Coco Gauff è felicissima di aver rotto il ghiaccio con Iga Swiatek al Western&Southern Open di Cincinnati. Questa vittoria le dà tantissima fiducia.

D: Bella impresa Coco, la tua prima volta contro Swiatek. Quale è stata la chiave oggi?

Gauff: “Ho cercato di dare il meglio in ogni singolo punto dal punto di vista fisico. Direi che oggi ho messo tante prime palle, facendole così capire che sarebbe stato difficile farmi il break. Inoltre, ho anche pensato, guardando ai match precedenti con lei, che una seconda palla in sicurezza oggi non avrebbe funzionato. Così ho continuato ad essere aggressiva.

Sì, direi che la seconda palla è stata un aspetto strategico del match, considerando anche il valore di Iga come ribattitrice”

D: Quanto per te è stato duro giocare con Iga fino ad ora? Quanto tempo ti sei preparata per giocare con lei e per batterla?

Gauff: “in realtà non ci ho pensato più di tanto. Altre giocatrici l’hanno battuta ma magari non hanno lo stesso gioco che ho io. Non ho guardato il match che ha giocato e perso la scorsa settimana contro Jessica Pegula, in generale non guardo i match. Questa settimana ho guardato qualcosa di lei con Vondrousova.

Non penso di aver cambiato molto il mio gioco da Parigi in qua: semplicemente l’ho messo in pratica molto meglio. So come superare molte giocatrici, ma tutto è legato all’esecuzione in campo in quel determinato momento”.

D: Hai menzionato Parigi: tu sei uscita dal torneo con molta fiducia nel tuo tennis, nonostante la sconfitta con Iga.

Gauff: “Sì, decisamente”.

D: Ci vuoi dire qualcosa su questi progressi che ti hanno portato al match di oggi?

Gauff: “Sì, a Parigi ho perso meno nettamente di quanto non dica il punteggio. Ho mancato di curare qualche dettaglio ma ho avuto diverse possibilità. Avrei dovuto gestire meglio situazione come i 30-30 o altro”.

D: “A inizio stagione hai dichiarato che volevi essere più aggressiva nel gioco. È su questo che stai lavorando con Brad Gilbert? Giocare in doppio ti sta aiutando?

Gauff: “Sicuramente mi sta aiutando molto. Con Iga è molto difficile applicare questo tipo di gioco, perché lei sa recuperare benissimo da qualsiasi posizione e riesce a trovare profondità, ogni volta. Oltre a questo, mi sono affidata molto ai movimenti. Anche Aryna Sabalenka lo dice, con Iga bisogna correre molto”.

D: In questi giorni hai parlato del passaggio da sessione notturna a sessione diurna. Ti ha aiutato a trovare lo stadio pieno alle 11 del mattino?

Gauff: “Sì, è stato bellissimo. Iga ha sempre il suo gruppo di tifosi polacchi che la spingono a giocare al massimo. Beh, oggi il pubblico americano è stato più rumoroso”.

D: tu hai detto di non aver cambiato tattica, però noi abbiamo visto Swiatek a rete più spesso del solito. Pensi che questo potrebbe aiutare anche te?

Gauff: “Non credo, anche perTché lei in realtà è scesa a rete su colpi abbastanza normali, senza rischiare troppo insomma. Ha approfittato di quando io ho giocato corto”.

D: Quanto sei felice di aver cancellato lo zero nelle vittorie con lei?

Gauff: “Molto. Senza offesa per Gael, non tenevo affatto a battere certi record. In ogni caso lei ha vinto quattro titoli dello Slam e questo successo mi fa capire che posso anche io competere a quei livelli”.

D: Come ti preparerai per la finale?

Gauff: “Farò trattamento fisico, come sempre. In realtà mi sento decisamente in forma, non mi ero accorta che il match era arrivato vicino alle tre ore di gioco. Anzi, mi è sembrato che lei si toccasse le gambe verso la fine, come se avesse dei crampi. Non so se li avesse per davvero, ma ho avuto l’impressione che allungandosi il match io avrei avuto più probabilità di vittoria di lei...”.