Angelo Binaghi fissa gli obbiettivi futuri: "Un italiano tra i primi tre del mondo e in lotta per gli Slam"

Coppa Davis

Angelo Binaghi fissa gli obbiettivi futuri: “Un italiano tra i primi tre del mondo e in lotta per gli Slam”

Il presidente FITP sulla questione Fognini: “Stamattina ho ricevuto una telefonata da parte di Fabio. Lui rimane una risorsa del nostro tennis”

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Coppa Davis 2022, conferenza stampa | Bologna, 05.07.2023, Palazzo d'Accursio | Foto: Grana/FITP
 

Angelo Binaghi, presidente della FITP, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport durante la festa di compleanno per i novant’anni di Nicola Pietrangeli, tenutasi al Circolo Canottieri Roma. “Nicola, che è presidente onorario degli Internazionali BNL d’Italia, è la storia del nostro sport e il padre di tutti noi che abbiamo modestamente giocato a tennis. E’ il più forte tennista italiano di tutti i tempi, almeno per un po’. Speriamo infatti di poter superare i suoi record

LA QUESTIONE FOGNINI – Viene naturale chiedere un pensiero sulla fresca vicenda Fognini e sulla squadra di Davis impegnata in questi giorni a Bologna. “Stamattina ho ricevuto una telefonata che mi ha riempito di gioia, da parte di Fabio Fognini al quale ho fatto le congratulazioni per l’equilibrio e la moderazione con la quale l’ha condotta”. Il presidente della FITP ha svelato altri retroscena della telefonata con Fabio. Il giocatore aveva polemizzato per essere stato incluso nella lista preliminare dei convocati per il girone di Coppa Davis a Bologna, salvo essere escluso all’ultimo minuto dal quintetto presente alla Unipol Arena. “Gli ho fatto i complimenti anche per quel che aveva detto il giorno prima: ovvero che è il momento di unirsi intorno alla squadra, e che sarà il suo primo tifoso. Sono cose belle, dette peraltro dopo che aveva perso la finale a Genova. Parole dette da un giocatore che ha fatto miracoli negli ultimi dieci, quindici anni per la nostra nazionale di Coppa Davis. Ora – prosegue Binaghi – come ha detto Fabio, ci stringiamo intorno alla squadra per fare in modo di vincere tutto il possibile. Poi ci sarà il tempo per affrontare le cose a bocce ferme. Fabio è stato un grande campione e continua ad essere una risorsa del tennis italiano. Abbiamo bisogno di tutti, dentro e fuori dal campo”.

GLI OBBIETTIVI FUTURI – Per il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel l’obbiettivo della Nazionale capitanata da Coach Volandri deve andare ben oltre la fase a gironi. “Vogliamo vincere degli altri Masters 1000 – spiega -. Abbiamo vinto Toronto, avremmo preferito magari Roma. Vogliamo vincere degli Slam. Stiamo cercando di affiancare i team dei nostri ragazzi perché facciano le scelte più giuste in un’ottica di medio termine. La madre di tutte le battaglie deve essere arrivare fra 3-4 anni con un giocatore tra i primi tre o quattro del mondo, che lotta per vincere  gli Internazionali BNL d’Italia o uno Slam. Come succedeva nei dieci anni meravigliosi delle nostre ragazze con Pennetta, Vinci, Errani e Schiavone. Se raggiungiamo questo obiettivo, cambiamo il tennis e un po’ lo sport italiano“.

FIDUCIA A VOLANDRI – Le premesse, frutto del lavoro di questi anni, sono ottime. Binaghi lo sa, ed è per questo che da parte sua la fiducia a coach Volandri non verrà meno. “Se da due anni i media di tutto il mondo ci chiedono di incontrarci per conoscere qual è il nostro segreto, perché abbiamo la nostra nidiata migliore di giocatori, e lo sottolineo di uomini è indiscutibilmente merito del Settore Tecnico. Graziano Risi – dirigente del settore – ha creato insieme al direttore del Settore Tecnico Volandri un rapporto straordinario che ha permesso di avere questi grandissimi risultati.

Diamo il tempo a Volandri di assestarsi nel ruolo di capitano. Confido che riuscirà anche con la nazionale ad ottenere i risultati avuti nel settore tecnico maschile. Risultati che, forse, sono ancora più importanti di quelli che potrebbe ottenere in Coppa Davis. Avere oggi Sinner, Berrettini, Musetti, Sonego, Arnaldi e ne sto dimenticando altri dieci, per l’età che hanno e per quello che in prospettiva possono fare, è più importante di un girone di Coppa Davis”.

Durante questo cammino, conclude, “vincere o perdere un girone di Coppa Davis non deve sacrificare gli obiettivi di medio termine. Ciò nonostante, siamo la squadra più forte del girone. Sono sicuro che i ragazzi daranno il meglio e ci qualificheremo per Malaga. Ma se non dovesse succedere, nei nostri programmi, nelle nostre convinzioni, nei nostri principi non cambierà assolutamente niente”.

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