WTA Montreal: Paolini dura un set, Pegula ai quarti

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WTA Montreal: Paolini dura un set, Pegula ai quarti

Jasmine Paolini gioca alla pari nel primo set contro Jessica Pegula, poi viene travolta dal servizio e dai colpi dell’americana. “Voglio giocare il più possibile contro queste giocatrici, spero di aver imparato qualcosa oggi”

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Jessica Pegula - Montreal 2023 (foto Twitter @OBNmontreal)
 

(dal nostro inviato a Montreal)

[4] J. Pegula b. J. Paolini 6-4 6-0

Arriva alla fine la corsa anche dell’ultima italiana rimasta all’Omnium Banque Nationale di Montreal. Dopo il “walkover” al secondo turno ottenuto grazie al ritiro di Madison Keys, Jasmine Paolini non è riuscita a superare l’ostacolo rappresentato dalla testa di serie n. 4 Jessica Pegula.

Peccato perché dopo un avvio sprint dell’americana, Paolini era rientrata nel primo set rimontando da 0-3 approfittando anche degli errori di diritto della giocatrice di Buffalo. “Sono partita male, mi era capitato anche nella finale di Palermo – ci ha detto Jasmin dopo la partita – e con queste giocatrici che spingono molto devo attaccare perché altrimenti diventa difficile. Poi però dopo che mi sono adattata sentivo di poter giocare, di essere a livello.”

Il match si è giocato, come spesso accade, tra la fine del primo set e l’inizio del secondo, quando Jasmine si è fatta scappare il game del 4-5 con due errori di diritto consentendo all’avversaria di incamerare il primo set, e poi è stata un po’ travolta dai game di battuta di Pegula (12-0 il computo nel secondo set) e ha perso il suo primo turno di servizio dopo un game interminabile di 22 punti.

LA PARTITA – Il match fila via molto velocemente, gli scambi sono piuttosto brevi, anche perché all’inizio Pegula prova a chiudere appena ne ha l’occasione. Poi però, sullo 0-3 0-30 Paolini comincia a entrare negli scambi, punge con la battuta (anche un ace per lei) e completa l’operazione aggancio con un parziale di 12 punti a 1.

Pegula è particolarmente fallosa con il diritto, ne sbaglia ben quattro in un game che comunque riesce a tenere dopo 10 punti giocati. Sulla dirittura di arrivo del parziale, però, è invece il diritto di Jasmine che tradisce: sul 4-5, dopo una risposta vincente di rovescio di Pegula per il 15-15, i due errori gratuiti dalla parte destra regalano due set point. “Lei è n. 3 del mondo, ha sentito il momento, questi punti una giocatrice di quel livello li sente” ha detto Paolini. Sul primo l’americana sbaglia un rovescio, ma sul secondo va in pressione e porta a casa il parziale dopo 38 minuti.

Il secondo set inizia in un lampo: quattro servizi di Pegula ed è già 1-0. Poi il game da 22 punti, nel quale Paolini aveva avuto l’occasione di chiudere sul vantaggio interno ma si è fatta ingolosire da uno smash schiacciato troppo vicino a rete che ha consentito a Jessica di organizzare il passante in cross. Dopo quattro palle break annullate la quinta è quella buona: un altro diritto manda Pegula sul 2-0 e la partita virtualmente finisce lì. Neanche 20 minuti più tardi il secondo set si chiude con un severo 6-0 e Pegula avanza ai quarti di finale dove incontrerà la vincente tra Vondrousova e la sua compagna di doppio Gauff.

“Il secondo set è stato difficile – ha continuato Paolini – ho fatto pochissimi punti in risposta, ha messo 10 prime su 12 facendo anche degli ace, quindi non si è giocato molto. Il primo game del secondo set è stato quello che le ha dato ancora più fiducia: i miei game [di servizio] duravano secoli, i suoi mezzo secondo…

Nonostante la fine molto dura, Paolini comunque se ne va dal Canada a Cincinnati con un terzo turno e una bella vittoria al primo turno che fa certamente morale: “L’obiettivo in questi tornei è quello di essere competitiva. Oggi nel primo set ci sono riuscita, nel secondo set purtroppo no. Quello che volevo fare era evitare di venir qui e prendere 6-1, 6-1 o 6-2, 6-2 e andare a casa. Al primo turno ho vinto una buona partita con Vekic, che è n. 22 del mondo, e oggi spero comunque di aver imparato qualcosa. Venire qui fa comunque parte del tentativo di arrivare allo US Open nella migliore forma possibile, giocando qualche partita in più e magari un torneo in più di quello che ho fatto in passato, continuando a confrontarmi con giocatrici a questo livello”.

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