US Open, gioia Arnaldi: “Qui mi sento a casa. Io stanco? Potrei scendere in campo ora”

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US Open, gioia Arnaldi: “Qui mi sento a casa. Io stanco? Potrei scendere in campo ora”

Matteo Arnaldi, reduce dalla battaglia in 5 set con Arthur Fils, commenta la vittoria e il passaggio del turno

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Matteo Arnaldi - Toronto 2023 (Twitter @federtennis)
Matteo Arnaldi - Toronto 2023 (Twitter @federtennis)
 

Prosegue la settimana da favola del 22enne ligure Matteo Arnaldi, che nella giornata di giovedì ha battuto il talento francese classe 2004 Arthur Fils per 3-6 7-5 7-6 (5) 5-7 6-3. Per lui sarà la prima volta al terzo turno di uno Slam.

Ad attenderlo al prossimo turno c’è Cameron Norrie, testa di serie numero 16, che al secondo turno ha superato Hsu in tre set. 

Arnaldi ha parlato alla stampa delle sue sensazioni in vista del prossimo turno e dell’emozione di raggiungere per la prima volta il terzo turno in un torneo dello Slam.

D. Matteo, l’altro giorno avevi detto che qui conosci tanta gente, New York ti piace, tanti amici, e intanto oggi si è sentito, si è visto, un tifo pazzesco; È ancora più bello questo terzo turno perché sei riuscito a raggiungere questo obiettivo davanti a tante persone che ti sono vicine? 

Matteo Arnaldi: Sì, mi è sempre piaciuto giocare qui, ho sempre giocato bene sin da junior. Ogni volta che arrivo a questo Slam entro con con una mentalità un pochino diversa e, come ho detto, qui ci sono tanti amici, la famiglia della mia ragazza. Suo fratello porta degli amici, quindi, erano in tanti e questo ti fa sempre piacere e magari ti aiutano anche nei momenti più difficili. Quando puoi condividere tutto insieme è ancora più bello. 

D.

Matteo Arnaldi: “Lo senti però non è che ti cambia molto, sicuramente ti fa piacere sentire che sono lì, c’è tanta gente che tifa per te. Dipende tanto da te nei momenti importanti, però fa piacere avere così tante persone dietro, anche per festeggiare dopo è sempre bello”.

D.

Matteo Arnaldi: “Forse il momento più complicato è stato l’inizio. Dovevo entrare bene in partita, alla fine lo considero come il mio primo match qua, perché il primo match non posso contarlo. Non era facile, ero un pochino teso e quando entri in campo non sai mai cosa aspettarti, ma piano piano sono entrato in partita. Con lui ci conosciamo, abbiamo già fatto una bella partita a Madrid e tra noi due ne esce sempre una bella lotta. Abbiamo due stili di gioco che ci diamo fastidio a vicenda e di solito escono sempre belle sfide”.

D.  Il prossimo avversario, Norrie, oltre ad essere un giocatore di grande caratura è anche un mancino, tu che rapporto hai con gli avversari mancini?

Matteo Arnaldi: “Di solito gioco bene, perché sto sopra con il rovescio sul loro dritto, quindi di solito gioco bene. Lo conosco abbastanza, ci siamo allenati un paio di volte a Monte Carlo, spero che sarà una bella partita. Adesso sono contento di quello che ho fatto, domani ho il doppio e poi pensiamo a tutto il resto, è ancora lunga”.

D. Prima di questo torneo, o anche prima di Parigi, cambia qualcosa nella preparazione? Sapendo di arrivare a un torneo 3 su 5, rispetto ai normali? 

Matteo Arnaldi: “No, facciamo sempre le stesse cose in quanto a preparazione fisica”

D. È un fatto più mentale quindi?

Matteo Arnaldi: “Sì, è tanto mentale, poi come ti ho detto ci sono tanti alti e bassi nel 3 su 5 e non puoi sempre giocare al top, soprattutto nelle partite di 5 set. Cambia sicuramente, come ti ho detto, hai più tranquillità, però dal punto di vista della preparazione, personalmente, non mi cambia tanto”.

D. Hai appena detto che non vedevi l’ora di giocare un quinto set. È stata una battaglia, è stata la tua prima volta, come pensi di recuperare per affrontare Cameron Norrie?

Matteo Arnaldi: “Sono già pronto, potrei andare in campo adesso. Sto bene, potevo stare in campo anche di più, questo mi dà molta fiducia nei miei mezzi, in quello che stiamo facendo con tutto il mio team. Da quel lato mi sentivo bene, come ho detto scherzando, però un po’ di verità c’è, quando sono andato al quinto ero tranquillo, sapevo che ne avevo ancora tanta di energia e potevo fare la differenza e credo che di averlo fatto vedere”.

D. Con questa vittoria farai un bel salto in avanti in classifica, ci pensi?

Matteo Arnaldi: “No, sinceramente non so, so che devo difendere anche un po’ i punti dell’anno scorso in questo periodo, quindi non so dove sarò in classifica”.

D. Virtualmente sei 55 ora.

Matteo Arnaldi: “Bene, sono sei posti in più. L’obiettivo è chiudere l’anno nei Top 50. Ma ora sono immerso nel tennis e non penso alla classifica”.

D. Tanti giocatori anche molti esperti dicono che questo torneo, fra i tornei degli slam, è forse quello che dà più energia, più vibrante, tu la senti questa energia?

Matteo Arnaldi: “Sì, come ho detto prima è sempre stato il mio slam preferito, dove ho giocato meglio sin da junior e ogni volta che arrivo qua mi sento bene, mi sento preparato, ho tanti amici qua, ho la famiglia anche della mia ragazza, suo fratello. Questo ti dà anche più energia e ti fa sentire più a casa, quando finiamo andiamo a cena tutti insieme, quindi sei tranquillo, se magari sei solo tu e il coach o tu e il trainer, è bello, però sei in meno persone, quindi così è più divertente. 

D. Come ti rilassi dopo un match così?

Matteo Arnaldi: Mangio, la prima cosa è mangiare. 

D. L’altro Matteo oggi ha avuto un problema serio mentre tu eri in campo, ti senti di dire qualcosa?

Matteo Arnaldi:Non lo conosco così bene, però sicuramente adesso stiamo creando più un rapporto, alla fine sono i primi tornei che giochiamo insieme. Mi dispiace vederlo così sicuramente, però non ho ancora visto niente, non so cosa sia successo, mi hanno solo detto che si è ritirato. Non so neanche cosa si sia fatto, quindi non saprei dirti…Mi dispiace, sicuramente mi dispiace perché rientrava e stava giocando meglio”.

D.

Matteo Arnaldi: “Sono ancora un pochettino più indietro, ci sono altre scelte prima di me”.

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