Billie Jean King compie 80 anni: si racconta tra disturbi alimentari e lotte per le pari opportunità

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Billie Jean King compie 80 anni: si racconta tra disturbi alimentari e lotte per le pari opportunità

La fondatrice della WTA e 12 volte campionessa Slam ha ancora molte battaglie da affrontare, ma non l’Arabia Saudita

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Billie Jean King Cup Finals (Credit: Getty Images for ITF)
 

Nata il 22 novembre 1943, compie oggi 80 anni Billie Jean King, ex numero 1 del mondo e vincitrice di 12 prove Slam in singolare, ma soprattutto tra le fondatrici della Women’s Tennis Association. In una recente intervista al Telegraph, l’ex tennista statunitense ha spaziato su temi delicati come la paga equa per uomini e donne, le distinzioni di genere, i disturbi alimentari e la gestione del business che riguarda il mondo dello sport.

La fondatrice della WTA ritiene che non ci siano molte persone che pensano individualmente, ma che si segua una corrente collettiva. Per questo, non si rivede nelle atlete che hanno criticato l’organizzazione delle WTA Finals ad Cancun in un momento burrascoso come quello che sta vivendo il Messico nelle ultime settimane a causa della stagione degli uragani. King afferma che le giocatrici pensano solo a loro stesse e che non si mettono nei panni degli organizzatori. Lei, che gestisce diverse società con la moglie ed ex compagna di doppio Ilana Kloss, vive anche il lato opposto dell’organizzazione, e conosce le difficoltà che comporta l’organizzazione di un grande evento.

“Quanti giocatori sanno come vanno gli affari? Io ho organizzato tornei. Con il mio ex marito abbiamo iniziato nel 1968. Ilana e io possediamo molte cose e abbiamo investito in molte cose, e capisco anche quell’altro fronte. Io dico a un giocatore: ‘Sei stato pagato?’ ‘Oh, sì, sono stato pagato.’ Dico: ‘Bene, hai chiesto all’organizzatore o al proprietario del torneo e hai scoperto come ha fatto per trovare i soldi” ?’ Mi guardano con uno sguardo. Non se lo sono mai nemmeno chiesti. Non ho mai avuto un giocatore che abbia posto questa domanda. Non pensi che sarebbero curiosi? Devo fare io a loro delle domande”.

Un altro dei temi che ha occupato da sempre i primi posti nelle sue priorità è la parità degli stipendi tra maschile e femminile. King non si spiega come possano esistere atleti uomini, con tanto di figlie, mogli e madri che li circondano, ad opporsi all’uguaglianza dei compensi. “Continuo a cercare di spiegare alle persone di pensare in termini di Noi, non di Io”. La statunitense si è infatti spinta sin da quando era giovane a battersi per la parità, ritenendo che un miglioramento collettivo vada a portare benefici a tutti.

King a favore dell’Arabia Saudita

Uno degli argomenti più dibattuti al momento è la partecipazione del circuito femminile ad un torneo in Arabia Saudita. Anche qui, il parere dell’ex tennista americana è diretto all’inclusività. King ritiene infatti che, attraverso la partecipazione e l’inclusione dell’Arabia, si possa aiutare il paese a progredire in materia di diritti delle donne. In tal modo si potrebbe cavalcare l’onda di interesse e sviluppo economico che sta attraversando i paesi arabi andando ad affievolire i contrasti di genere ed opinione.

“Penso che dovremmo impegnarci con loro”, afferma King a proposito l’Arabia Saudita. “Non so cosa sta succedendo con le finali WTA. Ma trovo che il coinvolgimento di solito aiuti a cambiare meglio di quanto faccia l’assenza di nessun coinvolgimento. Se il mondo intero andrà lì comunque, dovremmo farne parte o no?”

Disturbi alimentari e come affrontarli

Per quanto riguarda la sua vita personale, King afferma che “Ogni mattina mi sveglio e mi ripeto: Ho un disturbo alimentare”. Billie Jean racconta infatti di aver avuto problemi con l’alimentazione, che era diventata una valvola di sfogo quando lo stress arrivava a livelli difficili da sostenere.

“Proprio come se fossi un’alcolizzata, direi la stessa cosa. Solo per ricordare a me stessa: “Presta attenzione!”. A volte faccio attenzione, ma quando non lo faccio, lo so. Oh, lo so bene cosa sto facendo. E poi devi chiederti: sei emotivamente affamato? O fisicamente affamato? Sono due cose molto, molto diverse. E mangio troppo e mi abbuffo e quindi ingrasso, mentre gli anoressici? Cavolo, loro sono davvero competitivi. Il 20% muore perché dimagrisce troppo. Lo sapevi? Noi della BJK Enterprises abbiamo una società di produzione cinematografica e vogliamo realizzare un documentario ben fatto sui disturbi alimentari”.

Per cercare di evitare di soffrire dal punto di vista dell’alimentazione e per tenere il cervello allenato e scacciare l’Alzheimer, che ha colpito i suoi genitori e suo fratello, King cerca di mantenersi attiva sui campi da tennis e soprattutto fuori.

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