WTA Osaka: da Maria a Fruhvirtova, cadono le prime teste di serie

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WTA Osaka: da Maria a Fruhvirtova, cadono le prime teste di serie

Primi turni con tante sorprese nel torneo che apre lo swing asiatico del circuito femminile: gli aggiornamenti

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Tatjana Maria – WTA Bogotà 2023 (foto via Twitter @CopaColsanitas_)
 

Dopo tre anni di stop dovuti prima alla pandemia di Covid e, successivamente, alla crisi finanziaria del 2022, finalmente il 2023 ha visto il ritorno, nel WTA Tour, del Japan Women’s Open Tennis, torneo 250 che, dopo lo spostamento a Tokyo (2015 – 2017) e Hiroshima (2018 – 2019), per quest’anno si torna a giocare sui campi di Osaka, dov’era nato nel 2009.

Sono quattro le teste di serie a cadere nel primo turno del Japan Women’s Open Tennis di Osaka: oltre a Baindl, la giapponese Hibino, ultima vincitrice del torneo nel 2019, la ceca Fruhvirtova e la tedesca Maria, numero 2 del seeding che perde in tre set dall’ungherese Panna Udvardy

Di seguito tutti i risultati delle partite dei sedicesimi del Japan Women’s Open Tennis di Osaka.

 

[Q] E. Mandlik b. D. Parry 7-5 6-2

L’americana Elizabeth Mandlik, numero 167 WTA, si impone sulla francese Diane Parry in due set con il punteggio di 7-5 6-2. La ventiduenne di Boca Raton, figlia della ceca Hana Mandlikova, ex numero 3 del mondo, ha la meglio sulla ventunenne francese chiudendo l’incontro in un’ora e quaranta minuti di gioco dopo un primo set particolarmente combattuto nel quale l’americana ha la meglio con un parziale di quattro game consecutivi a zero.

Molto meno combattuto il secondo parziale, nel quale la francese perde il proprio turno di servizio ben tre volte su quattro. A fare la differenza, la maggior solidità della giocatrice a stelle e strisce che è risultata più incisiva sia in risposta che nei propri turni di battuta, nonostante un solo ace all’attivo contro i quattro della transalpina, capace, tuttavia, anche di altrettanti doppi falli.

[WC] M. Uchijima b [Q] A Raina 6-4 6-2

Tutto facile per la wild card Moyuka Uchijima contro la qualificata Ankita Raina: la ventiduenne giapponese, attuale numero 174 WTA, si impone sulla trentenne tennista indiana, 181 WTA, con il perentorio risultato di 6-4 6-2 in appena un’ora e venti minuti. Dopo un primo set abbastanza equilibrato, quantomeno fino al 3 a 3, nel secondo la giapponese strappa i primi due turni di servizio all’indiana, portandosi sul 4 a 0 e prima di chiudere su 6-2.

Netta la differenza tra le due giocatrici, con Uchijima che non concede all’indiana nemmeno una palla break, mettendo a referto sette ace, un solo doppio fallo ed una percentuale addirittura dell’84% di punti vinti al servizio (36 su 43). Ora, ad attenderla agli ottavi, la vincitrice dell’incontro tutto cinese tra Zhu e Whang Xiy.

P. Udvardy b. [2] T. Maria 2-6 6-4 7-6(5)

È la ventiquattrenne ungherese numero 126 della classifica WTA la vincitrice a sorpresa del match che la vedeva scontrarsi contro la numero due del seeding, la tedesca Tatjana Maria. La numero 48 del ranking, super favorita contro la giovane ungherese, perde il proprio match d’esordio ad Osaka in tre set con il punteggio di 2-6 6-4 7-6(5) in poco più di tre ore di gioco.

Dopo due primi set altalenanti, la partita si gioca tutta nel terzo, nel quale entrambe le tenniste devono disinnescare numerose palle break, e con l’ungherese costretta a salvare due palle set sul 5-6 per la propria avversaria, prima di chiudere vittoriosamente un tie break dove a fare la differenza è la risposta.

H. Dart b. [4] L. Fruhvirtova 7-5 5-7 6-2

Dopo Maria è la ceca Fruhvirtova la seconda testa di serie a lasciare il torneo di Osaka al primo turno. La diciottenne quarta testa di serie del torneo giapponese è stata sconfitta in tre set dall’inglese Harriet Dart, ventisettenne attualmente numero 161 WTA. Sul cemento di Osaka l’anglosassone, vincitrice sul cemento di Nottingham, piega l’adolescente ceca con il punteggio di 7-5 5-7 6-2 in tre ore e venti di gioco in una partita nella quale si sono contate ben ventinove palle break.

A far pendere l’ago della bilancia dalla parte dell’inglese, la maggior percentuale di punti vinti sulla seconda di servizio (53% contro il 36% della propria avversaria), nonostante Fruhvirtova abbia salvato e vinto una maggior percentuale di palle break.

J. Ponchet b. V. Golubic 6-4 6-2

Risultato sovvertito anche in occasione del match tra la francese Ponchet e la svizzera Golubic, con la trentenne elvetica che nulla può contro la ventiseienne transalpina, attualmente numero 140 della classifica WTA: 6-4 6-2 il punteggio finale del match a favore della francese vincitrice del torneo W40 di Macon che parte subito forte strappando il servizio all’avversaria e portandosi sul 3 a 0 nel primo set.

Senza storia il secondo parziale, nel quale Ponchet nonostante quattro palle break a sfavore, strappa altre due volte il servizio alla svizzera chiudendo il set 6-2 dopo aver disinnescato altre tre palle break. Ora, negli ottavi se la vedrà con l’americana Krueger, giustiziera di Baindl.

A. Kalinskaya B. A. Niemeier 6-4 6-4

La ventiquattrenne russa Anna Kalinskaya si aggiudica il proprio sedicesimo di finale a scapito di Jule Niemeier con un doppio 6-4 in un’ora e trentacinque minuti di gioco. La russa parte subito forte, ergendosi sul 4-0 prima di subire il ritorno, parziale, della tedesca: alla fine è 6-4.

Niente da fare nemmeno nel secondo set, nel quale la russa ottiene un nuovo break nel nono gioco, strappando la battuta all’avversaria a zero: nel game successivo Niemeier rischia di rimettere il set in parità, ma la russa difende tre palle break prima di chiudere alla prima occasione utile.

[WC] M. Hontama b. S.J. Jang 7-5 0-6 6-2

La wild card giapponese Mai Hontama si impone sulla sudcoreana Su Jeong Jang in tre set con il punteggio di 7-5 0-6 6-2 in un match altalenante che ha visto le due atlete alternare momenti di buon gioco a lunghe pause. Parte forte Hontama che strappa immediatamente il servizio a Jang, che si riprende il break nel quarto gioco: da quel momento il set si incanala sui binari dell’equilibrio fino  al 6-5, quando la giapponese ottiene il break prima di chiudere 7-5.

Di tutt’altro tenore i due set successivi: nel secondo la giocatrice di casa perde fragorosamente 6-0, senza riuscire a mantenere nemmeno un turno di battuta. Il terzo set non sembra partire sotto i migliori auspici per Hontama che, invece, strappa per ben tre volte il servizio alla sudcoreana, chiudendo il terzo parziale 6-2.

R. Marino b. [7] N. Hibino 6-3 6-4

Niente da fare per la vincitrice del Japan Women’s Open Tennis 2019 di Osaka: la ventottenne Nao Hibino perde infatti all’esordio contro la canadese Rebecca Marino, numero 129 del ranking mondiale. La numero 81 giapponese, quest’anno vincitrice del W25 di Kashiwa e del Livesport Prague Open perde in un’ora e venti minuti in una partita senza storia.

Merito della trentaduenne canadese che, con 6 ace e una percentuale di punti vinti sulla prima di servizio del 76%, ha annichilito la nipponica strappandole in servizio per quattro volte in due soli parziali. Ora, ad attendere Marino agli ottavi, l’americana qualificata Mandlik.

[Q] H. Sakatsume b. [Q] A. Eala 6-0 6-3

Nello scontro tra qualificate è la giapponese Sakatsume ad imporsi sulla filippina Eala: 6-0 6-3, il punteggio a favore della numero 184 nipponica che ha la meglio su Alexandra Eala in appena un’ora e un quarto. A fare la differenza, la maggior solidità della giapponese sia in battuta che in risposta, dove vince l’86% delle palle break contro il 20% dell’avversaria.

Himeno Sakatsume parte fortissimo nel primo set, nel quale lascia all’avversaria una manciata di punti. Un po’ più equilibrato è, invece, il secondo parziale, nonostante la giapponese strappi immediatamente il servizio all’avversaria. Alla fine il set si conclude 6-3 per la giocatrice nipponica, che ora se la vedrà contro la vincitrice del match tra Wang Xin e Teichman.

[Q] A. Hartono b. [WC] M. Doi 6-2 3-6 6-3

È l’olandese Arianne Hartono, numero 191 WTA, ad aggiudicarsi il match dei sedicesimi contro la giapponese Misaki Doi. La trentaduenne wild card giapponese numero 329 del ranking mondiale resiste all’avversaria per quasi due ore e mezza, prima di arrendersi al terzo set: 6-2 3-6 6-3, il punteggio finale.

Nonostante il ranking, la partita risulta gradevole e sostanzialmente equilibrata, con l’olandese capace di realizzare dieci ace a fronte di soli quattro doppi falli. La giocatrice di casa combatte, resistendo all’olandese che, al settimo match point, riesce a chiudere la partita.

Matteo Trombacco

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ATP Shanghai: Fognini e Schwartzman tra le wild card

Il tennista ligure sarà il quinto italiano presente in tabellone, dopo Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego

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Fabio Fognini - US Open 2023 (foto USTA/Brad Penner)

Dal 2 al 15 ottobre tornerà sotto ai riflettori il Rolex Shanghai Masters, penultimo appuntamento 1000 dell’anno, assente dal panorama tennistico da quasi un lustro. Infatti, l’ultima edizione risale al 2019 e il campione fu Danil Medvedev, che ai quarti di finale sconfisse proprio Fabio Fognini in due set.

Con un tabellone adeguatosi alle direttive ATP per quanto riguarda l’estensione, il torneo ha potuto concedere cinque wild card e una ci interessa da vicino. Dopo un periodo un po’ arduo a causa di un infortunio, del successivo rientro in campo nei Challenger e, infine, dell’esclusione dalla Coppa Davis, Fognini torna a giocare in un tabellone ATP e lo fa proprio a Shanghai con una wild card assegnatagli dagli organizzatori. Tenterà, dunque, di scalare ancora una volta la classifica, come d’altronde vorrà fare anche Diego Schwartzman, anche lui ex top ten che negli ultimi mesi non se la sta passando molto bene a livello di risultati.

Per quanto riguarda gli altri tre inviti, gli organizzatori hanno prevedibilmente concesso la corsia preferenziale a tre giocatori di casa: il primo è il giovanissimo classe 2005 Juncheng Shang, poi sarà presente il ventunenne Yunchaokete Bu, mentre per finire l’onore di esordire in un tabellone 1000 lo avrà anche Rigele Te, attualmente numero 494 al mondo. I primi due, invece, si trovano rispettivamente al 160esimo e al 187esimo scalino del ranking, e cercheranno senza alcun dubbio di onorare la wild card caricandosi con il pubblico di casa durante i loro match. Grande responsabilità, quindi, ma anche enorme occasione di brillare sotto le stelle della bandiera cinese.

 

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ATP

ATP Astana: Shevchenko vince facile, Medjedovic sfrutta il ritiro di Djere

La WC di casa Mikhail Kukushkin non sfrutta un match point nel secondo set e si arrende a Borges. Prima vittoria da fidanzato per Alexander Shevchenko

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Alexander Shevchenko - Foto Daniele Combi

Al via anche l’edizione 2023 dell’Astana Open, torneo che l’anno scorso vide alzare il trofeo a Novak Djokovic, che invece quest’anno ha preferito riposarsi e magari giocare a golf nel periodo pre Finals. I pochi match che si sono giocati nella prima giornata hanno visto sfidarsi il neofidanzato di Anastasia Potapova, Alexander Shevchenko, con l’olandese Botic van de Zandschulp non proprio nel suo miglior periodo di forma. Infatti, il n.85 ATP ha sempre mantenuto il controllo del match, imponendosi per 6-4 6-3 in un’ora e trentotto minuti, nei quali ha performato leggermente meglio dell’avversario sia in risposta che al servizio.

Dettagli che gli hanno permesso di vincere il primo scontro diretto con l’avversario – tornando al successo in una partita di un main draw ATP dopo quasi due mesi, ossia dal 500 di Washington – e di accedere al secondo turno, dove se la vedrà con il giovane serbo Hamad Medjedovic. Quest’ultimo ha sfruttato il ritiro del connazionale Laslo Djere, quando il primo era sopra 6-3 2-1 nel punteggio, per passare il turno e onorare la WC ricevuta, proprio come ha fatto Shevchenko.

Più intenso ma anche più infelice alla fine dei conti è stato l’incontro tra il beniamino di casa – sempre WC – Mikhail Kukushkin e il portoghese Nuno Borges, opposti in campo per la prima volta l’uno contro l’altro. È da tempo ormai che il tennista kazako ex n.39 al mondo si dedica principalmente al circuito Challenger, ma nonostante questo il giocatore portoghese ci ha messo quasi tre ore per arrivare al successo, che ha ottenuto con lo score di 5-7 7-6(6) 6-4.

 

Il 36enne russo, naturalizzato kazako, nel tie-break del secondo parziale era arrivato a match point, ma non è riuscito a chiudere lasciando così il passo al suo avversario, che nel terzo set gli ha strappato il servizio in apertura mantenendo poi il break fino alla fine. Per Borges sfida al secondo turno contro il vincente del match Korda-Popyrin.

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ITIA: sospeso Madaras, il tennista dei record nel circuito ITF

L’Agenzia anticorruzione del tennis ha confermato la sospensione provvisoria del giocatore svedese numero 220 ATP, che avrebbe dovuto essere un avversario degli azzurri in Coppa Davis a Bologna

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Dragos Madaras (SWE) - Sofia 2022 (foto Ivan Mrankov)

Non esattamente l’età dell’oro per quanto riguarda il tennis svedese. Negli ultimi mesi lo sport della racchetta ha visto da quelle parti un brusco cambiamento, avviato in primis dal numero uno Mikael Ymer. Come si sa, dopo la sospensione del tennista svedese che aveva mancato, secondo l’ITIA, i tre controlli antidoping con conseguente interruzione istantanea dalle competizioni, l’ex 50 al mondo ha deciso di ritirarsi dal tennis lasciando tutti di sasso. Poi, nella parentesi Coppa Davis la nazionale traghettata dal fratello di Mikael, Elias, non ha certamente brillato in quel di Bologna, dove è arrivata con la squadra meno attrezzata di tutti ed è sprofondata malamente in fondo alla classifica, arrivando quindi quarta nel girone.

Ora, invece, un altro tennista svedese deve fare i conti con l’ITIA (International Tennis Integrity Agency), e si tratta dell’attuale numero 220 al mondo (ex 191) Dragos Nicolae Madaras. Il mancino rumeno, naturalizzato svedese, è stato protagonista di un’annata da record che l’ha visto come leader indiscusso del circuito ITF. Infatti, Madaras è diventato il primo tennista della storia a trionfare in ben dieci tornei Futures nello stesso anno e ci è riuscito con l’ultimo titolo nel mese di luglio, quindi poco dopo metà stagione. Dichiarato come un obiettivo di quest’anno, il giocatore svedese aveva aperto il 2023 vincendo quattro titoli consecutivi con ben ventuno successi filati, che l’hanno condotto partita dopo partita a un’impressionante cifra di, appunto, dieci allori, sessantasette vittorie e solo cinque sconfitte. Inoltre, quest’anno ha partecipato per la prima volta a uno Slam, Wimbledon, dove è riuscito a superare un turno nel tabellone cadetto. Come ciliegina sulla torta, Madaras era perdipiù stato convocato per la Coppa Davis a Bologna ma, infine, non vi ha preso parte. E chissà perché…

Una stagione più che positiva, dunque, per il ventiseienne svedese, salvo il fatto che dal 17 agosto gli è stato vietato di partecipare ai tornei professionistici per “non aver ottemperato a una richiesta”, recita il TACP – Tennis Anti Corruption Program – in riferimento al suo caso. Una sospensione provvisoria, però, che attende accertamenti dall’ITIA. Il giocatore ha già provveduto a presentare ricorso contro il provvedimento, ma il 22 settembre è stata respinta, ed è questo il motivo per cui nel frattempo non ha potuto – e per ora non potrà – presenziare in Coppa Davis e nemmeno in qualunque altro torneo approvato dagli organi di governo dello sport. Rimaniamo quindi attesa di un’eventuale sentenza per ulteriori novità sul caso Madaras.

 

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