Il diario di Cobolli: "C’è un po’ di amarezza ma Flavio si è comportato magnificamente in queste Next Gen ATP Finals”

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Il diario di Cobolli: “C’è un po’ di amarezza ma Flavio si è comportato magnificamente in queste Next Gen ATP Finals”

Il commento di Stefano Cobolli dopo la bella e sfortunata prestazione del figlio che da metà dicembre andrà ad allenarsi con Carlos Alcaraz

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Il sogno di Flavio Cobolli finisce in un pomeriggio dolce/amaro in cui, pur giocando molto bene, viene ugualmente battuto da un Luca Nardi che nei momenti decisivi è riuscito a estrarre dal suo magico cilindro un paio di conigli da urlo. Il punteggio finale 3-4(4) 4-2 4-3(1) 1-4 4-3(3) in due ore e dodici minuti di partita, lasciava al tennista romano la flebile speranza che nel match successivo Arthur Fils battesse Dominik Stricker in tre soli set. Così non è stato e finisce dunque l’avventura di Flavio Cobolli alle Next Gen ATP Finals.

Sentiamo come al solito Stefano Cobolli, babbo e coach.

Faccio fatica a trovare qualcosa da rimproverare a Fabio che ha giocato davvero bene. L’unico problema è stato che Nardi nei passaggi decisivi è stato bravissimo, come nel tie-break del quinto set in cui ha giocato un paio di punti irreali.  

Concordo pienamente perché oggi Flavio è stato quasi perfetto, contrariamente a ieri quando aveva avuto una piccola flessione. Ha giocato un’ottima partita su una superfice per lui difficile. Peccato per noi che abbia giocato molto bene anche Nardi.

Qual è il tuo consuntivo della spedizione? Con un po’ di fortuna poteva anche andare meglio, ma Flavio ha dimostrato di esserci alla grande a questo livello.

Sì, indubbiamente c’è un po’ di amarezza, soprattutto dopo che aveva vinto in modo così autorevole il primo match contro Stricker. Uscire per un set di differenza è dura da digerire ma alla fine credo che siano comunque passati i due giocatori più forti. E Flavio ha sicuramente imparato qualche piccola cosa in più, tutte esperienze che gli torneranno utili.

Vi ha sfavoriti giocare come primo match?

Molto probabilmente sì perché Stricker e Fils sono entrati in campo pienamente consapevoli del risultato che serviva loro per passare il turno. Ma sono dinamiche consuete in questi tornei a gironi.

Quando rientrate? Con che programma per le prossime settimane?

Rientriamo venerdì sera, poi qualche giorno di vacanza e dal 9 dicembre riprenderanno gli allenamenti. Prima una settimana a Roma e poi saremo ospiti nell’Accademia di Ferrero per allenarci con Alcaraz (si sente la voce estremamente soddisfatta di Stefano per questo prestigioso invito, ndr).

Da dove riprenderà la stagione di Flavio?

Faremo la United Cup dove Flavio sarà la riserva di Sonego. Potevamo anche fare un torneo prima degli AO ma lui aveva un grande desiderio di partecipare a questa manifestazione. Poi ci dedicheremo agli AO (ride, ndr).

Pensi che Flavio sarà in tabellone senza passare dalle qualificazioni?

Da lunedì dovrebbe essere n.101 ATP, con due soli giocatori che possono superarlo: Barrios Vera (impegnato al Challenger di Temuco, 24 punti sotto) e Michael Mmoh (che sta giocando al Challenger di Yokkaichi (indietro di 65 punti). Se va tutto male finisce 103, più probabilmente 102. Normalmente i tabelloni Slam chiudono a 104 quindi le chance ci sono. Diciamo che guardando le entry list degli ultimi Slam con una situazione analoga di classifica sarebbe sempre entrato in tabellone principale.

Stefano, ti ringrazio tantissimo per questo tuo prezioso contributo, anche a nome del Direttore Scanagatta, della redazione tutta e dei lettori di Ubitennis.

Grazie a voi per averci seguiti in questa bella esperienza. E grazie soprattutto a Flavio per come si è comportato in campo, per come sta crescendo come giocatore e come persona. Sperando l’anno prossimo di poter ulteriormente migliorare, da tutti i punti di vista.

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