenniste presenti in stanza con l’olandese Betty Stove messa di guardia davanti alla porta. Forte di un’altezza di oltre un metro e ottanta, la giocatrice olandese aveva un ruolo: non permettere a nessuna di abbandonare un meeting che avrebbe cambiato lo sport femminile per sempre. “Quando ci siamo riunite al Gloucester Hotel, eravamo a un punto della nostra storia in cui avevamo bisogno di una voce forte e unificata tra le giocatrici“, ha dichiarato Billie. 

Il Gloucester Hotel offrì il proprio supporto alla futura associazione delle giocatrici. Come riportato da Billie Jean King nella sua autobiografia, la struttura offrì alloggio gratis alle donne, puntando a diventare hotel ufficiale del torneo. La campionessa statunitense si presentò con i contratti necessari per la nascita l’affiliazione redatti dal marito Larry King. Discussione intesa che però si concluse con la firma delle giocatrici.

I PRIMI PASSI DALLE ORIGINAL 9 AL VIRIGINIA SLIM INVITATIONAL 

Il mondo del tennis femminile aveva visto i suoi primi segnali di cambiamento nel settembre 1970 con grazie alle Original 9. Movimento trainato da Billie Jean King affiancata dalla campagna di doppio Rosemary Casals, e altre sette tenniste che fecero un tuffo nel vuoto: Peaches Bartkowicz, Judy Dalton, Julie Heldman, Kerry Melville Reid, Kristy Pigeon, Nancy Richey e Valerie Ziegenfuss. L’inizio dell’era Open nel 1968, infatti, aveva portato all’opportunità per uomini e donne di condividere gli stessi eventi, (quelli che oggi chiamiamo combined) ma tornei poco egalitari dal punto di vista delle opportunità e dei montepremi.

A far esplodere la situazione fu il Pacific Southwest Open organizzato da Jack Kramer. Un torneo dal montepremi tutt’altro che distribuito equamente: 12.500 dollari per il campione del torneo di singolare maschile, solo 1.500 alla vincitrice del torneo femminile, con l’aggravante dell’assenza di  premi in denaro prima dei quarti di finale per le donne.

Con il supporto di Gladys Heldman, fondatrice della rivista “World Tennis” e donna d’affari, King boicottò il torneo di Kramer e al suo posto organizzò un torneo a otto allo Houston Racquet Club. Le giocatrici parteciparono alla competizione dando un grande messaggio, l’inizio del professionismo femminile nel tennis accettando un contratto settimanale dall’importo simbolico di un dollaro con la compagnia creata da Heldam. Il torneo ebbe un montepremi di 7.500 dollari grazie all’abile lavoro di Heldman e del suo amico Joseph Cullman III, CEO del gigante Philip Morris, che contribuì ribattezzando il torneo con il marchio Virginia Slim International. 

Da quei giorni sono cambiate tante cose. Il WTA Tour nacque come una fusione tra il Virginia Slim e il Grand Prix, circuito europeo della International Lawn Federation. La WTA si occupo di gestire il circuito con la direzione affidata a Peachy Kellmeyer, ex giocatrice che nel 1966 fece causa contro la normativa che non permetteva alle ragazze di ricevere borse di studio sportive. 

Emblematico fu il momento in cui Billie Jean King disse a Betty Stove di aprire la porta della sala conferenze per dichiarare ai giornalisti “Abbiamo una associazione”. Un voto quasi unanime per alzata di mano come racconta King nella sua autobiografia: “Eravamo diventate la Women’s Tennis Association”.

La WTA ha fatto tanto. Si è arrivata alla parità di prize money nei tornei del Grande Slam. Il percorso però non è ultimato, si sta lavorando ancora per migliorare le condizioni del tennis femminile a livello di montepremi e opportunità. Nel frattempo buon compleanno WTA!

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