ATP Parigi Bercy, Dimitrov: "Ora sono più forte mentalmente. Voglio vincere o perdere, ma alle mie condizioni”

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ATP Parigi Bercy, Dimitrov: “Ora sono più forte mentalmente. Voglio vincere o perdere, ma alle mie condizioni”

Il bulgaro finalista domenica contro Djokovic parla di queste ultime settimane come delle più belle della sua carriera

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Grigor Dimitrov - Parigi Bercy 2023 (foto Twitter @ATPTour_ES)
 

Grigor Dimitrov parla della semifinale vinta sabato contro Stefanos Tsitsipas come di una delle maggiori soddisfazioni della sua vita da atleta. Il traguardo della seconda finale Master 1000 dopo quella vinta a Cincinnati nel 2017, anno in cui si è imposto anche nelle ATP Finals, ha un sapore più dolce rispetto ai momenti migliori della sua carriera. Nelle sue parole durante la conferenza stampa il bulgaro è arrivato soprattutto per “verificare a che punto ero fisicamente e mentalmente. Al termine della settimana mi ritrovo in finale e questo significa davvero tanto per me”.

La sua soddisfazione appare evidente quando viene sollecitato a parlare di un match che viene definito una sorta di saliscendi con ora uno ora l’altro protagonista sugli scudi. Dimitrov riflette di come nei momenti cruciali abbia saputo appoggiarsi su quanto aveva già fatto di buono nel corso della sfida per rimanere in corsa fino alla vittoria finale. “Lui è stato molto solido” – dice il bulgaro – “ma in effetti lo sono stato anch’io. Ho saputo leggere bene le varie fasi del match e ho risposto al meglio nel tie-break finale”.

A chi gli ricorda le sue recenti vittorie contro Alcaraz, Medvedev e ora anche Tsitsipas che stanno facendo quando parlare alcuni addetti ai lavori di una nuova giovinezza per lui, Dimitrov si schermisce dicendo di non seguire molto le vicende social. In generale il neo-finalista di Bercy, dichiara di non voler correre il rischio di pensare troppo a quanto sta succedendo. “Mi fa piuttosto molto piacere” – puntualizza – “sentire l’affetto dei fans e delle persone a me più vicine. In passato ho avuto momenti duri da superare e ora alla mia età (32 anni) penso a godermi il presente, anche perché un atleta non può mai sapere quando arriverà il momento del ritiro, che può arrivare anche per un infortunio improvviso”.

Dimitrov riconosce, sollecitato dalle domande, di sentirsi più competitivo dal punto di vista mentale. È scattato un click nella testa e oggi la cosa di cui più va fiero è proprio questa. “In passato” – conclude – “ho commesso diversi errori. Oggi voglio darmi delle occasioni; voglio vincere o perdere alle mie condizioni. Non voglio avere rimpianti e voglio provarci, sempre”.

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