ATP Washington: Evans il mago è perfetto, primo titolo 500 in carriera e best ranking al n. 21

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ATP Washington: Evans il mago è perfetto, primo titolo 500 in carriera e best ranking al n. 21

Griekspoor può rimpiangere solamente i due break subiti e l’assalto mancato nell’ultimo game. Piccole sbavature, per il resto un Evans ineccepibile

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Daniel Evans - ATP Washington 2023 (foto Twitter @atptour)
 

[9] D. Evans b. [12] T. Griekspoor 7-5 6-3

Torna a splendere la luce non solo a Washington dove questa finale è stata sospesa per un paio di ore a causa della pioggia, ma anche a Birmingham, città natale di Daniel Evans. L’inglese non arrivava da un’ottima stagione, ma com’è anche successo lo scorso anno lo swing americano gli dà una carica maggiore che gli consente di tirare fuori il suo tennis più spumeggiante che, a volerla dire tutta, non solo è un unicum nel panorama ATP, ma è anche uno dei più divertenti per non dire retrò che ci sono in circolazione. A dir poco perfetta la resa del britannico, che ha sfruttato due piccoli passaggi a vuoto in due turni di servizio di Tallon Griekspoor per portarsi a casa il primo 500 in carriera, annullando solamente quattro pericolose palle break nell’ultimo game dell’incontro, e riempiendo così il digiuno di titoli che durava da due anni e mezzo, quando a Melbourne (nel torneo 250) sconfisse Felix Auger-Aliassime e conquistò il suo unico titolo fino a quest’oggi. Niente “non c’è due senza tre” per il 27enne di Haarlem, che quest’anno aveva già conquistato due titoli – a Pune e a S’Hertogenbosch – in altrettante finali giocate in carriera, ma questo proverbio vale per Evans, che con questa finale si porta avanti 3-0 nei confronti diretti contro l’olandese. Per giunta il 33enne di Birmingham da lunedì otterrà anche il suo best ranking al n. 21come anche l’olandese al n. 26 – e dovrà goderselo a pieno e velocemente, perché nelle prossime settimane avrà parecchi punti da difendere. Ma prima di qualche giorno non ci dovrà pensare, quindi intanto chapeau al nuovo campione di Washington.

Primo set: Si comanda con il servizio, ma Griekspoor si distrae sul più bello ed Evans ne approfitta

Neanche fatto tempo a dire “ready, play” che Evans era già a rete con il serve and volley inaugurale di questa finale. Subito alto il ritmo nei primi scambi, con parecchi vincenti da entrambi i lati; ma è il britannico a conquistare il primo gioco dell’incontro grazie a un contropiede di dritto, e Griekspoor lo segue tenendo il suo turno di battuta a 0 senza particolari patemi. Il britannico segue tenendo la testa del parziale per merito di fastidiose seconde di servizio in kick, e nel quarto gioco si procura due chance consecutive di break. L’olandese, però, le annulla con coraggio e con due ace di fila aggancia il 33enne di Birmingham sul 2-2. Quest’ultimo con lo stesso colpo continua a mantenere il vantaggio nella prima frazione, e inizia inoltre ad allietare il pubblico con discese a rete prese direttamente dal suo repertorio più unico che raro. La regola dei servizi continua a dettare legge, con i giocatori alla battuta in completo controllo dello scambio sin dalle prime palle. Nel decimo gioco però, quando Griekspoor si ritrova a dover servire per rimanere nel set, qualche errore di distrazione lo porta a dover annullare un set point. Nessun problema per il n.1 d’Olanda: ace e drittone inside in vincente lo catapultano sul 5-5. L’inglese si garantisce il tie-break ma non ce n’è bisogno: sul 6-5 in suo favore l’olandese sbaglia tre colpi semplici che risultano fatali ai fini del parziale, e così Evans si porta a casa il primo set dopo 50 minuti.

Secondo set: Evans perfetto al servizio, nuovamente basta un break e il titolo è in tasca

Il n. 30 ATP tiene come al solito il servizio nel gioco di apertura e nel secondo game si rende pericoloso portandosi sullo 0-30. Grazie alla battuta il 27enne di Haarlem la scampa, ma nel terzo gioco qualche nube non proprio rassicurante copre il cielo di Washington facendo cadere più di qualche goccia sul campo da gioco. Lahyani ferma tutto, ma i tennisti rimangono in campo. Pochi minuti dopo si può già tornare nel rettangolo blu ed Evans chiude agevolmente il proprio turno di servizio con una volee all’incrocio delle righe. Gli stop per pioggia continuano singhiozzanti tra un punto e l’altro, e sul 2-2 tuoni e lampi costringono definitivamente l’arbitro a fermare la finale e mandare i giocatori negli spogliatoi. Il tempo non dà tregua per più di due ore, ma ecco che finalmente le nuvole decidono di andare a dormire e i due giocatori possono così rientrare in campo abbondantemente dopo le 20.30 locali. A riprendere alla battuta è Evans, che viene sorpreso dalle risposte anticipate di Griekspoor, il quale lo porta ai vantaggi per la prima volta nel match ma non riesce ancora a procurarsi una palla break. Il britannico continua il suo show da dove l’aveva interrotto e a suon di rovesci sbracciati lungolinea, dritti che non sono da meno e servizi piazzati negli ultimi centimetri disponibili del rettangolo, continua a tenere la testa del parziale. 4-3 in suo favore. Nel game successivo lo spettacolo inglese arriva all’apoteosi del suo livello: fucilata di dritto, pallonetto di rovescio millimetrico e un aiutino dell’olandese portano il n. 30 ATP a servire per il match e per il torneo. Griekspoor prova l’ultimo assalto e riesce quasi nell’obiettivo. Si procura quattro palle break dove, però, Evans gioca da campione e senza alcun timore. Sigilla, così, il primo torneo 500 in carriera dopo 1 ora e 39 minuti di finale e guadagna il best ranking al n. 21.

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