Adriano Panatta: "Sinner entro due anni sarà n.1. L'anno prossimo può vincere uno Slam"

ATP

Adriano Panatta: “Sinner entro due anni sarà n.1. L’anno prossimo può vincere uno Slam”

Le parole dell’ex n.4 al mondo su Jannik Sinner: “Il servizio è il colpo dove è migliorato di più. Ora prova anche più palle corte”

Pubblicato

il

Adriano Panatta (sinistra) e Jannik Sinner (destra) - Nitto ATP Finals 2023 Torino (foto Intesa Sanpaolo)
 

Jannik Sinner ha vinto. Questo è ciò che imprimerà nella storia questo sabato di novembre torinese, scandito da 13000 appassionati e un Paese che ha riscoperto lo sport dei gesti bianchi. Uno sport che in Italia ha avuto, fino proprio all’avvento del rosso della Val Pusteria, in Adriano Panatta il massimo interprete, il “divo”. Colui che, fino allo scorso ottobre, ha ritenuto in solitaria il primato di miglior ranking mai raggiunto da un atleta azzurro, al n.4. Record che attualmente condivide con Jannik Sinner, che oggi si trova alla quarta posizione del ranking mondiale. E proprio di Sinner si è parlato con il direttore Ubaldo Scanagatta, durante una chiacchierata avuta nella lounge di Intesa San Paolo presso le Nitto ATP Finals.

Non era ipotizzabile questo cammino di Sinner“, spiega Panatta, “però negli ultimi due mesi ha avuto dei grandissimi progressi. Progressi che gli hanno fatto fare quel salto di qualità per giocare alla pari, se non meglio come ha dimostrato, con tutti quanti. Da Djokovic a Medvedev a Alcaraz, a tutti quanti. Lui è un giocatore completo, è molto migliorato in certi punti del campo“. I progressi, costanti, di Sinner sono sotto gli occhi di tutti. Ma secondo l’ex n.4 al mondo uno in particolare è da sottolineare: “Il servizio è sicuramente il colpo dove lui è migliorato di più. La palla corta adesso la fa di più, delle volte la fa bene, delle volte così così. Le prova, non ha più paura di provarle, è una cosa in più. Deve migliorare un pochino a rete, da fondo campo, nei fondamentali se non è il primo del mondo, è nei primi due o tre. É un giocatore che secondo me diventa n.1 al mondo, se non l’anno prossimo, diventa l’anno dopo“.

Non che manchi il talento nei giocatori più giovani, ma Adriano ci tiene a precisare come ciò non escluda le possibilità per Sinner: “Se c’è diventato Alcaraz n.1 del mondo lo può diventare anche Sinner. Per cui non sarei così sorpreso. Adesso deve riuscire a vincere un Grande Slam, e secondo me l’anno prossimo ci riuscirà. Probabilmente quello più adatto a lui è lo US Open, anche perché ha ancora più tempo per progredire. Ma anche a Wimbledon può giocare bene“. Non dimentichiamo inoltre che Panatta è stato protagonista nell’unica Italia capace di vincere la Davis, sia in singolare che in doppio. E, essendo stato un grande doppista e avvicinandosi le Finals di Coppa, non poteva mancare una domanda sull’ipotesi Sinner doppista: “Non so se lo farei giocare, lì bisogna provarli in campo, è difficile dare un giudizio. Certo che uno che serve come lui, che risponde come lui…Soprattutto il doppio di oggi non è più un doppio, sono due singolaristi. Non c’entra più niente il doppio tradizionale che giocavamo noi. Devono provare, ma non so se ha tanta voglia di giocare in doppio lui“.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement