Sebastian Korda suona la carica: "L'infortunio mi ha insegnato tanto. A Wimbledon mi sento uno dei favoriti"

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Sebastian Korda suona la carica: “L’infortunio mi ha insegnato tanto. A Wimbledon mi sento uno dei favoriti”

Lo statunitense è rimasto fermo per tre mesi dopo l’infortunio al polso rimediato all’Australian Open. “Ci sono momenti in cui non voglio colpire certi colpi perché sento che finiranno per farmi male”

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Sebastian Korda - Australian Open 2023 (Twitter @usopen)
 

Dopo tre mesi di assenza dal circuito per un infortunio al polso Sebastian Korda è tornato in campo a Madrid lo scorso aprile. A dir la verità non è stato un ritorno in grande stile: sia a Madrid che a Roma è uscito al primo turno, mentre al Roland Garros ne ha passato solo uno prima di venire eliminato da Ofner. Ora però la musica è cambiata, e con essa la superficie, tanto che al Queen’s si giocherà domani la semifinale contro Norrie.

In conferenza stampa il 22enne statunitense ha parlato del suo ritorno dall’infortunio, del suo cammino nel torneo e delle sue aspettative in vista di Wimbledon. A proposito della vittoria su Frances Tiafoe ha detto: “È stato fantastico, è sempre difficile giocare contro Frances, soprattutto quando arriva con tanta sicurezza dopo aver vinto a Stoccarda. È un giocatore impressionante, è così, abbiamo già fatto tante battaglie, quindi sono molto contento di come sono andate le cose oggi”.

Ma il tempo di rilassarsi è già finito. Ora gli si presenta davanti la sfida di quarti di finale contro il britannico Norrie, che questi campi li conosce bene. “Sicuramente è uno dei più grandi guerrieri nel circuito maschile, non ti regala un solo punto. Cameron è un giocatore che non si stanca mai, non ha crampi e porta sempre molta intensità in campo. Ha un gioco super solido ed essere mancino rende tutto ancora più difficile. Mi aspetto una bella battaglia, ovviamente sarà divertente e anche un’altra grande prova per me. Avrò bisogno di mettere in campo un’altra partita molto solida dalla mia parte, quindi sono felice di darmi questa opportunità”.

Il n.32 del ranking si è poi soffermato sull’infortunio al polso che lo ha tenuto lontano dai campi dopo l’Australian Open: “È estremamente difficile superare e recuperare da un infortunio. A volte è persino divertente vedere Nadal e quanto sia stato facile per tutta la sua carriera, tornare con lo stesso ritmo di prima. Questa è stata la prima volta che mi sono infortunato per un periodo di tempo così lungo. Penso di aver imparato molto da questa esperienza, anche se per me è stata molto difficile. 

Anche adesso ho ancora un paio di problemi con cui non mi sento a mio agio. Ma sai, situazioni come queste sono quelle che mi prepareranno per il futuro, spero che a breve arrivino risultati più positivi” . Sempre sulle condizioni del suo polso ha aggiunto: “Ho giorni buoni e altri non così buoni, giorni cattivi. In questo momento sono in una fase molto più mentale. Ci sono momenti in cui non voglio colpire certi colpi in campo perché sento che finiranno per farmi male. Devo solo lasciar perdere e giocare a tennis, in questo momento sono in salute ed entusiasta di tornare sui campi da tennis quindi non voglio pensare ad altro“.

Chiedono a Sebastian del suo rapporto con coach Jez Green, ultimo arrivato nel suo staff di allenatori: “Sono stato con Jez da quando sono arrivato in Australia, praticamente. Abbiamo trascorso 7-8 settimane buone, probabilmente il blocco più lungo che ricordo di aver avuto con Jez nelle nostre vite. È stato molto divertente conoscere un po’ meglio Jez, è stato sicuramente una grande aggiunta alla squadra. Mi sta aiutando a costruire lentamente il corpo necessario per vincere un Grande Slam, oltre ad aggiungere una persona fantastica da avere al mio fianco. Fisicamente ho guadagnato qualche chilo dall’Australia, perché sono cresciuto con un corpo estremamente magro per essere così alto. Più giochi ho giocato, più mi sono indolenzito, ma l’esperienza con Jez che costruisce un nuovo corpo penso che alla fine ripagherà”.

In chiusura un pensiero sul suo adattamento nel giocare sull’erba e anche un bilancio delle sue aspettative in vista di Wimbledon: “Ho molta fiducia in me stesso per giocare sui campi in erba. Mi muovo bene e ho sicuramente un gioco che non molte persone hanno. Sono un giocatore aggressivo, mi piace andare a rete, ho una buona mano e mi sento uno dei favoriti a Wimbledon”.

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