ATP Atlanta: Vukic ci prova ma Fritz è un osso troppo duro e alza la coppa

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ATP Atlanta: Vukic ci prova ma Fritz è un osso troppo duro e alza la coppa

Per l’atleta di San Diego è il sesto titolo in carriera, il quarto sul cemento. Per Vukic best ranking intorno a quota 60

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Taylor Fritz - ATP Atlanta 2023 (foto Twitter @atptour)
 

[1] T. Fritz b. A. Vukic 7-5 6-7(5) 6-4

Taylor Fritz vince per 7-5 6-7(5) 6-4 alla sua seconda finale il TRUIST Atlanta Open presented by Fiserv (la prima fu nel 2019 con un altro aussie, Alex De Minaur). La testa di serie numero 1 ha ampiamente meritato il verdetto: non ha mai concesso palle break al rivale conquistando invece per sé ben nove occasioni. Non si è perso d’animo dopo aver mancato due matchpoint nel secondo set ed è rimasto tranquillo (a parte un piccolo scatto di nervi subito dopo la fine del set perso) per dare il meglio nel terzo.

La fiducia nel proprio servizio gli ha consentito di aspettare con pazienza un decisivo passaggio a vuoto di Vukic, che si è arreso per 6-4. Lo sconfitto si consola con il proprio best ranking, molto a ridosso della sessantesima posizione. A 27 anni Alexsandar si scopre competitivo: non molto veloce certo, ma dotato di un buonissimo servizio e di colpi di rimbalzo efficaci, a volte fuori misura anche per i difetti nella ricerca della posizione che l’uomo di Sydney palesa non di rado.

Per Taylor Fritz è il sesto titolo in carriera: il californiano consolida la nona posizione, nel ranking come nella Race.

Primo set: equilibrio iniziale, poi Fritz sale alla battuta e ottiene il break decisivo

La potenza dei servizi di entrambi non ci impedisce di assistere ad interessanti scambi da fondo campo. Entrambi, in special modo l’atleta di San Diego che rimane sotto il 50%, non sfoggiano alte percentuali sulla messa in campo della prima palla e il giocatore in risposta può cercare la profondità e non partire subito in ritardo nello scambio. Fritz commette alcuni errori con il dritto dovuti probabilmente ad impacci legati alle fasi iniziali del gioco mentre Vukic agita sornione il suo rovescio profondo e lento ma pronto a cambiare velocità senza sforzo apparente da parte dell’australiano.

Come nel match di sabato contro Humbert, Vukic concede nel suo primo gioco alla battuta una palla-break, ma con un servizio vincente rimette le cose a posto e chiude il game con tre ace all’attivo. Il match si dipana secondo la regola dei servizi e nella seconda parte della frazione Fritz sale di precisione con la prima palla e le cose si complicano notevolmente per il tennista oceanico.

Vukic si muove meno bene del rivale e soffre quando gli scambi si allungano. I suoi game al servizio si complicano in almeno due occasioni, mentre Fritz sale 6-5 infilando due game consecutivi alla battuta senza cedere punti. Il verdetto sembra comunque dover passare per il giudizio del tie-break, ma l’uomo di Sydney commette sul 5-6 e 30-15 un doppio fallo che rimette in pista l’americano.

Il numero nove del ranking si muove bene e risponde sempre, costringendo il rivale a rincorrere: il risultato sono due errori di misura con il dritto e l’improvviso break coincide con il 7-5 che manda il favorito della vigilia in vantaggio. In 42 minuti 12 vincenti a 11 per l’australiano, che però non punge in fase di risposta e paga caro l’unico passaggio a vuoto del set.

Secondo set: due matchpoint per Fritz che però perde il tie-break

La seconda frazione si apre in continuità con la fine della prima. Prosegue l’imbarazzo di Vukic nei game di risposta mentre il californiano continua a rendersi insidioso e ad avvicinarsi ad un break che sarebbe probabilmente decisivo. Per lui sul punteggio di 1-0 c’è già una palla break, che il rivale cancella con uno smash.

Fritz sale 3-2 completando il quinto game consecutivo vinto a zero alla battuta e passa sul 4-3 cedendo finalmente un punto, precisamente uno smash in rete. Anche Vukic difende le proprie prerogative al servizio ma sul 5-6 il rivale si porta sul 15-40 e la finale sembra giunta all’epilogo. Fritz però manda lungo un dritto sulla prima palla-match, mentre sulla seconda l’australiano infila un dritto inside-out clamoroso e poco dopo riesce a forzare il set al tie-break.

Il tredicesimo game vede i contendenti difendere la battuta per i primi sette punti. Sul 3-3 Vukic non mette la prima palla e rimane intrappolato in uno scambio dove deve soprattutto contenere le sfuriate dell’americano. Il dritto in diagonale che riesce a piazzare in piena corsa è probabilmente il colpo più bello fino a quel momento di tutto il match. Oltretutto, l’australiano raddoppia nello scambio successivo mettendo a segno un dritto inside-out irraggiungibile.

Fritz trova l’ace del 4-5 ma Vukic sale 6-4 con un servizio vincente. Ci sono due setpoint per lui e il secondo è quello giusto grazie a un dritto fuori misura dell’avversario. Cinquantasette minuti di gioco, 20 vincenti per chi ha prevalso.

Terzo set: Fritz finalmente trova il break e trionfa

Vukic sembra sul punto di cadere, ma quando il momento sembra maturo ecco che il numero 82 del ranking ritrova i meccanismi per spostare in avanti la fine del match. Nel primo game del set finale colleziona tre errori consecutivi e si trova di nuovo sull’orlo del baratro. Incredibilmente si rialza con un ace, tre servizi vincenti e l’ennesimo dritto inside-out. Fritz forse manca di cattiveria ma il ciondolante australiano non ha nessuna intenzione di arrendersi.

Sul punteggio di 3-3 però Taylor sale 0-30 con uno splendido dritto in cross e completa il break fatidico costringendo per due volte il rivale ad un dritto fuori misura. A questo punto dell’incontro è troppo anche per l’australiano, pur in una settimana magica. Fritz non molla più la presa e sul 5-4 vince il game a zero con due ace e un servizio vincente.

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