ATP Pechino: Sinner fatica, supera un malessere e raggiunge Alcaraz in semifinale (ore 13:30, SuperTennis)

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ATP Pechino: Sinner fatica, supera un malessere e raggiunge Alcaraz in semifinale (ore 13:30, SuperTennis)

Si complica la vita Jannik, che più volte nel secondo set ha l’opportunità di brekkare il bulgaro. Rimedia con un ottimo terzo parziale e chiude in due ore e mezza il match. Sarà almeno n.6 del mondo dalla prossima settimana

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[6] J. Sinner b. G. Dimitrov 6-4 3-6 6-2

Può tirare un sospiro di sollievo Jannik Sinner dopo questa vittoria sofferta contro il bulgaro Grigor Dimitrov n.19 al mondo. L’azzurro è stato autore di un primo set molto solido; nel secondo ha continuato con lo stesso andazzo, ma si è fatto sfuggire le palle break una dietro l’altra, permettendo così all’avversario di acquisire fiducia nei suoi colpi. Nel terzo parziale l’altoatesino è riuscito a strappare la battuta a Dimitrov molto presto e di cuore è stato bravo a tenere questo preziosissimo break, nonostante qualche tentata reazione dello sfidante. Chiude, quindi, per 6-4 3-6 6-2 in due ore e trentadue minuti di tennis molto buono, parecchio potente, intelligente nella costruzione dei punti e con dei vistosi miglioramenti al servizio, che molte volte lo ha tirato fuori da situazioni scomode sia con la prima che con la seconda. Sinner si riporta così in vantaggio per 2-1 nei precedenti con Dimitrov e raggiunge il rivale-amico Carlos Alcaraz in semifinale.

Primo set: Sinner strappa il servizio a Dimitrov in apertura e si tiene stretto il break fino alla fine

Jannik inizia il suo dodicesimo quarto di finale in stagione col piede giusto, manovrando bene gli scambi sin dalla risposta. Con un fendente di dritto, poi, arriva a palla break già nel primo game. Dimitrov, però, non si fa intimidire dalle prime chance del tennista altoatesino e lasciando andare il braccio cancella abilmente due opportunità di break. Ma Sinner non ci sta, continua a essere aggressivo dalle prime ribattute e alla quarta opportunità strappa il servizio all’avversario in apertura. Confermato il break a 0 con una sbalorditiva solidità su tutti i fronti tecnico-tattici, il n.1 d’Italia è costretto a subire un ottimo game al servizio del bulgaro, che si mette in tasca il suo primo game dell’incontro ma è ancora costretto a inseguire nel punteggio. Alzando il ritmo sia dal lato del dritto che da quello del rovescio il 32enne di Haskovo si procura due palle break; Jannik si fa trovare pronto e le annulla con un dritto incrociato vincente e con una smorzata da manuale. A seguire chiude il game con facilità e avanza sul 3-1. Nel quinto game Sinner parte bene portandosi subito sul 30-0, ma un eccesso di confidenza lo porta a compiere un paio di brutti errori. Con freddezza, però, rimedia al danno fatto tenendo il gioco al servizio e portandosi sul 4-3, potendo ancora contare sul break di vantaggio. Nel suo turno di battuta Jannik continua e tenere le redini dello scambio imponendo il suo gioco d’attacco, e Dimitrov non può far altro che cercare di variare il ritmo o chiamarlo a rete. Tentativi, fino a questo momento, senza successo. Sul 5-4 il 22enne di Sesto Pusteria va a servire per aggiudicarsi il primo parziale; è proprio la battuta a catapultarlo a questo obiettivo, che arriva con lo score di 6-4 dopo cinquanta minuti di tennis molto solido.

Secondo set: Entrambi si procurano chance importanti, ma è Dimitrov ad approfittarne. Sinner non concretizza otto palle break e viene portato al terzo

Questa volta Dimitrov non commette l’errore del primo set, ma anzi lascia le briciole all’avversario nel primo gioco e per la prima volta mette la testa avanti nel punteggio di un set. Jannik, dal canto suo, continua la sua ottima performance al servizio e segue il giocatore bulgaro nel punteggio. Nel terzo gioco il campione del 1000 di Toronto mette i piedi dentro al campo e obbliga lo sfidante a un pericoloso 30-30; Dimitrov, però, non si lascia sorprendere e si porta sul 2-1. Poco più tardi tornano i problemi in battuta per il tennista bulgaro, che spesso si trova a giocare indietreggiando a causa della profondità dei colpi del giocatore azzurro. Concede, dunque, due pericolose palle break, ma le cancella con maestria e continua a tenere il timone del set. In seguito, Dimitrov impensierisce il suo avversario in risposta, ma quest’ultimo reagisce da campione con una prima dopo l’altra e si garantisce così il 3-3. Questa volta è Sinner a fare voce grossa con le sue pesanti cartucce e in men che non si dica si procura tre possibilità consecutive di break. Il finalista dell’ATP di Ginevra con coraggio viene a rete e le annulla tutte una dopo l’altra, con Sinner che, a parte in un’occasione dove poteva calibrare meglio il passante di rovescio, non riesce a essere il padrone dello scambio ed è costretto alla difesa. Dimitrov, invece, cancella un’ulteriore palla break e resta avanti nel punteggio nonostante qualche rischio, sventato però con freddezza e con il suo immancabile tocco. L’ago della bilancia torna quindi a pendere per il n. 19 ATP, che sposta bene il suo avversario ed è lui questa volta a procurarsi tre chance di fila per strappare il servizio a Sinner. Il tennista altoatesino riesce ad annullare le prime due, ma alla terza viene sorpreso da una buona risposta di rovescio del bulgaro, che poi con un dritto chiude il punto, gli strappa la battuta e va a servire per il set. Nel nono game Dimitrov avanza sul 30-0 e si ritrova a due punti dal set; Jannik non si dà per vinto, inizia a costruirsi i punti con calma e arriva a palla break. È il bulgaro, nuovamente, a cancellargliela con astuzia, poi Sinner se ne procura un’altra ma questa la spreca lui con un brutto dritto a metà rete. Troppe chance, troppe occasioni non sfruttate per il tennista azzurro, che dopo quarantanove minuti di set viene portato al terzo. Bravo Dimitrov a rimanere concentrato: 6-3 e tutto si deciderà nel parziale decisivo.

All’inizio del terzo set Sinner sembra stare parecchio male e, infatti, durante un cambio campo vomita in un bidone della spazzatura.

Terzo set: Sinner prende subito il largo e di cuore tiene il vantaggio fino alla fine

È Sinner questa volta a partire alla battuta e lo fa con qualche incertezza, poi risolta da un’ottima smorzata e da un dritto dei suoi. Il n.1 italiano decide di prendersi qualche rischio in più e viene ripagato in men che non si dica; con un rovescio incrociato reagisce alle tante occasioni di break non sfruttate in precedenza e strappa il servizio al giocatore bulgaro, che presto si trova sotto 3-0. Ma il campione delle Finals 2017 non molla e con coraggio si procura una palla break grazie a stupendi colpi di rovescio di una plasticità unica. Sinner risolve a modo suo la situazione, di potenza: dritti pesanti e (la maggior parte delle volte) vincenti in uscita dal servizio gli permettono di continuare a condurre nella frazione decisiva. 4-1 in suo favore. Non soddisfatto di un break solo, Jannik insiste con l’aggressività soprattutto dal lato del dritto e Dimitrov non è in grado di reggere il ritmo dettato dall’avversario. L’azzurro arriva ancora a palla break, ma questa volta il bulgaro non gli permette di comandare lo scambio e a seguire tiene la battuta nonostante qualche sbavatura. Ci prova Grigor a mettere alle strette il giocatore italiano trovando delle soluzioni in corsa niente male; con scambi di un’intensità non trascurabile si arriva ai vantaggi nel settimo game e Sinner inciampa sul 40-40 mettendo a segno il suo primo doppio fallo dell’incontro. Arriva, quindi, la palla del contro-break per il n.19 al mondo, che spedisce un dritto a metà rete e non sfrutta l’occasione. La chance gli ricapita anche poco dopo, ma nello stesso modo la butta via e l’azzurro non perdona: dopo uno scambio logorante infila un passante di dritto incrociato da applausi e con un’eccellente prima si salva e si garantisce l’opportunità quantomeno di servire per il match. Non serve, però, perché con un gioco in battuta pessimo di Dimitrov si chiude il sipario dopo due ore e trentadue minuti. Sinner festeggia il suo 6-4 3-6 6-2 ai danni del bulgaro e raggiunge il suo rivale e amico Carlos Alcaraz in una semifinale che sarà tutta da vedere.

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