Karolina Pliskova, ex n.1 al mondo e ieri eliminata dal WTA500 di Eastbourne, ancora alle prese con polemiche con i giudici di sedia. La partita di ieri, persa in tre set contro Daria Kasatkina, è stata caratterizzata da un altro episodio molto dubbio; match molto equilibrato, palla pesante che potrebbe dare occasione alla russa di piazzare il break e mettere la freccia verso la vittoria, c’è uno scambio da fondo. Il dritto della n.11 al mondo finisce lungo, anche abbastanza, e Pliskova si ferma, alzando la mano, ma non chiedendo l’interruzione. Morale della favola: Kasatkina ha tutto il colpo per piazzare il colpo successivo e vincere il punto.
Dopo il game Pliskova, in maniera non violenta ma ben decisa, assesta un colpo con la racchetta alla sedia dell’arbitro, “reo” di aver chiamato dentro una palla ad avviso della ceca (ma anche da evidenze video e di rimbalzo) nettamente fuori. L’assenza di Hawk-Eye non permette di fare piena luce sulla vicenda, ma l’errore è davvero clamoroso. Episodio, come anticipato, non isolato, sempre in merito ad una partita poi persa da Karolina. Bisogna ad esempio riavvolgere il nastro di cinque anni, al secondo turno degli Internazionali BNL d’Italia 2018, contro Maria Sakkari. Lì la chiamata fu molto più incisiva (sul 5-5, 40-40 del terzo) e l’errore, così come la reazione della ceca, decisamente più clamoroso: racchetta fracassata fino a romperla contro la sedia dell’arbitro a fine match da parte dell’attuale n.18 al mondo. La ceca sarà anche perseverante in atteggiamenti inaccettabili per professionisti di tale livello…ma la sfortuna di certi errori alle volte sembra accanirsi su alcuni soggetti. Unico lieto fine? Pliskova ieri se l’è cavata “solo” con un warning, e avrà qualche giorno di riposo in più prima di Wimbledon.
